Interviste
Direct Marketing: strumenti utili in tempi di crisi
Grazie all’aggiornamento costante e alla relazione diretta con i manager che intervengono ogni anno ai circa 200 eventi che BI realizza in 13 diverse aree tematiche, WhosWho.it raccoglie oggi i recapiti diretti di 240mila manager, organizzati per funzione. Di seguito, l'intervista a Domenico Mancini, Responsabile WhosWho.it - Business International.
WhosWho.it è il servizio di database online di Business International (Gruppo Fiera Milano), società leader in Italia nell’ideazione e realizzazione di eventi istituzionali e di management.
Grazie all’aggiornamento costante e alla relazione diretta con i manager che intervengono ogni anno ai circa 200 eventi che BI realizza in 13 diverse aree tematiche (Amministrazione, Finanza & Controllo; Banche & Assicurazioni; Energia & Ambiente; Information Technology; Risorse Umane e Marketing, oltre l’ormai nota Tavola Rotonda con il Governo Italiano), WhosWho.it raccoglie oggi i recapiti diretti di 240mila manager, organizzati per funzione. Intervistiamo Domenico Mancini, Responsabile WhosWho.it - Business International (nella foto).
Come è nata l'idea del WhosWho.it?
DM: L'idea nasce nel 2000, con l’obiettivo di dare maggiore impulso alle attività di Business International, da un lato attraverso la promozione degli eventi ad un target mirato, dall’altro supportando la creazione di un network di manager di grandi come di medie realtà aziendali, con cui stabilire un confronto costante dal quale potessero emergere le problematiche e i trend più significativi di ciascun segmento di mercato, poi analizzati e approfonditi, in modo da dare un reale valore aggiunto a chi prende parte agli eventi. Non soddisfatti dei database di terzi, fondamentali per il nostro core business, ma spesso non aggiornati, abbiamo pensato di internalizzare l'asset. Siamo diventati quindi i primi clienti di noi stessi. E siamo clienti molto esigenti.
Oggi, a 9 anni dall’idea iniziale, come si posiziona WhosWho.it rispetto ai competitor?
DM: Preciserei che il WhosWho.it non ha competitor particolari in Italia. Anzi, il 90% delle aziende che utilizza questo strumento, acquista database simili. Solitamente, visti i prezzi accessibili (a partire da 150 euro), il WhosWho.it è utilizzato ad integrazione delle altre banche dati.
Quali allora le differenze con gli altri database sul mercato?
DM: Gli altri puntano sull’avere “milioni di aziende censite” e questo è un rischio, perché spesso può andare a discapito della qualità dei dati, noi no: noi abbiamo focalizzato la nostra attenzione sulle prime 45mila aziende italiane, selezionate inizialmente per fatturato e delle quali vengono scandagliati gli interi organigrammi aziendali per individuare i singoli decision maker (basti pensare che abbiamo circa 34mila direttori finanziari, 31mil direttori acquisti/logistica, ecc..)
Quale futuro per il WhosWho.it?
DM: Sicuramente vogliamo rimanere un database di consultazione, evitando di entrare nel mondo del social network, ma rafforzeremo gli aspetti legati alla possibilità di offrire alle aziende strumenti per raggiungere i propri target. Per questo abbiamo già molte collaborazioni in corso con agenzie di comunicazione, list broker, società organizzatrici di eventi.
WhosWho.it e la crisi economica?
DM: Ad oggi abbiamo raggiunto e superato i risultati dello scorso anno. Diciamo che abbiamo cavalcato l’onda della crisi: al momento le strutture commerciali e marketing delle aziende e gli Head Hunter sembrano essersi concentrati su strumenti a basso costo ma ad alto ritorno, come, appunto www.whoswho.it.