Media

Trimestrale RCS: ricavi pubblicitari in crescita dell'8,3%

Il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Piergaetano Marchetti, ha approvato i risultati al 31 marzo 2007.  I ricavi netti consolidati di Gruppo al 31 marzo 2007, in crescita del 9,2%, passano da 532,1 a 581,4 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup, riunitosi in data odierna sotto la presidenza di Piergaetano Marchetti (nella foto), ha approvato i risultati al 31 marzo 2007. Di seguito sono riportati i principali risultati del primo trimestre 2007 confrontati con quelli del corrispondente periodo e dell'intero esercizio 2006:

I ricavi netti consolidati di Gruppo al 31 marzo 2007, in crescita del 9,2%, passano da 532,1 a 581,4 milioni. I ricavi pubblicitari di Gruppo incrementano dell'8,3%, da 170,8 a 185 milioni, principalmente per il buon andamento dell'area Quotidiani sia in Spagna sia in Italia, di Dada e Blei. I ricavi diffusionali, in aumento del 6,1%, passano da 320,7 a 340,4 milioni per i maggiori ricavi relativi ai prodotti collezionabili, all'area Libri Varia - cui concorre il consolidamento del gruppo Skirà e di Adelphi – e ai ricavi diffusionali dell'area Quotidiani Spagna, in parte compensati dal decremento dei ricavi da prodotti collaterali per il diverso piano editoriale dei lanci effettuato rispetto al pari periodo 2006 e per la flessione del mercato nell'area Periodici. I ricavi editoriali diversi incrementano da 40,6 a 56 milioni, prevalentemente per il buon andamento dei ricavi del gruppo Dada, in crescita anche per il processo di internazionalizzazione avvenuto nel 2006.

L'Ebitda passa da 33,4 a 30,4 milioni per effetto di una minore marginalità dell'area Libri, che sconta il significativo impatto di oneri relativi al maggior numero di lanci di collezionabili effettuati nel periodo, nonché dell'area Quotidiani per il previsto minor contributo dei collaterali di Corriere della Sera e per i costi per il lancio di Corriere Bologna.

Il risultato operativo (Ebit) passa da 22,2 a 13,6 milioni essenzialmente per l'accelerazione degli ammortamenti relativi agli impianti produttivi de La Gazzetta dello Sport a seguito dell'avvio del progetto full color, oltre ai maggiori ammortamenti relativi a investimenti effettuati per licenze d'uso di software applicativi.

Il risultato netto di periodo di Gruppo è di 17,1 milioni, contro i 33,7 del pari periodo 2006, che beneficiava di maggiori proventi realizzati dalla parziale dismissione di quote di fondi di investimento e di una maggiore rilevazione di imposte anticipate. La posizione finanziaria netta, positiva per 21,8 milioni, registra un miglioramento di 16,1 milioni attribuibile alla liquidità operativa generata dal Gruppo, in parte rettificata dagli investimenti del periodo.

L'area Quotidiani Italia registra ricavi in crescita del 2,3%, che passano da 178,4 a 182,6 milioni. Nel trimestre le diffusioni del Corriere della Sera si attestano a 673.000 copie medie giornaliere, in linea rispetto al pari periodo 2006. La Gazzetta dello Sport, con una diffusione media giornaliera di 344.000 copie, registra una crescita dell'1,5% circa, nonostante l'assenza nel periodo di eventi sportivi di rilievo, quali le Olimpiadi Invernali di Torino, di cui aveva invece beneficiato nel primo trimestre 2006. I ricavi editoriali incrementano da 105,7 a 106,2 milioni, con una crescita dei prodotti a marchio La Gazzetta dello Sport, che ha compensato il previsto decremento dei ricavi da prodotti collaterali di Corriere della Sera. I ricavi pubblicitari incrementano del 5,9% da 70,1 a 74,2 milioni per la crescita della raccolta pubblicitaria di tutte le testate. L'EBITDA passa da 30 a 26,9 milioni, principalmente per il previsto minor contributo dei collaterali di Corriere della Sera e degli oneri per il lancio di Corriere Bologna.

L'area Libri evidenzia ricavi in crescita del 15,9%, che passano da 146,9 a 170,2 milioni, per il buon andamento dei titoli dell'area Libri Varia Italia e dei collezionabili, sia in Italia sia all'estero, unitamente al consolidamento nel primo trimestre 2007 del gruppo Skirà e di Adelphi. I ricavi del gruppo Flammarion, in un mercato sostanzialmente stabile, crescono del 10%, da 50 a 55,1 milioni. L'EBITDA, negativo per 8,8 milioni, riflette la minore marginalità tipica delle dinamiche stagionali del settore, oltre ai costi per il maggior numero di lanci di collezionabili effettuati nel primo trimestre 2007.

