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Primocanale: semestre chiuso a +8%. Obiettivo 2007 6 mln di ricavi

A pochi giorni dal successo delle iniziative legate alla notte bianca di Genova, ADVexpress ha contattato il presidente e il direttore di Primocanale, Maurizio Rossi e Mario Paternostro. Ottimo l'andamento degli ascolti e della raccolta grazie a una strategia crossmediale. Presto il lancio del 'sesto media': un giornale elettronico.

Incassato il successo di una notte bianca 'da protagonista', con l'accensione dei maxischermi al trentesimo piano del grattacielo in centro città e una diretta no-stop (vedi notizia correlata), il direttore Mario Paternostro e il presidente Maurizio Rossi (nella foto a sinistra) hanno descritto gli andamenti di Primocanale e degli altri mezzi che compongono il sistema crossmediale creato intorno all'emittente regionale.

Al direttore Paternostro il compito di descrivere la linea editoriale e i vantaggi della multimedialità.

Paternostro, come sono gestiti i contenuti sui diversi mezzi?

Premesso che Primocanale è una tv di informazione, una volta che le notizie sono fabbricate devono essere crossmedializzate e formattate per i diversi mezzi. La successione delle piattaforme in cui viengono trasmesse è televideo - sito internet - scroll sulla tv analogica – primo notiziario disponibile sull'analogica (ce n'è uno ogni 55 minuti ndr) in simulcast sul digitale, telegiornale delle 13 o delle 19 e infine archivio di video notizie su sito internet, dove attualmente si trovano 15 mila filmati.

Da sabato la novità è che la notizia diventa anche una una maxi news, in stile 'locandina', sugli schermi della nostra sede, dove ogni sera passano 10 notizie.

Qual è l'obiettivo della corssmedialità?

Il primo obiettivo è indubbiamente cercare di coinvolgere il maggior pubblico possibile. La tv oggi ha un'audience simile a quella dei giornali, ovvero compresa tra i 55 e i 60 anni. Con la web tv, internet e altri mezzi è più facile riuscire a raggiungere un pubblico più giovane.

In un anno di web tv, inoltre, ci siamo resi conto di possedere un mezzo straordinario, soprattutto perchè in grado di coinvolgere migliaia di liguri nel mondo. La Liguria ha indubbiamente una storia di emigrazione molto forte. Chiunque, ora, ha la possibilità di collegarsi al nostro sito, vedere la tv e accedere all'archivio di video notizie. Ogni giorno riceviamo mail di famiglie liguri o di origine ligure a commento delle notizie pubblicate. La web tv, infine, registra naturalmente notevoli impennate in occasione delle partite di calcio.

Possiamo parlare, insomma, di una tv regionale nei contenuti, ma non dal punto di vista dell'audience.

La linea editoriale ha subito delle modifiche in seguito all'evoluzione delle piattaforme ?

Noi puntiamo a presentarci sempre più come tv di servizio, aspetto che viene sicuramente potenziato e ampliato dalla possibilità di raggiungere la popolazione in diversi modi. Con i maxi schermi lo stiamo sperimentando. I display funzionano come locandine, con la possibilità di accostare titoli e immagini. Questo mezzo di comunicazione è e sarà adatto a comunicare informazioni di servizio in tempo reale, con estrema efficacia per esempio in caso di emergenza, avvisando per esempio un blocco dell'autostrada o l'arrivo di una perturbazione.

Sono in arrivo novità di palinsesto?

Sicuramente grazie ai nuovi studi avremo delle novità, con un'intensificazione delle dirette. Le trasmissioni di punta dal punto di vista degli ascolti rimangono naturalmente quelle sportive, come 'Gradinata tv' il martedì sera. Un'altra fascia dove siamo forti è quella del mattino, dalle 7.30 alle 9.30, con informazione, lettura dei giornali e collegamenti con le autostrade.

Con Maurizio Rossi , parliamo di notte bianca, strategie commerciali e risultati.

