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Stati Generali degli Eventi 2025. Carlotta Ferrari (Fondazione Destination Florence): "Puntiamo su una strategia che valorizza la legacy degli eventi, dal Tour de France ai congressi scientifici, con attenzione a residenti e sostenibilità"
Il rapporto tra organizzatori di eventi e istituzioni territoriali è sempre più centrale per massimizzare le ricadute positive sui territori. Negli ultimi anni la collaborazione è migliorata, con una crescente consapevolezza da parte delle città dell’importanza degli eventi non solo per l’impatto economico, ma anche per la qualità del turismo che generano e per la “legacy” culturale che lasciano.
A parlarne ai nostri microfoni Carlotta Ferrari, general manager della Fondazione Destination Florence.
Un ruolo strategico è affidato alle DMO (Destination Management Organization) e ai Convention Bureau, strutture che agiscono come mediatori culturali tra pubblico e privato, facilitando iter burocratici, accesso a spazi e coordinamento con le amministrazioni. Questi organismi, come la Fondazione Destination Florence, rappresentano un modello virtuoso da rafforzare e replicare anche nelle destinazioni minori.
Firenze è un esempio di come un territorio possa gestire flussi turistici imponenti (14 milioni di presenze annue) e oltre 12.000 eventi l’anno, mantenendo equilibrio e puntando su qualità e sostenibilità. Dalle grandi manifestazioni come Firenze Rocks o la partenza del Tour de France, fino al settore congressuale, la città lavora per attrarre eventi che lascino un’eredità concreta: nuove infrastrutture sportive, investimenti scientifici, turismo di qualità e benefici tangibili per i residenti.
Il settore degli eventi, inoltre, si conferma più avanzato rispetto al turismo tradizionale sul fronte della sostenibilità: investimenti ambientali già radicati nelle strutture, una filiera economica solida e una forte componente sociale, con una significativa presenza femminile ai vertici delle aziende.