Marketing

Relazioni a suon di squillo

Che agli italiani sms e mms piacciano è cosa risaputa. Immediati, informali e di accessibile valore, hanno stregato un po' tutti conquistando la contemporanea voglia di 'connettersi'. Senza dimenticare le loro potenzialità di integrazione agli altri media, divenendo valida risposta alle nuove esigenze di comunicazione. Lo sa bene Mobedia, che del cellulare ha fatto la sua mission, per la felicità dei brand, e degli eventi.

da e20 di febbraio 2007

Bellati_Riccardo2.JPGNata nel luglio del 2005 per promuovere le soluzioni che usano il ‘mobile’, ossia il telefono cellulare, come strumento di relazione tra azienda e pubblico, Mobedia ha poi fatto molto di più, definendo le modalità di integrazione possibili con il resto dei canali di comunicazione in essere. Perché? Non è un segreto che il telefonino sia ormai il media più diffuso. Ha raggiunto una penetrazione pari al 100%, è in mano a tutti ed è quasi sempre acceso, permettendo una connessione costante. Naturale, allora, attribuirgli il ruolo di sistema di collegamento agli altri mezzi.
Non a caso, i tre soci fondatori Mobedia vantano tutti almeno un decennio di esperienza nel marketing, con un importante inizio in Unilever, per non parlare della recente joint venture con 12snap, uno dei principali player internazionali, specializzato nel mobile marketing e vincitore di tutti e quattro i leoni che il Festival di Cannes ha fino a oggi dedicato al 'mobile' (nella foto, Riccardo Bellati, presidente Mobedia).

UN’OFFERTA SU MISURA
cel1.JPGUnica la premessa: ragionare assieme all’azienda cliente per trovare i modi in cui il cellulare può essere integrato all’interno dei canali di comunicazione attivi nei confronti del suo pubblico. Così, per esempio, l’esperienza maturata da 12snap nell’intervento effettuato in seno alla campagna di fidelizzazione McDonald’s. In ogni bicchiere di Coca-Cola si nascondeva un codice unico che, trasmesso via cellulare permetteva di vincere sempre contenuti digitali collezionabili, il tutto in una campagna di quattro settimane, in co-marketing con Nokia e Coca-Cola. O, ancora, l’iniziativa ideata per il mensile Top Girls, abbinata al concorso ‘Top Girls Scattante’, per cui trovando e fotografando la ‘pagina del giorno’ e inviandola via mms, si riceveva una domanda concernente i contenuti della rivista e si partecipava all’estrazione giornaliera dell’iPod in palio. Ricordando anche che tra le pagine coinvolte figuravano quelle delle campagne pubblicitarie di una grande multinazionale, sponsor dell’iniziativa.
Un modo simpatico e non ‘invasivo’ per ‘costringere’ i lettori a sfogliare la rivista per tutto il mese. Per Mobedia, dunque, l’obiettivo è studiare progetti su misura creando l’opportunità di instaurare una relazione bidirezionale con il cliente. Bidirezionale perché è quest’ultimo a decidere di interagire con l’azienda, attribuendole poi il ‘permesso’ di rispondergli, di inviargli un messaggio: un’offerta, un buono sconto, un biglietto, un pass. Senza dimenticare la misurabilità dei risultati raggiunti, qui garantita oggettivamente. Le campagne di mobile marketing raggiungono picchi di redemption di oltre il 20% quando normalmente le azioni di direct considerano un successo valori intorno al’1%.

CONNESSI PER GLI EVENTI
All’interno delle opportunità di comunicazione ‘one to one’ offerte da Mobedia attraverso il cellulare, spicca quanto viene proposto per il mercato degli eventi. Tecnicamente chiamato ‘ScanPass’, altro non è che la soluzione via telefono per la gestione ndell’accreditamento e degli accessi a fiere, spettacoli, congressi, manifestazioni, così come a qualsiasi evento su invito.
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Come ci spiega Riccardo Bellati, presidente Mobedia, grazie all’integrazione di tecnologie software e hardware all’avanguardia, inviti e pass, sotto forma di codici 2D univoci, vengono inviati via sms o mms sul cellulare degli utenti e verificati all’istante sul luogo dell’evento da speciali kiosk, dotati di lettore ottico in grado di leggerli direttamente dallo schermo del telefonino. Il collegamento dei Kiosk via Gprs a una piattaforma software permette, quindi, di verificare il codice che, se valido, attiva immediatamente la stampa del pass d’accesso personalizzato. Niente più file, dunque, con garanzia per gli invitati di essere riconosciuti all’istante. Ma i vantaggi si estendono anche all’azienda organizzatrice che incrementa la redemption, risparmiando sul fronte dei costi e potendo misurare i risultati in tempo reale. Non a caso, anche quest’anno il Bea, meglio Eu Bea, vista la dimensione europea assunta oggi dal premio, ha rinnovato la scelta, inaugurata con l’edizione dell’anno scorso, di servirsi di ‘ScanPass’ per gestire efficacemente le oltre 1.500 presenze.

Monica Lazzarotto