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Stati Generali degli Eventi 2025. Elena Buscemi (Comune di Milano): "Dal boom di Expo 2015 alla sfida Olimpica: Milano scommette su sport, infrastrutture e case per un’eredità che resti nel tempo”
Il rapporto tra l’industria degli eventi e le istituzioni territoriali è sempre più centrale nella strategia del Comune di Milano, che riconosce agli eventi – grandi e piccoli – un ruolo di pari dignità e di fondamentale importanza per lo sviluppo della città. A dichiararlo ai nostri microfoni Elena Buscemi, presidente del consiglio comunale di Milano
L’esperienza di Expo 2015 viene considerata un modello di successo: l’evento ha trasformato la reputazione internazionale di Milano, lasciando un’eredità non solo infrastrutturale, ma anche culturale, come la food policy, diventata parte integrante delle politiche urbane.
La chiave di quella riuscita, secondo Buscemi, è stata l’allineamento tra tutti i livelli istituzionali, dal governo all’ente locale, in una sinergia verticale che ha permesso di massimizzare i benefici.
Lo sguardo ora è rivolto a Milano-Cortina 2026, con l’obiettivo dichiarato di evitare che i grandi eventi si trasformino in “meteoriti” destinati a non lasciare nulla. La strategia prevede un’eredità concreta per il territorio, articolata su tre pilastri:
Sport: valorizzare la pratica sportiva a tutti i livelli, dai grandi impianti fino ai municipi
Infrastrutture: garantire che le strutture realizzate per ospitare atleti e gare siano riutilizzabili e rappresentino un “tesoro” permanente per la città.
Alloggi: trasformare parte delle strutture olimpiche in abitazioni permanenti, così da contribuire a colmare la forte domanda abitativa di Milano.
In sintesi, Milano punta a fare dei grandi eventi veri e propri catalizzatori di cambiamento, capaci di generare un impatto duraturo sulla città, come già avvenuto con Expo 2015, e di rispondere a bisogni concreti della comunità, dallo sport alle infrastrutture, fino alla casa.