Rossi, com'è andata la sera della notte bianca?

Benissimo, abbiamo avuto un ritorno incredibile. Oltre alle telefonate degli ascoltatori, attraverso dei sondaggi abbiamo già verificato che le persone guardano le new sugli schermi, soprattutto la sera. Anche dal punto di vista commerciale abbiamo già delle soddisfazioni. Oltre a UcFlor che era lo sponsor della serata di accensione,  altre aziende come Erg, o il gruppo dell'acquario di Genova, hanno pianificato da subito credendo nel progetto.

Sempre sabato, inoltre, dopo la mezzanotte Primocanale ha superato il 40% di share, superando ampiamente Rai Uno e Canale5.

Che risvolti ha la crossmedialità sulla politica commerciale?

Spesso gli editori affermano che i giornali nel giro di 20 anni scompariranno dalla carta stampata. Io dico che, se non si svilupperanno su più piattaforme, le tv locali spariranno prima. Radicarsi sull'analogico e puntare sulle televendite è praticamente un suicidio. Quella piattaforma è vecchia, e la televendita è una modalità promozionale in caduta libera oltre che obiettivamente brutta.

La soluzione, per noi, è creare una monotematicità del contenuto, ovvero l'informazione regionale, da trasmettere attraverso più mezzi. In questo modo l'inserzionista pubblicitario che acquista uno spazio ha a disposizione innanzitutto lo spot tv, in analogico, in digitale e in streaming video. In più, grazie ad offerte speciali, potrà potenziare la comunicazione con banner sul sito e uscite sui maxi schermi.

Attualmente i mezzi che ruotano intorno a Primocanale sono cinque (televideo, tv analogica e digitale, web, maxi schermi), ma presto verrà lanciata una novità, ovvero un giornale elettronico via internet.

Come vanno gli ascolti delle rete televisiva?

Fino a giugno siamo stati sopra i dati dell'anno precedente. Anche l'estate, durante la quale la redazione praticamente non ha mai chiuso, è andata bene. Ora sarà interessante vedere gli effetti dei maxi schermi, che credo influiranno anche sugli ascolti della tv.

In generale, ad ogni modo, i nostri ascolti sono già molto importanti, soprattutto considerando che Primocanale è sempre tra la prime cinque tv italiane nel rapporto tra abitanti dell'area coperta e ascolto medio.

Per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria?

Il primo semestre è andato straordinariamente bene, con un +8%, grazie soprattutto all'ottima influenza delle elezioni provinciali e comunali di Genova e La Spezia. Per la fine dell'anno, ci aspettiamo una chiusura intorno al + 5-7% rispetto al 2006. Nel complesso arriveremo vicino ai 6 milioni di ricavi, che per il mercato ligure sono un ottimo risultato. Per il 2008, l'obiettivo è superare questa cifra.

Chi si occupa della vendita degli spazi?

La raccolta è diversificata. Arcus gestisce la locale e gli spot nazionali, che ha affidato in subconcessione alla Publishare di Enzo Campione. Noi vendiamo direttamente tutta l'istituzionale, la 'politica' e alcuni progetti speciali.

Un'ultima domanda. Come procede la vostra causa con la Rai (vedi notizia correlata)?

Attualmente la nostra richiesta è in esame alla Corte Europea. Credo che nel giro di un mese o due sapremo quali altri stati della comunità abbracceranno la causa. Se il riscontro sarà positivo, credo che finalmente le cose potranno cabiare. In generale, riguardo alla situazione italiana, ritengo triste il fatto che le tv locali si siano accontentate di ottenere l'esclusiva delle televendite.

Questa, piuttosto che un risultato mi sembra la consacrazione di quanto siamo poco considerati, e personalente la ritengo un'umiliazione. Ribadisco che Primocanale ha chiesto l'esclusiva dell'informazione regionale, e che il contributo pubblico per tale servizio venga messo al bando tra le diverse emittenti.

Matteo Vitali