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Web Summit Lisbona/2. Blockchain: Tech Driven, Human Focused. Paolo Roncaglia: "Utilizziamo tutti gli strumenti più innovativi che offrono soluzioni ai problemi ma soluzioni ai problemi di integrazione fra tecnologie, dati e creatività umana"
Prosegue a Lisbona la grande kermesse del Web Summit, fra i più importanti appuntamenti internazionali dedicati alle evoluzioni del web e delle nuove tecnologie, che si concluderà il prossimo 8 novembre.
Fra i tanti i temi affrontati nelle conferenze di questa settima edizione, che vede un vastissimo panel di speaker (ben 1.200 provenienti da tutto il mondo), sicuramente quello della blockchain ha suscitato l’interesse del pubblico più attento agli ultimi sviluppi delle nuove tecnologie.
Proprio di blockchain ci parla oggi in esclusiva Paolo Roncaglia, presidente del Gruppo Roncaglia e general manager della Roncaglia Digital Marketing, che a Lisbona sta partecipando alle giornate del Web Summit.
“La blockchain continua a imporsi come nuovo standard per la gestione di scambi su Internet”, esordisce Roncaglia. “Per definire in poche parole questa tecnologia, potremmo rappresentarla come un enorme ‘libro mastro digitale’: un database distribuito senza organo centrale di controllo, che registra in modo del tutto sicuro le transazioni tra le parti. La sua implementazione più nota è sicuramente quella delle criptovalute (come bitcoin ed affini), ma esistono diversi altri campi di azione della blockchain. Non ultimo quello della comunicazione e del marketing, di cui stiamo attentamente monitorando le evoluzioni, in particolare per lo sviluppo di programmi loyalty sempre più innovativi”.
“Il primo pilastro della blockchain – prosegue Roncaglia - è rappresentato dalla sicurezza dei dati. In relazione al nostro settore, il consumatore può decidere, relativamente ai propri dati, di fare opt- in oppure opt-out, ovvero scegliere di lasciarli nel database e di monetizzarli, oppure no. Il secondo pilastro è la trasparenza e la tracciabilità degli scambi e degli accordi tra brand e consumatori.
Questa caratteristica permette una maggior chiarezza sugli eventuali compensi, ma per evitare di trasformare il rapporto tra brand e consumatore in un puro scambio economico è necessario da parte del brand avere una capacità di ingaggio, incentrata su una creatività importante e coinvolgente.
Il terzo pilastro è la valorizzazione e la monetizzazione del data base da parte dell'agenzia, e conseguentemente la parte di gestione e valorizzazione economica delle azioni svolte dal consumatore stesso. Tutto questo ha delle ovvie e immediate conseguenze sui processi di comunicazione in generale e sui processi di media e loyalty nello specifico”.
