Marketing
Aziende alla rincorsa del consumatore
Di fronte a un consumatore sempre più digitalizzato, multimediale, informato ed esigente, come reagiscono le grandi multinazionali? P&G lo mette al centro e sfodera le tre C: contenuto, contesto e contatto. Nestlè fa leva sul brand entertainment. Mediamarket spinge sull'informazione. Campari propone il 'good value'. Al convegno di Microsoft gli interventi di Manuel Andrés (Nestlé), Bernasconi (Mediamarket), Sami Kahale (P&G), Bob Concewitz (Campari).
Il nuovo consumatore è sempre più digitalizzato, informato, consapevole, esigente, attento ai consumi di qualità e alle aziende rispettose dell'ambiente. Come rincorrerlo e fare business in un mercato difficile? Di questo hanno parlato P&G, Mediamarketing, Nestlé e Campari nella tavola rotonda durante il convegno organizzato oggi, 9 ottobre, a Milano, da Microsoft.
Ad aprire il giro di opinioni moderato da Stefano Santinelli, General Manager Consumer & Online Microsoft Italia, Pierluigi Bernasconi, Ad e Direttore Generale Mediamarket, che ha subito posto l'accento sulla capacità di creare uno spazio di dialogo tra azienda e consumatore spingendo l'acceleratore sull'informazione di prodotto per favorire i processi di acquisto. Leva fondamentale, lo sviluppo della multicanalità nella distribuzione, che sfrutti tutte le potenzialità di internet sviluppando, ad esempio, un sofware che consente ai consumatori di scaricare e sfogliare sul cellulare un volantino.
Sami Kahale ( foto 1), presidente e ad P&G esordisce dicendo che la multinazionale mette il consumatore al centro e lo investe di messaggi mirati, che rispondono alle sue richieste di trasparenza. I messaggi ruotano attorno alle 3 C: contenuto chiaro, che non parla di prezzo ma si concentra sul valore dei prodotti; il contesto in cui avviene la comunicazione, prediligendo i luoghi e gli spazi in cui i clienti sono più ricettivi dei messaggi; Contatto inteso come obiettivo di una comunicazione multimediale e integrata.
P&G investe molto in comunicazione, personalizzando i messaggi a seconda dei target e dei prodotti, e soprattutto segue tutto quello che i consumatori sul web dicono dei brand, per trarne idee di marketing e di prodotto.
Consapevole di essere una multinazionale presente nel mondo con diverse categorie di prodotti, Nestlè, come spiegato da
Manuel Andrés (foto 2), presidente e ad Nestlè Italiana, punta sulla multicanalità per raggiungere tutte le tipologie di target nei vari Paesi. In un contesto sempre più digitalizzato, Andrés rivela una leva fondamentale, quella del brand entertainment, concentrato soprattutto sui new media e sul web, dove nel 2009 l'investimento è più che triplicato.
Campari corre veloce verso l'acquisizione di market share puntando su innovazione, mercato e pubblicità e sulla socialità di cui sono simbolo molti dei suoi prodotti, a cominciare dall'aperitivo. Come spiega l'ad Bob Concewitz, in un mercato in cui i consumi rallentano, Campari spinge sulla tradizione italiana dell'aperitivo concepito come goodvalue, ovvero low cost per consumatori, baristi e ovviamente conveniente per l'azienda.
EC
Ad aprire il giro di opinioni moderato da Stefano Santinelli, General Manager Consumer & Online Microsoft Italia, Pierluigi Bernasconi, Ad e Direttore Generale Mediamarket, che ha subito posto l'accento sulla capacità di creare uno spazio di dialogo tra azienda e consumatore spingendo l'acceleratore sull'informazione di prodotto per favorire i processi di acquisto. Leva fondamentale, lo sviluppo della multicanalità nella distribuzione, che sfrutti tutte le potenzialità di internet sviluppando, ad esempio, un sofware che consente ai consumatori di scaricare e sfogliare sul cellulare un volantino.
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P&G investe molto in comunicazione, personalizzando i messaggi a seconda dei target e dei prodotti, e soprattutto segue tutto quello che i consumatori sul web dicono dei brand, per trarne idee di marketing e di prodotto.
Consapevole di essere una multinazionale presente nel mondo con diverse categorie di prodotti, Nestlè, come spiegato da

Campari corre veloce verso l'acquisizione di market share puntando su innovazione, mercato e pubblicità e sulla socialità di cui sono simbolo molti dei suoi prodotti, a cominciare dall'aperitivo. Come spiega l'ad Bob Concewitz, in un mercato in cui i consumi rallentano, Campari spinge sulla tradizione italiana dell'aperitivo concepito come goodvalue, ovvero low cost per consumatori, baristi e ovviamente conveniente per l'azienda.
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