Poltrone

Layla Pavone, Enrica Fortunati e Maria Cristina Farioli 'Donne Marketing e Comunicazione' 2007

Si è svolta ieri 30 gennaio la sesta edizione del Premio "Donna Marketing" e Donna Comunicazione" organizzato dal Club del Marketing e della Comunicazione . L'ambito riconoscimento è stato assegnato a tre donne manager che si sono distinte per impegno, creatività, innovazione e professionalità.

Tre donne, tre manager sono state insignite del Premio "Donna Marketing" e "Donna Comunicazione" 2007, assegnato per la sesta volta dal Club del Marketing e della Comunicazione. L'evento di premiazione si è svolto presso il prestigioso hotel Holiday Inn Milan di Assago ieri, mercoledì 30 gennaio.

Il premio "Donna Comunicazione per le aziende" è stato assegnato a Enrica Fortunati, direttore marketing e comunicazione di Intel Corporation Italia e Svizzera. Maria Cristina Farioli, direttore marketing globale di Ibm Italia, ha vinto il premio "Donna Marketing". Layla Pavone, managing director di Isobar Communications e presidente di Iab Italia e Iab Europa ha vinto il premio "Donna Comunicazione per le agenzie".

Sono loro ad avere ricevuto più voti dalla comunità della comunicazione e del marketing che ha prima indicato la rosa di tre finaliste per ciascuna delle tre categorie, e poi ha scelto tra esse il personaggio che si è maggiormente distinto nel corso del 2007. Sono state più di 500 le persone nominate e 35.000 i manager invitati a votare. Per la categoria "Donna Comunicazione per le agenzie" su 3.060 voti validi Layla Pavone è risultata prima scelta da 423 persone; per la categoria "Donna Comunicazione per le aziende" su 2.820 voti validi Enrica Fortunati ha ottenuto 418 voti; per la categoria "Donna Marketing" su 1.952 voti validi Maria Cristina Farioli ha ricevuto 375 voti.

L'evento organizzato dal Club ha risonanza nazionale ed è un momento importante per tutta la marcom community. Il premio ha lo scopo di creare un confronto tra professionisti basato sulla meritocrazia e sulla ricerca dell'eccellenza per definire e individuare i ruoli e le figure femminili che maggiormente si sono qualificate nel management aziendale. Il premio ha saputo mettere in evidenza un trend di crescita della presenza femminile tra i manager delle aziende. Un fenomeno che non solo è positivo sul piano sociale, ma consente una crescita qualitativa delle imprese. Mentre deve far riflettere che sono proporzionalmente ancora più le aziende di cultura internazionale rispetto a quelle italiane a saper dare il valore alle persone a prescindere dal sesso a cui appartengono.

Dice Enrica Fortunati: "Noi realizziamo un prodotto che nessuno vede perché 'sta dentro' il computer, ma di cui è importante percepire il valore. Proprio questa è la principale sfida che ho dovuto affrontare da quando mi occupo della comunicazione di Intel: comunicare l'importanza di ciò che sta dentro al computer, ma con un linguaggio il meno tecnico possibile affinché possa essere compreso da tutti. Sono davvero molto onorata e piacevolmente stupita nel ricevere questo premio dal Club del Marketing e della Comunicazione, come riconoscimento del mio lavoro a testimonianza del fatto che ho contribuito a comunicare in modo creativo ed efficace il valore del marchio Intel".

Cristina Farioli commenta: "Sono onorata di aver ricevuto il premio. Consapevole del prestigio di questo riconoscimento mi sento molto lusingata del fatto che il mio impegno sia stato apprezzato e giudicato da tante persone in modo così positivo. Credo molto nell'azienda per cui lavoro e provo un enorme soddisfazione nell'apprendere come la funzione marketing abbia contribuito in modo significativo a comunicare i valori e la missione di Ibm Italia".

Infine, Layla Pavone: "E' un premio importante per il mio percorso professionale, per la mia carriera. Credo inoltre che iniziative come queste riportino l'attenzione sull'importanza della ricerca dell'eccellenza in ambito professionale, soprattutto in Italia dove oggettivamente e fuor di polemica, non sempre chi ricopre posizioni di altissimo livello lo deve ai propri meriti ovvero al proprio impegno personale. Sono onorata di averlo ricevuto e sono contenta che esista un riconoscimento di questo genere anche per il senso che racchiude: ancora oggi siamo infatti costrette a parlare di "quote rosa". Cio' significa che dobbiamo fare ancora un po' di strada per affermare l'identità e i valori manageriali al femminile in un mondo di professionisti 'governato' in gran parte da uomini".