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Huddle. Missler-Giliberti (Amazon): "E' la nostra 'ossessione' per il cliente a guidare l'innovazione"
La sessione pomeridiana di 'Huddle', l'evento organizzato ieri, 22 novembre, a Milano, da Mindshare (leggi news), si è aperta con un interessante intervento tenuto da Philip Missler, Director di Amazon Media Group, e Michele Giliberti, Head di Amazon Media in Italia.
Obiettivo: parlare di innovazione, che per Amazon fa rima con la ricerca di soluzioni che da un lato rendano più efficiente e piacevole l'esperienza del consumatore finale e dall'altro siano in grado di portare il massimo vantaggio alle imprese che decidono di utilizzare la piattaforma per fare pubblicità.
"Amazon è ormai un brand di cui le persone si fidano - ha esordito Missler - , ma per raggiungere questo traguardo abbiamo lavorato a lungo per rispondere nel modo più efficace possibile ai bisogni dei nostri clienti. Quando mettiamo a punto un progetto, partiamo sempre dall'esigenza del consumatore per poi compiere il percorso a ritroso e arrivare alle modifiche da apportare o alle nuove soluzioni da introdurre".
"Il secondo 'segreto' è pensare a lungo termine - ha aggiunto il manager - . In Amazon cerchiamo di avere una visione il più possibile precisa di dove vogliamo arrivare negli anni a venire, in modo che ogni passo che compiamo acquisti senso all'interno di un quadro più ampio".
Secondo Missler sono tre i fattori principali sui quali si costruisce il successo di un retailer: la giusta selezione dei prodotti, la comodità per il consumatore nell'esperienza d'acquisto e il prezzo. Senza naturalmente sottovalutare nessuno dei canali attravero cui è possibile intercettare il consumatore: basti pensare ad esempio che il 43% dell'audience di Amazon vi accede solo da device mobili.
Amazon lavora attivamente su tutti questi fronti, con ottimi risultati. "Negli Stati Uniti il 55% dei consumatori online quando intende comprare un prodotto lo cerca su Amazon prima che sui motori di ricerca (28%) - ha affermato Missler - . Inoltre i servizi che riserviamo a chi sceglie Prime ci premiano: alla fine del 2015 abbiamo registrato una crescita del 51% dei clienti di questo tipo".
La gamma di servizi dedicati ai clienti Amazon Prime continua ad ampliarsi. E' stato lanciato Prime Now, che consente di ricevere il prodotto ordinato a casa entro un'ora dall'acquisto e sono stati organizzati già due Prime Day, con sconti e offerte riservate che hanno ottenuto un ottimo riscontro da parte dei consumatori.
L'attenzione del cliente è primaria anche quando si parla di advertising. "Ogni giorno cerchiamo di proporre soluzioni nuove per permettere ai brand di entrare in contatto con i potenziale clienti in un modo che sia interessante - ha spiegato Giliberti - . La pubblicità diventa per noi un mezzo per arricchire ulteriormente l'esperienza del cliente finale".
Qualche esempio? Il programma 'Iscriviti e Risparmia' che consente al consumatore di avere sempre a disposizione i propri prodotti preferiti e alle aziende di fidelizzare.
Per fare innovazione in ambito pubblicitario Amazon sta investendo in modo importante anche nell'area della misurazione. "Modalità innovative di fare advertising non sempre si sposano con l'utilizzo di metriche tradizionali - ha affermato Giliberti - . E' fondamentale riflettere dunque con i clienti in merito a quali metriche sono davvero azionabili per valutare progetti di pubblicità inediti".
Un'altra strada percorribile è quella del programmatic. "Su Amazon vendono le grandi aziende ma anche le piccole realtà - ha spiegato il manager - . I programmi di self-service possono essere molto utili per consentire a tutte le aziende di avere la giusta visibilità".
Gli esempi di aziende che in Italia hanno scelto Amazon per promuovere i propri prodotti non mancano. "Un anno fa Toyota ha deciso di vendere per la prima volta un'auto, Aygo, proprio utilizzando Amazon, con un prezzo speciale - ha detto Giliberti - . Citroën, invece, ha deciso di dare la possibilità ai clienti di Amazon Prime di prenotare un test drive 'a domicilio' della C3: l'auto veniva consegnata al cliente in un luogo da lui indicato, per garantire il massimo della comodità".
"Due case history che dimostrano come, ponendo il cliente al centro della strategia, sia possibile anche per i brand che non vendono su Amazon utilizzare la piattaforma per promuoversi", ha chiosato il manager.
Serena Piazzi