Interviste

Maggini - Beduschi (WPP Italia): "Chiusura 2024 migliore del mercato stimato a +5,8%. Anche per VML risultato oltre le aspettative e pitch vinto nel settore mobility. Grandi investimenti in AI con WPP Open. Più trasparenza e meno costi per le gare"

Al 13° Forum WPP - Ambrosetti, la Italy country manager e il Chairman del Gruppo hanno tracciato il bilancio molto positivo del network grazie all'apporto di tutte le divisioni, dal media, alla creatività, alla produzione, alle PR, in un anno di importanti new business, il più recente il budget Generali Italia. Obiettivi raggiunti anche per VML Italy, che a breve ufficializzerà nuovi incarichi. Il mercato 2025 previsto tra +1,5 e +2% con l'incognita per la flessione degli investimenti dell'Automotive.

Chiusura d'anno molto positiva per WPP Italia, migliore del mercato stimato, in linea con il forecast UNA, a +5,8% e con un'accelerazione soprattutto nella seconda parte dell'anno. Lo hanno dichiarato il chairman Massimo Beduschi e l'Italy country manager Simona Maggini a margine della tredicesima edizione del Forum WPP - Ambrosetti organizzato il 22 novembre a Milano e dedicato al tema "Capitale umano e sviluppo del Paese: strategie di crescita e cambiamento" (leggi news).

Grazie anche a un  track record del new business importante, alla difesa dei clienti, all'acquisizione di nuovi incarichi e all'apporto di tutte le aree, dal media, alle agenzie creative, alle PR, a Hogarth, "questo è un anno buono" hanno  sottolineato Beduschi e Maggini. Il Chairman ha ricordato le maggiori acquisizioni, come l'incarico per Generali Assicurazioni, che ha scelto di affidarsi a un team di VML e AKQA a livello globale, e la vittoria del budget globale Amazon da 4 miliardi, due dei quali assegnati a WPP, assicurandosi quindi un saldo positivo nonostante la perdita dell'account di Costa Crociere.  A questi si aggiunge la recente vittoria di un account da parte di VML Italia per un cliente del settore mobility che verrà presto ufficializzato.   

Maggini, parlando del bilancio di WPP,  ha sottolineato le performance positive di Ogilvy per la continuità di risultati,  la crescita di Hogarth, che dopo l’apertura degli Studios ha lanciato la podcast room e l'affermazione di Axicom nelle PR in ambito Fintech.

Non sono previste altre fusioni e il network si compone ora di sei grandi agenzie: GroupM, VML, Ogilvy, Hogarth, Burson e AKQA con Grey.  

WPP sta investendo molte risorse nell'Intelligenza Artificiale, considerata “un superpotere da mettere al nostro servizio per moltiplicare il valore della consulenza”.  Dopo un'accelerazione nel 2024,  l'anno prossimo, ha anticipato Maggini, sarà all'insegna di una vera e propria implementazione dell'IA grazie a WPP Open (tool proprietario),  soprattutto in tre campi di applicazione : la produzione, il creative studio con il supporto della Gen IA  per lo sviluppo delle idee e il loro adattamento su mercati internazionali e l'area strategica, soprattutto per ricerca dati, valutazione di insight e validazione delle idee attraverso test effettuati con sintetic audiences che replicano l'audience finale e danno riscontro sul gradimento delle campagne. "Si tratta  dell'area più interessante che porterà meno trasformazioni traumatiche e genererà molto più valore perchè potremo processare dati più velocemente, convertendoli in strategie e in asset creativi e incrociandoli con la parte media" ha sottolineato Simona Maggini ai nostri microfoni. 

Presidio anche del Retail media  "sebbene, diversamente dai grandi distributori nazionali in UK e USA,  in Italia i retailer fisici come Conad, Coop ed Esselunga siano locali. Siamo molto attenti a cogliere anche le opportunità legate al digitale"  ha precisato Beduschi. Nel nostro Paese non sono previste acquisizioni strategiche in questo settore,  fa sapere il manager, mentre sono in valutazione a livello internazionale. 