I ricavi complessivi dell'area Periodici passano da 73,1 a 70,1 milioni, per il diverso piano editoriale dei lanci dei prodotti collaterali effettuato rispetto al pari periodo 2006 e per la flessione del mercato. I ricavi editoriali si attestano a 31,8 milioni, contro i 36,1 del primo trimestre 2006, e i ricavi pubblicitari, in incremento del 3%, sono pari a 31,1 milioni. L'EBITDA, negativo per 3 milioni, è in linea con il corrispondente periodo 2006.

L'area Broadcast presenta ricavi per 5,1 milioni, contro i 5,2 del primo trimestre 2006, principalmente per la minore raccolta pubblicitaria del circuito CNR e i minori ricavi dell'area delle produzioni video-multimediali. L'EBITDA di periodo è negativo per 0,2 milioni (-0,1 milioni al 31 marzo 2006). Tali risultati non comprendono le attività di Play Radio che, in attesa del perfezionamento dell'accordo sottoscritto con i soci del Gruppo Finelco, comunicato il 27 aprile scorso, sono state classificate tra le attività destinate alla dismissione.

Prevedibile evoluzione dell'attività per l'esercizio in corso

Il mese di aprile ha evidenziato dinamiche allineate alle previsioni per quanto riguarda le diffusioni dei quotidiani, sia in Italia sia in Spagna, e la raccolta pubblicitaria ha registrato un buon andamento. I ricavi dell'area Libri mostrano una positiva evoluzione, in miglioramento rispetto all'esercizio precedente ed alle previsioni. I ricavi diffusionali e pubblicitari delle testate periodiche, in un contesto di mercato altamente competitivo e in calo, sono risultati sostanzialmente in linea con le previsioni per l'esercizio in corso e in leggera progressione rispetto allo scorso anno. Continua il buon andamento dei risultati del gruppo Dada, anche relativamente ai ricavi pubblicitari, a conferma del buon posizionamento sul mercato dei servizi offerti e del continuo sviluppo sui mercati esteri. Alla dinamica gestionale dell'esercizio 2007 contribuiranno anche i risultati del gruppo Recoletos, acquisito nello scorso mese di aprile. In assenza di eventi allo stato non prevedibili e in base alle informazioni disponibili si prevede di raggiungere risultati gestionali in crescita rispetto all'esercizio 2006, pur escludendo gli effetti dell'acquisizione spagnola.

Tra le principali iniziative del trimestre, il 27 aprile 2007 il Consiglio di Amministrazione ha inoltre approvato la conclusione di un accordo quadro tra RCS MediaGroup e i soci di Gruppo Finelco (Radio 105 Network e Radio Monte Carlo) che, subordinato all'autorizzazione delle competenti Autorità, prevede il conferimento in Gruppo Finelco, previo lo scorporo di AGR e CNR, della partecipazione detenuta da RCS MediaGroup in RCS Broadcast (98,99% del capitale), società titolare della concessione radiofonica nazionale dell'emittente Play Radio, a fronte del quale è previsto che RCS riceva, a valle del relativo aumento di capitale, una partecipazione pari al 25% dello stesso. Contestualmente al conferimento, RCS MediaGroup acquisirà da MPS Venture SGR S.p.A. una ulteriore quota di Gruppo Finelco S.p.A. pari al 12,86% (ante il sopra citato aumento di capitale), per un corrispettivo di 20,75 milioni. La partecipazione complessiva di RCS MediaGroup nel Gruppo Finelco risulterà pertanto essere, al termine delle suddette operazioni, del 34,6% circa. L'accordo contempla, inoltre, la sottoscrizione di un Patto Parasociale di durata quinquennale tra RCS MediaGroup e gli altri soci di Gruppo Finelco che prevede che la gestione editoriale sia affidata ad Alberto Hazan, regole di governance a tutela del socio RCS, diritti di "put" degli altri soci di Gruppo Finelco durante il quarto anno successivo all'entrata in vigore del Patto, nonché diritti di "put" e "call" in caso di stallo e, durante il quinto anno, nell'eventualità di mancato accordo per il rinnovo del Patto Parasociale stesso.