Editoriale
Editoriale. Gli eventi sono morti. Viva la live communication!
Nel suo editoriale pubblicato su e20 maggio/giugno, Salvatore Sagone, presidente di ADC Group, spiega l'evoluzione del mercato degli eventi e dell'approccio al mezzo, nonché le ragioni che, a partire da queste stesse premesse, hanno portato a lanciare a Milano la prima edizione del Bea - Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication.
Come già anticipato da e20express.it, ADC Group lancia quest'anno la prima edizione del Bea - Festival Italiano degli Eventi e della Live Communication, in programma il 29 e 30 settembre al Teatro franco Parenti di Milano.
Un'occasione di business e di incontro per tutti i professionisti del settore, con relatori di spicco provenienti dal mondo dell'entertainment e degli eventi.
Ma non solo: all'interno della due giorni ci sarà anche la riunione plenaria della giuria del premio Bea Italia 2015 e la cerimonia di premiazione del Bea Italia 2015.
PER ISCRIVERE GLI EVENTI AL BEA ITALIA 2015, CLICCA QUI
Iscrizioni aperte fino al 15 luglio
Stesso format per l'EuBea - The International Festival of Events and Live Communication, in programma anche quest'anno a Siviglia dal 5 al 7 novembre.
Ma quali sono i motivi di questa evoluzione del format?
E quali ragioni hanno spinto ADC Group ad abbracciare l'ambito più ampio della live communication?
Lo spiega Salvatore Sagone, presidente di ADC Group, nell'editoriale di e20 maggio/giugno, che riportiamo di seguito.
"Gli eventi sono morti. Viva la live communication! Immagino che molti di voi che hanno
appena letto questo titolo siano sobbalzati sulla
sedia. Eppure, secondo il mio punto di vista di
organizzatore da 12 anni del Bea Italia e da
10 del premio EuBea, assegnato ai migliori
eventi in Europa, è questa l’evoluzione più
importante che l’industria degli eventi, in Italia
e Europa, sta attraversando: dagli eventi stiamo
passando alla live communication.
Mi spiego meglio. Fino a circa un decennio fa, gli eventi erano considerati un contorno alle relazioni pubbliche o semplicemente
una leva promozionale di supporto alle vendite. Le convention,
i lanci di prodotto erano quasi del tutto svincolati dalla strategia complessiva
di comunicazione dell’azienda. Erano atti unici, che vivevano una
vita propria, limitata al 'qui e ora'.
Per questi motivi, gli eventi venivano
allocati in quell’ampia area chiamata ‘below the line’. Una definizione
frustrante per molti di coloro che lavorano in questo settore. Sia chiaro,
ancora oggi sono molte le aziende che usano gli eventi in maniera tattica
e non strategica ma, a mio parere, il trend sta cambiando.
Grazie anche allo sviluppo della tecnologia e in virtù della necessità da
parte delle aziende di assumere nei confronti della comunicazione un
approccio più olistico, integrato, gli eventi hanno assunto una connotazione
diversa e, certamente, un’importanza maggiore.
Hanno guadagnato
la stessa importanza che hanno televisione, radio, stampa, cinema
o affissione: da atti di comunicazione unici si sono fatti ambasciatori dei
valori della marca.
Di esempi ce ne sono tanti, basta dare un’occhiata
ai vincitori dell’EuBea Festival negli ultimi anni.
Un esempio per tutti?
L’evento ‘Auditorium’ Heineken, vincitore
all’EuBea nel 2010,
oltre che al festival internazonale della creatività di Cannes: il claim di
tutta la comunicazione Heineken ‘Stay with us’ viene interpretato con
un evento live di grande impatto.
A rendere più complesso il panorama sono intervenuti i mezzi digitali, che hanno rivoluzionato anche il modo di intendere gli eventi, dalla fase
creativa a quella produttiva.
Memorabile l’evento vincitore all’EuBea
2009 relativo al lancio del programma stagionale dell’orchestra sinfonica
di Amburgo attraverso un evento vissuto sia live sia via internet.
Il rapporto tra dimensione reale e virtuale, soprattutto per quanto
riguarda gli eventi consumer, è diventato imprescindibile. I diversi
canali di comunicazione, tradizionali e non, sono quanto mai collegati
e interconnessi, con il risultato che molto spesso, e questo mi sembra
un fenomeno diffuso in tutta Europa, non si capisce più dove inizia una
disciplina e ne comincia un’altra, e per questo motivo appare quanto mai
riduttivo parlare di eventi. Forse è meglio parlare di live communication.
Da qui, anche la scelta di chiamare entrambe le kermesse firmate da ADC Group, quella italiana e quella europea, Festival degli Eventi e della Live
Communication.
La live communication è strettamente connessa alla
dimensione entertaining di ogni atto di comunicazione. Anche questa è
una tendenza che si riscontra a livello europeo ed è insita nell’evoluzione
della comunicazione in generale.
Le marche devono creare un engagement
con il consumatore attraverso contenuti che creino una brand experience
unica e memorabile. Sempre più spesso assistiamo ad eventi,
soprattutto consumer, con un alto valore di entertainment. Ancora una
volta l’EuBea, se vogliamo, anticipa le tendenze.
Nel 2012 vinse il premio
più ambito l’evento Smart ‘Eball’ da cui venne creato un programma
televisivo.
Per concludere, la crisi iniziata nella seconda metà del 2008 ha scosso
profondamente i mercati europei.
Allo stesso tempo, ha reso più veloce
il cambiamento a favore di un nuovo approccio molto più moderno ed
efficace.
Anche di questo si parlerà al prossimo Bea Educational il 14
luglio a Roma presso lo spazio Roma Eventi in piazza di Spagna.
Vi aspetto numerosi!"