
Interviste
I nuovi manager della comunicazione. Cavalli (Next Different): "Ambizione, attitudine all'integrazione, apertura al cambiamento, approccio orientato ai risultati e skill multicanale le costanti dei nuovi profili del Gruppo"
L'inchiesta di ADVexpress sui nuovi manager della comunicazione che quest'anno si sono imposti nei reparti creativi, strategici e manageriali di agenzie creative, centri media e aziende, prosegue con questa intervista a Luca Cavalli, General Manager Next Different, che spiega l'identikit dei nuovi profili del Gruppo. Il polo di comunicazione da oltre 75 milioni di fatturato 2024, ricordiamo, è nato quest'anno dopo l’acquisizione di Next14 da parte di SAE Communication, cui faceva già capo Different.
La company combina l’expertise di Different in creatività, eventi, ricerche, loyalty e PR con il know how tecnologico e data-driven di Next14, specializzata nei servizi di strategia e pianificazione media, sia classici che digitali. Un 'matrimonio' tra professionisti con competenze diverse in linea con "lo spirito ambizioso di diventare più forti, consolidati e trasversali, grazie all'unione di due realtà già dotate di un'offerta integrata che oggi potenzia la componente strategico - creativa con una fortemente tecnologica" commenta Cavalli.
Alcune prime linee in diversi reparti all'interno del gruppo quest'anno sono state rinnovate e a maggio è arrivato Francesco Epifani in qualità di Chief Creative Officer. Parliamo di un professionista con 18 anni di esperienza e competenze maturate su progetti di posizionamento di brand nazionali e internazionali come Campari Group, Dazn, Decathlon, Generali, Heineken, Leroy Merlin, Nintendo, Mulino Bianco, Skoda, UniCredit, Windtre. Nel corso del 2024, inoltre, hanno fatto il loro ingresso nella company Raffaello Valtorta, in qualità di Digital Director, e Marta Monteleone, nuova Head of Digital Content. Le tre new entries sono tutte native degli anni '80.
"All'interno di aziende fatte di persone, idee e relazioni i cambiamenti in alcune posizioni sono fisiologici e rappresentano la linfa vitale - commenta Cavalli - . Rinnovare è una scelta positiva per tutti, imprese e professionisti, e per Next Different la logica che guida le scelte dei talenti, soprattutto i più senior, è legata ad alcune 'costanti fondamentali': qualità e seniority, curiosità, ambizione, attitudine al lavoro in team e al cambiamento, essere open-minded e saper pensare in modo integrato".
Come descriverebbe invece i profili più junior che in Next Different stanno crescendo?
"Sono ragazzi e ragazze perfettamente inseriti nel loro tempo: rapidi nell'intercettare i trend, nel cogliere insight e stimoli e veloci nell'interpretare il cambiamento trasformandolo in opportunità. Più digital e social che experiential nello stile di vita, forse complice una coda lunga del Covid, ma aperti alla novità sotto tutti i punti di vista".
Riguardo alle aree di business dove si sono verificati i maggiori renewal, il General Manager commenta: "Abbiamo investito soprattutto in ambito strategico - creativo e digitale. Per Next Different la creatività non è solo un servizio ai clienti ma il collante di tutta l'offerta e come la strategia e le attività di digital & media content necessita di velocità di innovazione e di grande energia dedicata".
Che tipo di formazione il Gruppo offre ai suoi dipendenti?
"A volte i giovani entrano con una specializzazione e gradualmente uniscono le loro specifiche competenze con quelle degli altri professionisti, in vista di un comune obiettivo, l' approccio integrato che caratterizza Next Different" spiega Cavalli. "In alcuni casi il 'ricambio' delle figure avviene perchè qualcuno preferisce scelte professionali più specializzate e posizioni di leadership sui progetti, mentre al nostro interno privilegiamo la capacità di fare squadra e per questo cerchiamo anche figure di raccordo e di coordinamento, profili manageriali in grado di guidare le sinergie tra i team, stimolare il networking, identificare le opportunità che emergono e trasformarle in progetti concreti e approcci efficaci".
Tra le competenze richieste alle new creative generations "metodo orientato ai risultati per il cliente e la capacità di produrre strategie omnicanale con al centro il contenuto, che oggi sempre più viene veicolato con logiche multipiattaforma".
Qual è l'approccio di Next Different con l'intelligenza artificiale?
"Piace all'industry inventare nuovi ruoli... Per lavorare con l'intelligenza artificiale non ci siamo avvalsi di prompt designer o figure specializzate, ma abbiamo scelto professionisti di cultura, in grado di utilizzare questo strumento in modo corretto e con un'attitudine all'aggiornamento continuo" risponde il manager. "Con la consapevolezza che da sempre l'innovazione è un abilitatore del nostro lavoro, che ci consente di liberare risorse ed energie per svolgere al meglio le nostre attività. Ma non dimentichiamo che negli anni la tecnologia ci ha obbligati a lavorare di più, basti pensare al frenetico utilizzo degli smartphone per leggere e inviare mail o collegarsi a call". Parlando di formazione Cavalli sottolinea: "C'è grande attenzione all'applicazione dell'IA alla scrittura, all'audio e video e alle immagini, anche oggetto di corsi dedicati".
Oltre all'IA, anche new media, tech, digital social contents, dati, new business, sostenibilità sono alcune delle parole chiave della creatività oggi. Come i creativi e in generale i talenti promossi in Next Different le fanno proprie traducendole in progetti strategico - creativi efficaci e in linea con le esigenze delle aziende?
"Alcune caratteristiche sono connaturate ai giovani professionisti di oggi: mi riferisco ad esempio al dna digitale, all'attenzione all'inclusione e alla sostenibilità che sfociano in nuove modalità di contatto e di comunicazione a impatto zero. I nuovi credo si traducono in idee, pensieri strategico - creativi e in linguaggi completamente nuovi rispetto al passato. Basti guardare programmi o film di alcune decine di anni fa per notare il profondo rinnovamento dei codici di comunicazione, di espressione e di comportamento che ha caratterizzato gli ultimi decenni in linea con il cambiamento di alcuni ruoli e convenzioni sociali".
A riguardo, chiudiamo l'intervista con una curiosità: quali competenze si richiedono a un general manager e alle figure chiave alla guida del business di un gruppo di comunicazione?
"Certamente skill orizzontali, integrate, l'attitudine ad ascoltare e interpretare le esigenze dei clienti in uno scenario in rapido cambiamento e l'abilità di tradurre strategie in risultati di business. Oggi i manager, vecchi e nuovi, in un mercato di aziende spesso guidate da Ceo nativi digitali, non possono prescindere da un aggiornamento tecnologico, da un update sul mondo social e dalla capacità di mettersi nella prospettiva dei clienti per comprenderne i problemi e identificare nuovi percorsi di crescita".