Marketing

Unicredit e Capitalia verso la fusione. Nuovi scenari per la comunicazione?

La fusione vedrebbe nascere una ‘super banca’ da 100 miliardi di capitalizzazione e potrebbe avere importanti riflessi anche sulla comunicazione. Gli attuali partner sono A.Testa per Capitalia, Ogilvy per Unicredit Group e Y&R per Unicredit Banca e Pioneer Investment.

Torna a spirare in Italia un nuovo vento di fusioni nel settore bancario. Dopo la nascita del gigante Intesa SanPaolo, ora sarebbe imminente un'altra maxi operazione che vede coinvolti Unicredit Group e Capitalia. La fusione vedrebbe nascere una 'super banca' da 100 miliardi di capitalizzazione (80 miliardi dell'istituto di cui è a.d. Alessandro Profumo, nella foto a sinistra, 20 di Capitalia, presieduta da Cesare Geronzi , foto a destra), che rappresenterebbe la seconda realtà in Europa dopo Hsbc. I giochi sembrerebbero quasi fatti: oggi il piano sarà illustrato a Bankitalia, Consob e al Governo, mentre per domenica sono stati convocati i cda di Unicredit alle ore 11, e di Capitalia alle 11.30.

Se l'operazione andrà in porto, avrà necessariamente dei riflessi anche sui piani di comunicazione del nuovo istituto bancario. Il primo interrogativo riguarda l'agenzia creativa che avrà l'incarico di comunicare la nuova realtà bancaria. Potrebbero essere confermati gli attuali partner che, ricordiamo, sono Armando Testa per Capitalia, Ogilvy per Unicredit Group, Young & Rubicam per Unicredit Banca e per la comunicazione internazionale di Pioneer Investment. L'agenzia guidata da Massimo Costa, chairman e Ceo Emea, infatti, a dicembre 2006 si era aggiudicata l'incarico di Unicredit Banca in seguito a una gara che l'aveva vista in finale con D'A,L,V,Bbdo, mentre Pioneer Investment era entrata nel portfolio dell'agenzia a maggio. Ogilvy, dal canto suo, da anni struttura creativa di riferimento per Unicredit, aveva ottenuto un'importante riconferma nel 2003, quando a seguito di una gara si era aggiudicata un budget da 40 milioni di euro per la campagna triennale del Gruppo.

Non si esclude, tuttavia, la possibilità che venga indetta una gara in cui le agenzie di riferimento sarebbero chiamate a confrontarsi tra loro o con altre sigle. Un discorso analogo vale per la scelta del centro media. Ad oggi, Unicredit si avvale di Mediacom, mentre Capitalia si affida a Media Italia. Sul fronte degli investimenti in comunicazione, nel 2006, secondo i dati Nielsen, Capitalia ha stanziato per le attività di comunicazione un budget di circa 34 mln di euro.