Interviste

Belli (A.Testa): "Da noi creatività e strategia le priorità su cui investire. Le efficienze si fanno su altro. Puntiamo su una 'creatività emotion driven grazie ai dati' per l’effetto 'pelle d’oca'”

Il Consigliere Delegato annuncia ulteriori investimenti in talenti dopo l'arrivo di Flavio Fabbri (Head of Digital) e Georgia Ferraro e Nicola Cellemme (deputy creative directors), riaffermando la centralità di una creatività che non rinuncia all'emozione per i dati. Apre in agenzia la unit dedicata al branded content guidata da Jacopo Morini.

I giorni scorsi abbiamo dato notizia dell'ingresso nel reparto creativo dell'Armando Testa di Flavio Fabbri come chief digital officer (leggi news), a cui ha fatto seguito l'arrivo, comunicato ieri,  di Georgia Ferraro e Nicola Cellemme, in qualità di deputy creative directors (leggi news).
Come si sta organizzando il reparto creativo dell'agenzia guidata da Marco Testa, che, in controtendenza rispetto a quanto avviene in altre sigle del settore in questo periodo, investe in talenti creativi?
Quali le specializzazioni più ricercate? Quali gli obiettivi di questi investimenti?
Lo abbiamo chiesto a Nicola Belli, Consigliere Delegato dell'agenzia. Ecco quello che ci ha spiegato.
"Noi vendiamo idee e creatività, da sempre. Mentre altri player del settore hanno deciso di  affrontare gli anni della ripresa, seppur timida, consolidando, accorpando o eliminando sigle, tagliando risorse creative nel segno  di una filosofia fondata sul 'One', noi siamo convinti, invece, che One is less, e preferiamo fare efficienze nei reparti e nei settori che non impattano direttamente sull'offerta ai clienti e sui quali la tecnologia permette un cost saving, convogliando risorse su creatività, talenti e strategia, che rappresentano il vero valore aggiunto. Oggi, più che mai, è possibile esplodere un'idea a 360° e creare un rapporto brand - utente più personale. Per questo idee, creatività e strategia sono ancora più fondamentali per creare un'esperienza, per entrare nella quotidianità delle persone". 


L'arrivo di Fabbri in agenzia, a contatto con creativi digitali e tradizionali, fa seguito, annuncia Belli, alla creazione in Armando Testa di una unit dedicata al branded content capitanata da Jacopo Morini, nominato head of branded content di Armando Testa. Uno dei più recenti progetti della unit è il Filtro per Facebook in occasione dell' Earth Hour 2018 di WWF (leggi news).

Ma non finisce qui, perchè l'agenzia è alla ricerca di altri talenti. "Stiamo valutando l'ingresso di giovani creativi che abbiano 'appetito' di idee e creatività, dotati di competenze digitali e tradizionali, in grado di portare idee media neutral e innovative in agenzia, in Italia come nella sede di Los Angeles, dove troveranno la forza e l'energia per presentarle ai clienti" annuncia il Consigliere Delegato. "Presidiamo tutte le  piattaforme di comunicazione dove la creatività fa la differenza perchè vogliamo fare la differenza per le marche che ci scelgono".


A proposito di creatività, cosa pensa Belli del cambio di paradigma in corso nell'industry della comunicazione (leggi a riguardo su ADVexpress l'editoriale di Salvatore Sagone, presidente ADC Group)  e nel passaggio da una creatività basata sullo storytelling a una sempre più data driven?

"La verità è che se non emoziono il mio target e non sono rilevante per lui rischio di fare una brutta figura. E una creatività basata più sui dati che sull'emozione non arriva certo all'obiettivo" esordisce Belli. "E' fondamentale che i dati gestiti dai maths men non limitino i mad men ma anzi, diventino il volano di una creatività più pazza, coinvolgente, efficace, dirompente.  Ecco perchè non puntiamo su una "data driven creativity" ma su una "emotion driven creativity, thanks to data", che da noi vengono 'processati' dai media planner e da ATbrain, la unit che fornisce insight svolgendo il ruolo di intelligence per tutta l'agenzia.  Perchè i dati garantiscono più efficacia ma non più emozione! Quella che abbiamo davanti è una splendida sfida. E la cosa più bella è che proprio perchè ora ci sono i maths men che ci aiutano a non sbagliare, i nostri mad men possono essere ancora più…. pazzi per la creatività”.