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Nasce Neomobile, ‘mobile content provider’ da 15 milioni di investimento all’anno
Da uno spin off della divisione Mobile VAS di
Teleunit (società quotata al mercato di Londra), è nata lo
scorso febbraio Neomobile, mobile content provider già operativo in Italia e Turchia, e
da questo mese anche in Spagna. Lo guidano l'amministratore delegato
Gianluca D'Agostino (nella foto a sinistra) e il direttore
generale Claudio Rossi (nella foto a destra), che hanno presentato la società questa
mattina.
A fronte di un obiettivo di fatturato fra i 25 e i
30 milioni di euro per il 2007 (il 30% dei quali provenienti
dai mercati esteri), Neomobile ne investirà in comunicazione circa il 50%: una
cifra, dunque, vicina ai 15 milioni e pianificata insieme al centro
media Vizeum su televisione (spot e telepromozioni), stampa,
web ed sms (gli spazi sms Freetime di Vodafone e TimSpot). "Il nostro è un
business guidato dall'investimento media – spiegano D'Agostino e Rossi –. Nel
2006 la spesa netta del comparto in stampa e tv è stata, secondo Nielsen
Adex, di oltre 74 milioni di euro (+10%
sul 2006). Vuol dire l'1% del totale investimenti. Fin dall'inizio abbiamo
scelto di comunicare con tutti i
target potenziali, che oggi sono quantificabili in una consumer base di oltre
2,5 milioni di persone che hanno utilizzato almeno una volta i nostri servizi".
"Agiamo in un mercato che nasce dalla convergenza fra l'industria delle TLC mobili, quella dei Media e dei Contenuti, e il Largo Consumo – prosegue D'Agostino –. Si tratta di un settore, uno dei pochi del Made in Italy hi-tech, in cui l'esperienza del nostro paese è stata pionieristica, in particolare nel segmento del 'direct to consumer'. E' un mercato in crescita, passato dai 16 miliardi di dollari di fatturato globale del 2005, ai 25 miliardi del 2006, fino ai 50 stimati per il 2010. Non solo: è già oggi un business che nel mondo supera di 3,5 volte quello dei contenuti su Internet!
In Italia le cifre sono naturalmente più modeste, ma la crescita prevista è comunque stabile attorno al 20% all'anno (siamo vicini al miliardo di euro di fatturato nel 2006). E' infine un mercato che si sta consolidando: dai 20-25 player del 2004 siamo scesi ai 6-7 che, in questo momento, sviluppano circa il 90% del fatturato complessivo".
Dal generale al particolare, Neomobile ambisce a entrare fra i primi 3 posti in ciascuno dei mercati in cui opera: "Attualmente in Italia siamo fra il terzo e il quarto posto – dice Rossi –, dove operiamo con due brand: Dindo e Vipmobile, rivolti a due target differenti. Un pubblico giovane e di tendenza il primo, più maturo e con possibilità di spesa più alta il secondo. L'offerta di contenuti comprende quattro aree tematiche: musica (suonerie, brani musicali), immagini (sfondi, animazioni, temi), giochi, infotainment (news, oroscopo, gossip). La vera forza di Neomobile è comunque quella di aver messo a punto una strategia di prodotto innovativa, rivolgendoci a community di utenti per offrire loro veri e propri 'bundle': per esempio, lo scorso anno in occasione del boom mediatico del wrestling abbiamo creato pacchetti che comprendevano infoline, suonerie, sfondi... e abbiamo comunicato l'offerta sui media che di wrestling si sono occupati".
Operativa in Spagna da poche settimane, sempre con il marchio Dindo, Neomobile si presenta in Turchia con il brand DitoMito, ed è già il terzo player sul mercato. "Per il futuro, concludono D'Agostino e Rossi – è previsto lo sviluppo di ulteriori servizi a valore aggiunto, da realizzare insieme a partner qualificati in aree quali la connettività, il web advertising, il mobile betting, il social networking e lo user generated content".
Tommaso Ridolfi