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IF!. Polignano (Tradelab): "La tecnologia è uno strumento per liberare la creatività"

Il country manager di Tradelab, dal palco di IF!Italians Festival ha parlato dell'importanza di coniugare i dati e le tecnologie di oggi con le idee, per ottenere delle campagne di comunicazione davvero efficaci. 'Lasciati ispirare dalla tecnologia: i big data al servizio della creatività' il titolo del suo intervento.

Oggi trascorriamo online, da device mobili o da desktop, una grande quantità del nostro tempo. Per questo motivo riuscire a comunicare in modo efficace con gli utenti attraverso la rete può essere un grande vantaggio per le aziende.

Tra l'altro, la grande quantità di dati a disposizione e le tecnologie più innovative ci consentono di targettizzare l'advertising come mai prima d'ora. Proprio dall'unione di tecnologia e creatività possono derivare i migliori risultati. Si è parlato di tutto questo oggi, 7 ottobre, a IF! Italians Festival, con Gaetano Polignano, country manager Tradelab, protagonista dell'intervento 'Lasciati ispirare dalla tecnologia: i big data al servizio della creatività'

"Abbiamo un'enorme mole di dati che possono essere gestiti in tempo reale lavorando al contempo sulla creatività - ha detto Polignano - . Le aziende possono sapere molto dei loro clienti: non solo le informazioni socio-demografiche, ma le loro abitudini, le loro preferenze, ed è proprio sulla base di queste informazioni che si possono costruire campagne mirate, fornendo all'utente non solo un'informazione pubblicitaria, ma anche utile in quel determinato momento. Addirittura oggi dal comportamento online è possibile capire l'intenzione di acquisto di una persona e agire di conseguenza. Sappiamo che è sua intenzione comprare un'auto? Una casa automobilistica potrebbe avvisare l'utente attraverso adv su smartphone quando si trova nei pressi di un suo concessionario, o inviargli messaggi ad hoc. Grazie ai big data, tutto questo non è più fantascienza, ma realtà". 

Programmatic e realt time bidding sono sempre più diffusi e hanno reso automatiche la pianificazione e la gestione degli investimenti media. Attualmente è pari a 310 milioni il valore del programmatic in Italia e solo il 22% dell'adv online viene gestita in programmatic, ma negli Stati Uniti la percentuale è già salita al 65% e c'è da scommettere che anche nel nostro Paese raggiungeremo questi livelli. 

"Il programmatic non è soltanto una mera tecnologia che non tiene conto del contesto - ha sottolineato Polignano - . Al contrario, consente di veicolare una comunicazione personalizzata in tempo reale, adattandola anche al contesto in cui l'utente si trova".

Naturalmente la tecnologia da sola non basta per dare vita a una comunicazione efficace, e sta ai creativi trovare i modi più originali ed efficaci per sfruttare queste opportunità: è proprio l'unione dei due modi, tecnologie e creatività, ad aprire le prospettive più incredibili. 

Le soluzioni sono moltissime: ad esempio Gatorade ha veicolato una pubblicità online che cambiava in base all'ora del giorno e in base allo sport praticato dall'utente, oppure è possibile sincronizzare l'adv online con la programmazione televisiva, per creare uno storytelling che accompagni l'utente anche quando, magari proprio durante i break televisivi, naviga dal proprio smartphone.

Ma pensiamo anche a Pokemon Go. Non si potrebbe sfruttare questa tecnologia, la realtà aumentata, a fini di marketing? Certamente sì, basterebbe un'idea. Si potrebbero ad esempio invitare gli utenti a catturare un determinato outfit, per poi offrire loro degli sconti online o sul punto vendita, le modalità di utilizzo sono molteplici.

Non dimentichiamo poi che tutti questi dati consentono anche di misurare con più facilità i risultati di una campagna. "Ormai non c'è più differenza tra una campagna di performance e una campagna di brand awareness perché in ogni caso è alta l'attenzione al risultato e grazie al tracciamento degli utenti possiamo avere informazioni più precise in merito", ha spiegato Polignano.

"La tecnologia è uno strumento per liberare la creatività - ha concluso il manager - . Per questo motivo, è importante che gli esperti di tecnologia collaborino con le agenzie creative fin dalle prime fasi di un progetto di comunicazione, quando viene messa a punto la strategia, per dare vita a campagne più impattanti e con performance migliori". 

Serena Piazzi