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Clear Channel a IF! Italians Festival: la creatività è #sOOHcial grazie alla forza dell’Out of Home che abbraccia i social media. Rinaldi: "La partecipazione attiva diventa il nuovo palinsesto per le marche e la creatività ne è il vero regista"

Da veloce a real time, da contenuti lineari a programmazioni dinamiche e flessibili, da immagini statiche a video in live streaming, da programmazione manuale a intelligenza artificiale e machine learning, da pubblicità a contenuto media “per te”. Tutto questo contestualizzato e connesso. Questa è la rivoluzione dell'OOH come descritta da Carlo Rinaldi, Marketing & Innovation Director di Clear Channel Italia, nell'intervento dal titolo: “L’Out Of Home è Mobile. Sfide creative e media in un palinsesto sempre più 'One to You'.

Alla quinta edizione di IF! Italians Festival, Clear Channel ha sfidato i creativi nella social battle #sOOHcial mettendo alla prova il loro estro attraverso immagini, video e testi in risposta alla domanda “Di cosa è capace la Human Intelligence?”.

Una comunicazione dinamica e “intelligente” dove l’Out of Home è sempre più integrato con i social media, come discusso con oltre 250 creativi al Google Lab del Base di Milano dove Carlo Rinaldi – Marketing & Innovation Director di Clear Channel Italia ha tenuto un intervento dal titolo: “L’Out Of Home è Mobile. Sfide creative e media in un palinsesto sempre più 'One to You'.

Attraverso le numerose interazioni della social battle si è potuto mostrare concretamente l’ingaggio creativo e come l’OOH è stato il fulcro per attivare una conversazione “mobile” creando un palinsesto di contenuti sempre più interattivi.

L’incipit dello speech di Carlo Rinaldi è stato “Crediamo nella forza dell’«intimacy», cioè di una relazione sempre più vicina attraverso momenti, contesti e messaggi coinvolgenti e one-to-you”.

“Essere creativi oggi – ha spiegato Rinaldi ad ADVexpress a margine del suo speech – significa saper creare intimacy ed esplorare un linguaggio vicino a quello del consumatore, creando una relazione nella quale il contenuto diventa partecipativo. Per raggiungere questo traguardo l'interazione tra OOH e social diventa fondamentale, perchè consente la creazione di un palinsesto flessibile e dinamico nel quale la creatività è #sOOHcial “.

Alla domanda “Out of Home e social media si completano?”, la risposta arriva da due situazioni differenti ma complementari tra loro: i contenuti sui social media vengono fruiti principalmente attraverso il proprio smartphone, gli stessi contenuti in Digital Out of Home spostano lo sguardo verso una prospettiva più ampia e raggiungono un ampio numero di persone e di interessi.

Da veloce a real time, da contenuti lineari a programmazioni dinamiche e flessibili, da immagini statiche a video in live streaming, da programmazione manuale a intelligenza artificiale e machine learning, da pubblicità a contenuto media “per te”. Tutto questo contestualizzato e connesso. “Perché oggi” - spiega Rinaldi – “la grande sfida è stimolare una conversazione con i consumatori nel momento in cui fruiscono un messaggio e nel contesto nel quale avviene l'interazione. La creatività, quindi, deve essere rilevante nel momento e nel contesto più appropriato per essere efficace. Una vera e propria rivoluzione per l'OOH, anzi per il #sOOHcial, dove davvero la partecipazione attiva diventa il nuovo palinsesto per le marche e la creatività ne è il vero regista. La direzione che stiamo seguendo in logica "data-driven" è di identificare quale tipo di target audience entra in relazione con i nostri impianti creando così un palinsesto 'one to you', pensato ad hoc per quel tipo di target e in base all'ambiente di fruizione. Possiamo così modificare il messaggio per uno stesso brand in diversi momenti della giornata, variandolo anche in rapporto alle diverse posizioni geolocalizzate e a criteri di proximity marketing, estendendo così la pianificazione e rafforzando le logiche tradizionali”.

Infine, guardando al futuro dell'OOH, Rinaldi ha così concluso: “Stiamo andando verso una contaminazione fluida tra i mezzi e verso una comunicazione che punta ad essere sempre più rilevante, grazie a pianificazioni mirate supportate da algoritmi e orientamenti di audience measurement. Con l'obiettivo di sorprendere i consumatori e arricchirne l'esperienza di fruizione, anche grazie a realtà virtuale ed intelligenza artificiale con creatività sempre più personalizzate e personalizzabili”.

Alla fine Carlo Rinaldi ha dato il via alla seconda fase dell'ingaggio invitando i creativi nel Playground di Clear Channel a Milano, hub di contaminazione creativa e laboratorio di idee per ispirare ed ispirarsi in un’ottica di continuo apprendimento.

 

EC