Interviste
Laviania Francia è la review settimanale di Bestadsontv.com: “Un'occasione per scoprire la qualità anche di campagne low budget e confrontarsi con le sensibilità di tutto il mondo. Il copy torna al centro dell'attenzione”
Lavinia Francia, è stata invitata a fare la review settimanale di Bestadsontv.com, la nota piattaforma globale che permette a chiunque di condividere i propri progetti, entrando nella shortlist dei sei migliori lavori della settimana nella seguenti categorie: Best TV, Best Print, Best Outdoor, Best Radio e in aggiunta Integrated.
Alla Direttrice Creativa Esecutiva di Ogilvy Italia, è stato affidato il compito, nell'arco di 24 ore, di visionare, selezionare e commentare le migliori campagne per ognuna della categorie.
Interpellata da ADVexpress, Lavinia ha raccontato che: “L’esperienza di review è stata molto interessante per diversi motivi, primo fra i quali il fatto di valutare lavori che vengono da diverse parti del mondo, tra cui l’Australia e il sud est asiatico, che spesso usano linguaggi diversi da quelli a cui siamo abituati. – ha esordito nella È sempre stimolante potersi confrontare con diversi punti di vista, come problematiche molto rilevanti nei paesi d’origine, esplosi da campagne per clienti locali, tematiche globali per brand internazionali che trovano la loro rilevanza grazie a insight locali, come è stato il caso della campagna Australiana per Heinz, o ancora temi globali approfonditi localmente attraverso le specifiche sensibilità e linguaggi, come il radio per la domestic violence proveniente dal sud est asiatico.”
Ricordiamo Lavinia Francia ha iniziato la sua carriera a Bologna, in Italia, per poi trasferirsi a Milano per entrare nel team digitale di Publicis, per poi passare a Ogilvy dove è cresciuta fino a diventare Executive Creative Director, guidando team con un approccio completamente integrato, con l’obiettivo di entrare nelle conversazioni e rendere i marchi culturalmente rilevanti. Le piace pensare alla pubblicità come un'esperienza che ha sempre le persone al centro.
Nel corso degli anni ha lavorato con molti clienti internazionali (Nutella, Prime Video, Jeep, Fiat, S.Pellegrino, Emergency), ha collezionato numerosi premi (Cannes Lions, Eurobest, LIA, Clio e Clio Entertainment, Effie Awards, New York Festivals, ADCI Awards) e ha partecipato a numerose giurie nazionali e internazionali (Cannes Lions, ADCE, New York Festivals, Clio, Gerety). Ha anche ricoperto la carica di presidente di giuria per i premi ADCI e Young Lions Italy.
“Il valore aggiunto di un’esperienza come questa, – continua la creativa – sia come reviewer che come lettrice, è quello di arricchirsi con i punti di vista di chi guarda queste campagne valutandole sia attraverso criteri oggetti, come la qualità dell’insight, dell’idea e dell’execution, sia filtrandole attraverso le proprie sensibilità, la propria cultura d’origine e le proprie specificità. Io ad esempio, che nasco copywriter, non posso fare a meno di notare e apprezzare campagne che testimoniano un crescente livello del copywriting, la sua forza nel creare campagne iconiche e ironiche, che si trasformano in un vero e proprio momento di entertainment.”
Il testo come elemento che contribuisce all'afficacia della comunicazione, che richiede anche un coinvolgimento attivo dello spettatore per la decodifica dei caratteri, inaugurando una più feconda possibilità di ricordo. Il branded content rimane l'universo che ispira l'attenzione.
“Da copywriter, amo notare in questo momento un uso diffuso del copywriting. Fondamentale quando è storytelling, efficace quando è sintetico, iconico, nei titoli, e nei dialoghi. Quando richiama linguaggi da diverse piattaforme, o quando espone i lati più intimi e nascosti delle nostre vite quotidiane. Insight semplici, storie uniche, espresse cesellando ogni parola, come un esercizio di oreficeria: così si cattura l’attenzione e si ottiene una reazione emotiva.”
“È un’esperienza sicuramente stimolante, non semplice, perché varia molto a seconda delle settimane (alcune categorie possono avere campagne davvero straordinarie, mentre per altre categorie ci si imbatte in ottimi lavori, ben fatti, ma meno memorabili) ma permette di avere una visuale su un mondo molto ampio, spaziando da grandi campagne per clienti globali, a piccolissime campagne, spesso low budget, per clienti locali, che è sempre bello conoscere: spesso nell’assenza di grandi sovrastrutture creative e strategiche si trovano intuizioni e ispirazioni impensabili, che forse non arrivano ai grandi festival ma che costituiscono una grossa fetta della nostra industry e che è bello poter valorizzare.”