Interviste

Gitto (GB22) sullo spot PUPA: "Una celebrazione delle emozioni vere, senza cliché e con un finale aperto a più interpretazioni. Chi critica apra gli occhi e comunichi nel mondo reale"

Vicky Gitto, Founder dell'agenzia che, dopo aver vinto la gara, ha realizzato il progetto, spiega il significato dello spot che sarà trasmesso a Sanremo, al centro di un dibattito sui social e sui media perché rappresenta una sposa che fugge dall'altare con una donna. "Pensare che un film come questo fornisca un messaggio dirompente per la società o fuori contesto credo sia un punto di vista preistorico e completamente alienato dalla realtà".

E' al centro di un acceso dibattito sui social e sui media lo spot PUPA ideato da GB22 per il Festival di Sanremo dopo aver vinto una gara. Il film rappresenta una sposa all'altare che prima di pronunciare il 'sì ' di fronte a un ragazzo, fugge con una ragazza che irrompe nella Chiesa.

Tra coloro che hanno criticato questo spot c'è il senatore della Lega Simone Pillon, che ha definito il progetto  “una propaganda LGBTQ" e "gravemente lesivo dell'identità sessuale dei giovani’, dichiarando che "andrebbe proiettato in fascia protetta e fuori dalla programmazione di un festival canoro". (Leggi news).

"Questo è uno spot  bello, delicato e che comunica un messaggio positivo di libertà" sostiene invece Marianna Ghirlanda, Presidente dell'IAA - International Advertising Association.

Per capire gli obiettivi della campagna e l'origine dell'idea creativa, abbiamo intervistato Vicky Gitto, founder di GB22.

"L'idea creativa scelta dal cliente e su cui si basa la campagna è quella di una rappresentazione della bellezza diversa dalla perfezione a cui ci hanno abituato i cliché. La ragazza che nel film entra improvvisamente in Chiesa sotto a un temporale, infatti, ha il trucco sbavato dalla pioggia" spiega  Gitto. "L'azienda in questo film ha voluto celebrare le emozioni vere. Anche una sbavatura nel trucco può essere lo specchio di un'emozione e di una bellezza interiore di ciascuno di noi".                   

"L'idea è stata raccontata con uno storytelling ispirato a una scena del film 'Il Laureato', nella quale Dustin Hoffman corre in Chiesa urlando per impedire il matrimonio di Elaine. Mentre tutti ci aspettiamo che nello spot la ragazza sia lì per il ragazzo e viceversa,  l'arrivo della seconda figura femminile apre ad altri punti di vista e il finale è volutamente 'aperto a diverse possibilità', ognuno lo può interpretare a modo suo. Le ragazze possono essere due amiche e l'una salva l'altra da un matrimonio sbagliato, oppure due compagne che fuggono in pullman sorridendo. Comunque vada a finire, l'azienda, in un Festival nel quale molti brand del beauty hanno fatto a gara per essere partner, Pupa ha voluto essere lo sponsor ufficiale delle emozioni".

Sulle critiche sollevate dal film ancora prima della sua messa in onda il noto creativo dichiara: "Pensare che uno spot come questo fornisca un messaggio dirompente per la società  o fuori contesto credo sia un punto di vista preistorico e completamente alienato dalla realtà. Viviamo in un mondo in cui le convenzioni e i clichè non esistono più. Bisogna aprire gli occhi, comunicare nel mondo reale e ascoltare le nuove generazioni".