Interviste

L'Upa rivede le stime del mercato a +1%. Surci (Havas Media Group): "Affiniamo da +1,6% a +1,1%. Ci sono segnali macroeconomici e indici di fiducia che fanno pensare a un 2018 positivo, a +1,7%"

Guido Surci, Chief Strategy & Innovation Officer di Havas Media Group sottolinea come il dato 2017 non sia un segnale strutturale che indica l'evoluzione futura del mercato e dichiara che il Gruppo guarda con ottimismo al 2018 nonostante l'assenza dell'Italia dai Mondiali e le elezioni, grazie a segnali positivi come la ripresa della fiducia dei consumatori e il miglioramento degli indici macroeconomici.


E' in linea con il +1% dell'UPA ,di Nielsen (leggi news) e OMG (leggi news)e leggermente superiore a quella di Publicis Media (+0,7%, leggi news) e GroupM (+0,4%, leggi news), la previsione di Havas Media Group per il mercato adv 2017. Come ci spiega Guido Surci,  Chief Strategy & Innovation Officer di Havas Media Group: "Abbiamo leggermente affinato le nostre stime avendo dati più precisi a fine anno, ma si tratta di un 'aggiustamento', non di un segnale strutturale che indica l'evoluzione futura del mercato".
Parlando dell'anno prossimo, il manager anticipa: "Certamente l'assenza dell'Italia dai Mondiali peserà, ma crediamo che la raccolta aggiuntiva degli anni pari, stimabile in 80 - 100 milioni, non scomparirà perchè i Mondiali restano un evento televisivo di valore, semplicemente verrà presidiato in modo diverso dai brand, che non crediamo rinunceranno in toto a campagne globali, sponsorship e attività sul territorio. Recuperando così parte della raccolta che si potrebbe ipotizzare persa".

"In generale - aggiunge Surci - ci sono segnali che lasciano spazio a ottimismo, come la ripresa della fiducia dei consumatori, il miglioramento degli indici macroeconomici, ma anche il bilancio positivo del Black Friday, a dimostrazione che i consumatori sono reattivi agli stimoli del mercato. Per questo per il 2018 ci aspettiamo un mercato pubblicitario in crescita del +1,7%, in leggera ripresa rispetto a quest'anno". 


Come influiranno le elezioni politiche sugli investimenti pubblicitari 2018? "Storicamente le elezioni non hanno mai impattato in maniera significativa sui trend pubblicitari, così come non credo che la querelle in corso sui tetti pubblicitari Rai possa sfociare in alterazioni significative degli investimenti pubblicitari nazionali". 

"Certamente difficilmente raggiungeremo i tassi di crescita del mercato pubblicitario di una quindicina di anni fa - sottolinea Surci - quando l'adv chiudeva a +7%. Del resto non dimentichiamo che il perimetro che andiamo a misurare, un bacino di 7,5 miliardi di euro, non tiene conto di tutte quelle attività unconventional ed esperienziali, legate ad esempio alla gestione dei contenuti e alle conversazioni online sui quali si investe sempre di più e che esulano dalla pianificazione pubblicitaria classica".