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Eventi e sostenibilità: fotografia di un cambiamento. A confermarlo l’indagine promossa dal Club degli Eventi
Nel 2025, il concetto di sostenibilità è diventato un elemento imprescindibile anche per il mondo degli eventi. Non si tratta più solo di una tendenza o di una scelta opzionale, ma di una trasformazione culturale e operativa. A confermarlo è l’indagine promossa dal Club degli Eventi, che ha coinvolto circa 20 strutture attive nel settore - tra agenzie e partner - con l’obiettivo di comprendere a che punto si trovi il cammino verso una reale integrazione della sostenibilità nelle pratiche quotidiane. La survey racconta un settore che non solo riconosce la necessità della sostenibilità, ma che sta agendo con metodo.
L’approccio è sempre più sistemico, aperto alla collaborazione, e orientato alla costruzione di strumenti condivisi, reti virtuose e competenze diffuse. Formazione, trasparenza comunicativa, condivisione di dati e adozione di standard internazionali rappresentano i pilastri su cui si sta costruendo il futuro degli eventi in Italia. Un futuro che mette al centro le persone, l’ambiente e l’etica d’impresa.
LA SOSTENIBILITÀ È GIÀ UNA STRATEGIA AZIENDALE
Uno degli elementi più incoraggianti è che il 76,47% dei rispondenti ha dichiarato che la sostenibilità è già parte integrante della propria strategia aziendale. Altri (17,65%) hanno invece iniziato da poco a parlarne e a implementarla. Solo il 5,88% non l’ha ancora affrontata, e nessuno ha indicato la sostenibilità come “irrilevante”.
Questo dato è indicativo di un cambio di passo importante: non si parla più di volontà o intenzione, ma di impegno strutturato.
COME VIENE AFFRONTATA LA SOSTENIBILITÀ NELLE STRUTTURE?
Ciò che emerge è una sostenibilità affrontata in modo sistemico, e non come intervento isolato o unicamente ambientale. Le risposte aperte, in particolare, offrono una fotografia ricca e concreta delle azioni messe in campo:
Diverse agenzie hanno certificazioni Iso 20121, Iso 45001 e Uni/Pdr 125:2022 per la parità di genere. Alcune strutture hanno redatto e pubblicato un bilancio di sostenibilità, adottato politiche interne di efficientamento energetico e promosso l’utilizzo di mezzi sostenibili per la logistica.
Altre hanno creato unità organizzative dedicate, introdotto figure come il sustainability manager o si affidano a funzioni benefit a diretto riporto del top management.
CERTIFICAZIONI E PROCEDURE: A CHE PUNTO SIAMO?
Alla domanda se la struttura segua procedure per la sostenibilità degli eventi: il 64,71% ha risposto affermativamente, specificando di seguire linee guida interne. Il 29,41% è in fase di valutazione, mentre una sola struttura non ha ancora affrontato il tema.
In merito alla certificazione Iso 20121, circa la metà delle agenzie (47,06%) ha già completato il processo, con certificazioni ottenute tra il 2016 e il 2024. Alcune prevedono di finalizzarlo entro l’anno.
Tra le altre certificazioni citate spiccano: Iso 45001, Gbac Star e Uni/Dpr 125:2022, piattaforma Ecovadis.
Questi dati indicano un interesse concreto nel dotarsi di strumenti riconosciuti a livello internazionale, capaci di guidare la sostenibilità in ogni fase del ciclo di vita di un evento.
I BISOGNI PER IL 2025: FORMAZIONE, STRUMENTI E RETE
Guardando avanti, le strutture hanno espresso chiaramente i propri interessi e necessità:
- 76,47% vuole conoscere meglio i trend della sostenibilità nel settore eventi, a livello nazionale e internazionale.
- 58,82% ritiene fondamentale la formazione del personale interno.
- 52,94% vorrebbe avere accesso a dati e ricerche su prodotti e servizi sostenibili.
Seguono l’interesse per database di fornitori sostenibili, la gap analysis interna, e la creazione di una cultura aziendale più orientata alla sostenibilità.
L’obiettivo dichiarato è duplice: implementare strategie sostenibili e condividerle in rete, attraverso tavoli di lavoro, formazione e community.
APPROFONDIMENTI TECNICI RICHIESTI
Il Club degli Eventi è ritenuto un punto di riferimento per la cultura della sostenibilità negli eventi. Numerosi i temi espressi dagli intervistati sui quali incentrare tavoli di lavoro e attività mirate.
Quando si parla di contenuti tecnici, i temi di maggiore interesse sono:
- Calcolo e riduzione del carbon footprint degli eventi (58,82%)
- Comunicazione corretta della sostenibilità ed evitamento del greenwashing (47,06%)
- Strumenti per rendicontare la performance di sostenibilità
- Certificazioni di settore e conformità normativa ambientale
- Inclusività e parità di genere, con attenzione alla norma Uni/Pdr 125:2022
Un partecipante ha sottolineato l’importanza di non dimenticare gli aspetti sociali ed economici della sostenibilità, troppo spesso trascurati rispetto a quelli ambientali.
COINVOLGIMENTO ATTIVO E FORMAZIONE
Il dato più univoco riguarda l’interesse per la formazione:
- Il 100% delle strutture partecipanti è disponibile a far partecipare i propri reparti – produzione, creativi, account, project manager – a percorsi formativi su sostenibilità sociale e ambientale.
Inoltre, il 65% si dice pronto a partecipare attivamente a tavoli di lavoro tematici, contribuendo alla definizione di soluzioni concrete per il settore.
Marina Bellantoni