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Next Group: quando il cuore del successo sono le persone
Next Group occupa oggi oltre 200 risorse tra gli uffici di Roma e Milano, un team cresciuto costantemente nel corso dei suoi 40 anni di attività. Più del 75% dei suoi professionisti sono donne, il 30% sono giovani in età compresa dai 25 ai 30 anni mentre l’età media in Next è di 42 anni. Abbiamo chiesto al presidente Marco Jannarelli di raccontarci l’approccio del Gruppo al ‘capitale umano’ aziendale.
Quanto sono importanti le risorse umane per voi?
È il nostro capitale umano il vero fattore differenziante e il cuore del successo di Next Group. Siamo una realtà in continua evoluzione, che si contraddistingue soprattutto per due elementi: fare la differenza attraverso la continua ricerca di innovazione e investire in nuovi talenti, accompagnandoli nella loro crescita professionale.
Un sistema di lavoro che ha portato a una crescita costante e all’opportunità di approcciare diversi ambiti della comunicazione, dagli eventi alla live communication fino alla comunicazione integrata e al branded content.
‘One Hub. More Ideas’, pay off del Gruppo da molti anni, ne è l’emblema: un team coeso, fatto di tanti professionisti con background diversi che affrontano i progetti con expertise e angolature differenti. Questo è il nostro vantaggio competitivo, ossia il confronto tra idee, scelte creative e competenze produttive che sono alla base di ogni progetto, sviluppato sempre con soluzioni originali.
Qual è, dunque, in sintesi, il vostro metodo di lavoro?
Il nostro metodo si basa sulla valorizzazione dell’individuo e sulla sinergia tra competenze. Automazione e tecnologia hanno un grande peso, ma il valore del pensiero umano continua a essere la chiave dello sviluppo di progetti originali. Il nostro team è composto da gente di tutte le età. La vera ricchezza è lo scambio di esperienze tra senior e new generation per approcciare i progetti da tutti i punti di vista. È il ‘metodo Next’, che si riassume in valore della differenza e forza del team.
Uno degli aspetti più gratificanti dello sviluppo di Next è stato quello di creare un gruppo dove tutti hanno adottato un mood aziendale coeso ed entusiasta. Una “magia partecipativa” che rende Next unica. Noi, nel nostro claim, ‘Così diversi da non avere eguali’, ci crediamo davvero.
Parliamo di giovani talenti. Che ruolo hanno per il vostro team?
I giovani sono essenziali per garantire continuità all’innovazione e il gruppo investe molto nella loro formazione e crescita interna. Da circa tre anni abbiamo iniziato un processo di rinnovamento generazionale. Non è facile oggi trovare risorse formate e competenti che garantiscano l’eccellenza, per cui cerchiamo di fare scouting di risorse promettenti per formarle e farle crescere come in un vivaio.
Parlando di competenze e qualità sicuramente cerchiamo passione, voglia di crescere e di mettersi in gioco, partecipazione proattiva e voglia di costruire insieme al team qualcosa di memorabile; ci aspettiamo energie nuove, capacità di proporre linguaggi contemporanei e di alimentare un confronto virtuoso con l’expertise senior.
Dove avviene il recruitment? Come gestite il processo di onboarding per i nuovi assunti?
In Next Group lo scouting è sempre attivo: molti nostri professionisti sono anche docenti in master specialistici presso le più prestigiose università di settore, lo spazio career sul nostro sito di gruppo è aggiornato costantemente oltre a ricevere ogni giorno decine di candidature spontanee. Abbiamo un sistema di onboarding che potremmo definire ‘vivaistico’: i giovani entrano, ruotano tra i reparti e si costruiscono percorsi su misura.
Parliamo di formazione e aggiornamento professionale. Qual è il vostro approccio in tal senso?
Next Group investe costantemente nella formazione. Per i junior: affiancamento, rotazione tra i reparti e mentoring. Per i senior: aggiornamenti professionali continui e coinvolgimento attivo nella trasmissione di competenze.
Stiamo anche lanciando un nuovo piano per attrarre nuovi talenti e motivare le nostre risorse attraverso un sistema incentivante, di welfare e di formazione per la crescita professionale.
Come promuovete un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso?
Attraverso una cultura aziendale partecipativa e coesa, la valorizzazione delle differenze individuali come fonte inesauribile di ricchezza e iniziative legate alla sostenibilità sociale, come il coinvolgimento di comunità locali nei progetti all’estero.
Francesca Fiorentino