Interviste

#BRANDTOBE con Alessandro Gatti (ZooCom). "La relazione tra brand e GEN Z deve essere autentica, sana, paritaria, diretta e genuina"

Nell'ambito della rubrica a cura dell'OBE e di ADVexpress, il Ceo dell'agenzia sottolinea come i marchi debbano coltivare e nutrire i rapporti con i target, in particolare la Generazione Z, con un focus sul prodotto, sui valori, sull'impegno sociale, ma sempre nell'ottica di rispondere a delle aspettative che oggi sono più chiare e forti che in passato".
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 Siete una delle poche aziende ad avere un contatto privilegiato e costante con la Generazione Z e in generale con le nuove generazioni; puoi dirci secondo la tua esperienza come cambia il rapporto di queste generazioni con i brand?

 

Quali sono i fattori che un brand deve considerare quando si relaziona con questo target?
In questo caso la domanda contiene già la risposta: relazione!  Autentica, sana, diretta, genuina.
Questa è una generazione che con un po' di ingegno e qualche clic può immaginare e costruire cose impensabili per quella precedente; l'empowerment sul singolo è lievitato, così come la consapevolezza di avere un valore, un ruolo, un'opinione come individuo. Non possiamo quindi come advisor della strategia di un brand non considerare che la relazione debba essere paritaria, costruita, nutrita. Poi lo possiamo fare in tanti modi: con un focus sul prodotto, sui valori, sull'impegno sociale, ma sempre nell'ottica di rispondere a delle aspettative che oggi sono più chiare e forti che in passato.

Il 18 marzo 2021 si terrà l’evento OBE Talks “E poi arrivò Clubhouse”, che ti vede tra gli speaker, insieme a Matteo Pogliani, Presidente ONIM, e Maria Carmela Ostilio, Direttore della Brand Academy della Bocconi. Puoi anticiparci cosa pensi di questa nuova applicazione che in pochi mesi ha spopolato in Italia e nel mondo: risorsa per il futuro o meteora destinata a sparire?
Come spesso accade non è detto che il first mover sia quello che nel lungo periodo la spunterà, per cui è ragionevole pensare che Clubhouse non abbia fatto altro che esplorare una nuova stanza del mondo della voce (trend più largo del boom di questa applicazione) ma che possa poi essere detronizzata da qualche altro player con audience già sviluppate e la capacità di "copiare" velocemente la tecnologia. Il need in realtà rimane sempre lo stesso: socializzare, esprimere opinioni, informarsi.. semplicemente muta nella forma e nella piattaforma del momento.

 

Ci racconti un progetto di Branded Entertainment che avete realizzato di recente e che è stato particolarmente efficace, e perchè?
Da 3 anni abbiamo iniziato un percorso insieme a Randstad con una missione strategica: avvicinare i giovani di oggi ai mestieri di domani, sviluppando un senso critico utile a interrogarsi circa le proprie inclinazioni da lavorare e plasmare per modellarle in una (si spera!) professione di domani. Quest'anno abbiamo scelto la community di ScuolaZoo per toccare le corde dei ragazzi attraverso un personaggio tanto unico quanto popolare: la nonna! O meglio, una nonna super cool che ha vita difficile nell'ispirare e coinvolgere un nipote pigrone alle prese con i proprio futuro. I kpi della webserie sono stati oltremodo soddisfacenti ma la vera cartina tornasole dell'impatto che abbiamo avuto sono stati i commenti spontanei della community che ha esplicitamente "approvato" il branded content in quanto tale (e chi fa questo mestiere sa quanto sia difficile mantenere questo delicato equilibrio tra tone of voice del canale e dell'audience di riferimento e l'efficacia della comunicazione di brand o prodotto)