Interviste

Arcangeli, Gruppo FMA: ecco perchè ce ne andiamo da Assocomunicazione

Come anticipato venerdì da e20express, la società presieduta da Giorgio Arcangeli si dimette dall'associazione e di conseguenza dalla Consulta degli eventi. Alla base della scelta la "scarsissima possibilità, nonostante le iniziali promesse, di incidere sulle decisioni prese da un ristretto numero di persone, lasciando scarsissimo spazio a critiche e suggerimenti" sulle questioni cruciali che interessano il mondo del below the line.

Arcangeli_Giorgio.jpgCome annunciato venerdì da e20express, il Gruppo FMA ha deciso di non rinnovare l'iscrizione ad Assocomunicazione per il 2010. Il presidente del gruppo Giorgio Arcangeli, intervistato in esclusiva per i nostri lettori, ha chiarito le ragioni della sua decisione.

Ne emerge una insoddisfazione per la scarsissima rappresentanza del mondo del below the line all'interno di Assocomunicazione, nonostante le ripetute rassicurazioni da parte del presidente Diego Masi alla vigilia delle elezioni del 2008.

"Intanto vorrei fare una premessa - comincia così la dichiarazione di Arcangeli -. Gruppo FMA era già stato socio di Assocomunicazione per molti anni fino al 2006. Ne eravamo usciti in considerazione dello scarso peso e interesse con il quale il nostro mondo professionale, quello del below the line nel quale operiamo, veniva rappresentato all’interno dell’associazione. In effetti è innegabile che il peso delle Agenzie di ATL sia preponderante nella economia generale dell’associazione".

"Nel 2008 - continua Arcangeli - in funzione anche del cambio di presidenza imminente, si era risvegliato un interesse nella speranza che, essendo da una parte cresciuto il peso del BTL nel mercato e ipotizzando un cambio di presidenza nel senso in cui poi è avvenuto [l'elezione a presidente di Diego Masi, ndr], esistesse la possibilità di una maggiore focalizzazione delle attività dell’associazione sulle problematiche del nostro mondo.
Tutto questo era reso particolarmente credibile da alcuni colloqui informativi con il futuro management".

"Così era stato deciso il nostro rientro in Associazione con la mia presenza personale come rappresentante all’interno della consulta Eventi.
L’idea era che valeva senz’altro la pena di fare un altro tentativo così da renderci conto dell’effettivo aggiustamento di tiro all’interno dell’associazione stessa. Il nostro interesse era quindi di vedere il gioco e portare il massimo contributo possibile in termini di idee e di critica costruttiva".

"A distanza di un anno di attività la nostra percezione è stata di una scarsissima possibilità di intervento su uno schema di governance che, seppur ufficialmente da mettere in discussione con l’accordo di tutti, continua ad essere legata a vecchi schemi di potere". Questa la critica di Arcangeli, che sottolinea: "In sintesi abbiamo preso atto della scarsissima possibilità di incidere sulle decisioni che vengono prese da un ristretto numero di persone e che lasciano scarsissimo spazio a critiche e suggerimenti".

"Poiché mi sono ormai convinto che questo stato di cose, seppur suscettibile di cambiamenti in futuro, durerà inevitabilmente per un lungo periodo di tempo, ho ritenuto preferibile occupare il tempo dedicato all’associazione ad altri interessi - conclude Arcangeli. Anche in ragione del fatto che, non essendo più “di primo pelo”, non ho tutta la vita davanti per attendere pazientemente i cambiamenti auspicati. Insieme ai miei soci abbiamo condiviso questa posizione e pertanto la decisione è stata presa. Inoltre i miei soci più giovani potranno riconsiderare il tutto nei prossimi anni e eventualmente riprovarci con migliori risultati di quelli che ho ottenuto io".

Viola Venturelli