Maggini

Anche VML Italy chiude un anno molto positivo "migliore delle previsioni, con una quota di new business importante e tutti gli obiettivi raggiunti" ha affermato la Group CEO Simona Maggini. "Abbiamo concluso deal molto interessanti e coroniamo un anno nel quale c'è stato grande impegno per raggiungere velocemente i risultati dopo la nascita di VML Italia, un'operazione con obiettivi di semplificazione ma anche di business, ottenuti sia a livello globale che locale".  Il  bilancio di fine anno vede un risultato intorno ai 35 milioni e il raggiungimento degli obiettivi di new business. Per il 2025 previsti crescenti investimenti nello sport entertainment con la recente aperturs di una unit dedicata.

Le previsioni di mercato per il 2025 si attestano a un +1,5% - +2% considerando che "si tratta di un anno dispari, senza eventi sportivi, seppur in avvicinamento a Milano - Cortina e per il quale non si intravedono particolari discontinuità positive o negative. La visibilità resta per ora limitata ma il trend è quello di una crescita" ha affermato Beduschi. 

A generare qualche nube sull'anno prossimo, ha  Beduschi "la crisi del settore Automotive, uno dei big spender che dopo il buon andamento nella prima parte del 2024 grazie agli incentivi fiscali, registra un  calo a doppia cifra". Si conferma invece un fattore positivo e trainante per gli investimenti "il boom del turismo nel nostro Paese, pari al 15% del PIL,  insieme ai viaggi, all'entertainment e all'home & personal care" ha sottolineato Beduschi.  Quali gli effetti della nomina di Trump? "Dazi a parte, ricordiamo che il nuovo presidente USA è un imprenditore e come tale creerà nuove opportunità più che problemi all'economia" ha risposto il chairman.

Spostando l'attenzione al tema del Forum di quest'anno "Capitale umano e sviluppo del Paese: strategie di crescita e cambiamento",  Maggini ha ribadito la necessità che aziende private, università e istituti di ricerca e istituzioni pubbliche facciano sistema, sollecitando a una maggiore partecipazione il polo pubblico, percepito invece spesso distante dalle imprese private, per potenziare ulteriormente i progetti integrati a beneficio del territorio, delle politiche sociali, dei giovani, dell'occupazione, del sistema economico e dell'innovazione.

Beduschi ha definito il Forum "Un’opportunità importante per fornire una fotografia sulla situazione attuale in Italia e in Europa e sulle sfide future e un evento che ha fornito spunti interessanti sulle sfide che il Paese deve affrontare e sulle positività da migliorare in uno scenario globale in grande cambiamento. L'Italia deve imparare a gestire il calo demografico e l'invecchiamento della popolazione, il gap salariale tra donne e uomini, le difficoltà dei giovani ad ottenere retribuzioni interessanti e il loro scarso interesse lavorativo verso il nostro Paese. Sono emerse anche interessanti opportunità da cogliere per l'Italia, come la valorizzazione del capitale umano, elemento fondamentale per la crescita economica e sociale di un Paese, e la potenzialità della tecnologia e dell'intelligenza artificiale, che deve tuttavia essere a servizio dell'uomo per potenziarne le capacità, e non sostitutiva. Al Forum anche grande attenzione a temi rilevanti come la sostenibilità sociale, l'inclusione e la necessità di una migliore formazione delle competenze". 

Infine, una riflessione sul tema delle gare. "Ci sono dinamiche distopiche, con remunerazioni basse nelle agenzie per necessità di cost control e profitti, e costi elevati delle gare, sempre più numerose, che rispondono ad altrettante esigenze di saving e profitti delle imprese" ha commentato Beduschi.

Come indicano i dati della ricerca effettuata dal Centro Studi UNA, i costi per competizione raggiungono diverse decine di migliaia di euro a seconda del settore di appartenenza: 33.725 euro per i pitch creativi, 48.638 per quelli media e 24.708 per le PR (leggi news).

"Le gare dovrebbero essere uno strumento di esplorazione per i clienti e di learning per le agenzie, a patto che abbiano un'accezione qualitativa e quantitativa diversa da quelle attuali - ha commentato Simona Maggini - . Pensare alla gara come a una modalità per abbassare i costi,   all'estremo a cui stiamo arrivando porta a un depauperamento del mercato di cui neanche le aziende beneficiano. Mancano regole strutturate nel processo affinchè possa essere valutato nella sua correttezza. Faccio un appello alla trasparenza, richiesta alle agenzie ma necessaria anche da parte di chi indice le gare. I pitch sono un costo rilevante per le imprese creative che per partecipare attivano risorse senior, coinvolgendo le figure manageriali ai vari livelli".