Interviste
Cannes 2024. Ariagno (AUGE): "Lo spot 'Human Touch' per Translated parla del linguaggio, della possibilità di comprenderci e del valore aggiunto che solo un essere umano può dare rispetto all’AI. Il risultato emoziona. Questo è quello a cui tendiamo"
Lo spot di Auge Headquarter 'Human Touch' per Translated ha ottenuto una shortlist in una delle categorie più ambite di Cannes Lions, quella dei FILM. Un risultato importante in un Festival che ha visto brillare soprattutto LePub ed Heineken con varie campagn di successo.
Abbiamo fatto il punto con Federica Ariagno, Founder dell'agenzia, che ha spiegato ad ADVexpress le carte vincenti di questa campagna, che simboleggia un modello e un posizionamento ben precisi della sigla.
"La Shortlist in film a Cannes si aggiunge ai premi che questo spot ha collezionato in questi mesi al Clio, Eurobest, NY Festival. Essere presenti e riconosciuti in contesti differenti significa confermare la validità dell’idea, e la qualità della realizzazione. Inoltre, questo spot parla di un argomento assoluto, il linguaggio, della possibilità di comprenderci e del valore aggiunto che solo un essere umano può dare rispetto all’A.I. Un argomento affascinante a dir poco".
Come questo film rispecchia l'approccio creativo di Auge?
"Ha tutti gli ingredienti dei lavori che amiamo. Parte da un insight rilevante, da cui è nata un’idea creativa forte e semplice. Realizzata, girata, con un’attenzione maniacale, musica compresa, che è stata scritta e prodotta ad hoc. Il tutto ispirato, condiviso e creato con un cliente illuminato ed esigente. Il risultato emoziona, muove. Questo è quello a cui tendiamo. Muovere la pancia e la mente delle persone a cui parliamo. A volte gli occhi diventano lucidi, a volte è il momento di una risata liberatoria. La creatività non può lasciare indifferenti: se non fa riflettere è un esercizio costoso e inutile".
L'integrazione dell'intelligenza artificiale nei processi creativi è al centro di un vivace dibattito. Come utilizzate l'IA GEN in agenzia e per quali attività? Come pensate evolverà il rapporto tra talento umano e intelligenza artificiale?
L’intelligenza artificiale è parte integrante nel lavoro di ricerca strategica e creativa. Non avvantaggiarci di nuovi strumenti sarebbe un comportamento miope e conservativo. Noi di solito abbracciamo le novità con curiosità e interesse.
Che idea si è fatta della creatività italiana premiata a Cannes?
"Ci sono tanti talenti che non solo in Italia ma in tutto il mondo parlano italiano e sono stati celebrati qui al Festival. Talenti che hanno costruito all’estero storie di assoluto valore e successo. Ciò ci rende orgogliosi. Certo meglio sarebbe avere un più ampio ventaglio di clienti italiani premiati. Ma quanti hanno voglia di sbilanciarsi? Di rischiare? Di credere che la comunicazione sia un asset su cui davvero si può costruire il valore di un brand? Non molti direi se guardiamo i nomi dei premiati a Cannes".
Quali campagne, tra quelle che hanno vinto i Grand Prix nelle varie categorie le è piaciuta di più e perchè? Quali i nuovi trend e i nuovi percorsi della creatività internazionale?
"Tutti parlano della nuova frontiera del ‘comedy’. In giro si vedono affissioni e stampe ‘old school’ con messaggi sintetici e semplici. Mi piace l’idea di tornare a ragionare su messaggi meno dispersivi. Mi piacerebbe anche che l’apprezzamento e l’efficacia di un’idea fossero davvero per i più e non per i nostri profili LinkedIn. Quanti leoni parlano solo alla nostra community? Quante delle operazioni raggiungono veramente le persone là fuori?"
La vostra proposition si basa sul potere delle idee forti, smart, ingaggianti, che creano forti relazioni tra brand e consumatori. A quali risultati di business ha portato questo posizionamento?
"AUGE è una realtà che in questo momento conta 33 persone fra Milano e Firenze. Tre agenzie Strategy, Design e Communication che lavorano in maniera verticale e dedicata, ma estremamente integrata. Il dato di crescita più importante per noi è crescere insieme ai nostri clienti, con relazioni di lungo periodo. I numeri sono solo una parte del nostro successo: il fatturato e gli utili crescono, ma ciò che realmente ci appassiona è l'aumento di clienti ambiziosi che cercano il nostro intervento distintivo. Clienti interessanti con cui abbiamo una collaborazione decisamente costruttiva. Come Ferrarelle, Feltrinelli, Milk, Italmark, Gran Pavesi, Gocciole, Bahlsen, Sammontana, Campari Soda, Max&Co, Kraft-Heinz, Translated, Rana, Barilla, Chobani e Ginori. Abbiamo la fortuna di poter scegliere con chi collaborare. Riceviamo crescenti richieste da brand desiderosi di distinguersi, selezionando progetti che stimolano la nostra creatività e passione. La nostra priorità è la qualità, non la quantità. Consolidiamo le relazioni con clienti fedeli e accogliamo i nuovi, che cercano una strategia distintiva, un design eccellente, una comunicazione che costruisce. Questo approccio rende il nostro fatturato una conseguenza naturale del lavoro ben fatto, mai un obiettivo primario".
"AUGE non è per tutti, e anche se da un punto di vista business questo può sembrare un limite, in realtà è un nostro motivo di orgoglio. Il risultato più rilevante dell'anno è stato vedere il nostro team vincere il premio di miglior agenzia agli Adci (AUGE COMMUNICATION) e ai Pentawards (AUGE DESIGN), confermando che da qualche anno Auge è uno dei più interessanti “place to be” in Italia. In questo momento, ci stiamo concentrando sul consolidare le sedi di Milano e Firenze, e stiamo esplorando panorami internazionali per nuove opportunità e aperture" conclude Ariagno.