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Giubileo del Mondo della Comunicazione. Colotta (Assocomunicatori): "“Promuovere una comunicazione inclusiva e rispettosa per una società più giusta e con meno discriminazioni”
Domenico Colotta, Presidente di Assocomunicatori, ha inviato una riflessione sul Giubileo del Mondo della Comunicazione, in programma dal 24 al 26 gennaio, il primo dei 36 grandi eventi previsti per quest'anno a Roma.
"In un momento storico in cui la comunicazione è al centro di ogni aspetto della nostra vita sociale, culturale ed economica, il Giubileo del Mondo della Comunicazione rappresenta un'opportunità preziosa per riflettere sull'importanza di questo strumento e sul ruolo cruciale che ricoprono i professionisti del settore nella costruzione di una società più giusta, inclusiva e con meno discriminazioni. La comunicazione non è solo un mezzo per trasmettere informazioni, ma è un potente veicolo di valori e oggi, più che mai, è essenziale garantire che essa sia etica, trasparente e responsabile, in grado di promuovere il bene comune, come ribadito più volte da Papa Francesco, e di contribuire al dialogo tra culture, generazioni e ideologie diverse.
Il Giubileo della Comunicazione è anche un'occasione per riflettere sull'evoluzione delle tecnologie, prima fra tutte l'intelligenza artificiale, che stanno profondamente trasformando il modo in cui comunichiamo, e per chiedere una maggiore attenzione verso le sfide etiche legate all'uso delle piattaforme digitali. Dobbiamo, inoltre, affrontare con coraggio i temi della disinformazione, della protezione della privacy e della salvaguardia della libertà di espressione, per garantire che la comunicazione continui a essere un bene pubblico, al servizio della democrazia e della dignità dei cittadini che hanno diritto a essere informati correttamente. Sebbene i social media abbiano ampliato enormemente le possibilità di connessione e informazione, non possiamo ignorare il rischio di semplificazione a cui siamo sottoposti, che spesso si riduce a messaggi immediati e assertivi, superficiali, polarizzati, e meno capaci di stimolare lo spirito critico e una vera riflessione.
Il Giubileo, quindi, diventa l'occasione per lanciare un appello a tutti i professionisti della comunicazione, affinché promuovano un linguaggio che sia inclusivo e rispettoso, capace di dare voce a chi troppo spesso rimane ai margini. Auspico, pertanto, un rinnovato impegno collettivo che coinvolga istituzioni, imprese e professionisti per fare in modo che la nostra professione rispetti principi di correttezza e di servizio verso la società. Una buona comunicazione non si limita a trasmettere informazioni, ma ha il potere di ispirare, unire e creare legami autentici tra le persone, favorendo la comprensione reciproca e il dialogo costruttivo".