Interviste

Fuorisalone, la forza del 'Distretto' come motore di successo. Intervista a Paolo Casati (Studiolabo)

Gravitando nelle aree di Tortona, Brera, Lambrate Porta Romana, Bovisa e nelle vie del centro, il Fuorisalone è divenuto un fenomeno irrinunciabile non solo per il pubblico specializzato, ma anche per le aziende. Il successo è fatto di sinergie, di quella capacità di 'fare sistema' che è sempre motore di ogni successo.
"Il Fuorisalone è sempre più frequentato da un pubblico specializzato e internazionale. Come si sa, il Fuorisalone è un evento spontaneo, e fornire i numeri della Settimana del Design è davvero difficile. Quello che funziona è il format, l'esperienza, la territorialità".

Raggiunto da e20express.it a pochissimi giorni dalla fine della Design Week milanese, Paolo Casati (FOTO), fondatore di Studiolabo, manifesta la soddisfazione e la consapevolezza tipiche di chi ha lavorato sodo, creduto e 'seminato' per raccogliere i risultati.

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Casati è il 'padre' di Fuorisalone.it, la piattaforma che raccoglie e in un certo senso ordina e codifica il fenomeno del Fuorisalone, facendosi aggregatore di eventi e informazioni e vetrina per sponsor e pubblico. 
Ma non solo: a Paolo Casati si deve la creazione del primo distretto del Design, il Brera Design District, che oggi gode dello sviluppo della limitrofa area di Porta Nuova, ma anche (dieci anni fa) la creazione del primo format di promozione del design diffuso, ovvero Zona Tortona

Qualche numero, innanzitutto, per fotografare il fenomeno del Fuorisalone: "La piattaforma Fuorisalone.it nel mese di aprile ha fatto registrare un forte aumento delle visite, passando dalle 290.000 del 2014 alle 365.000 di quest'anno - dichiara Casati -. Gli utenti sono aumentati di 50.000 unità e il numero degli eventi inseriti è passato da 984 dell'anno scorso a 1.258 dell'edizione 2015. I Paesi che hanno visitato la piattaforma web sono ben 135, mentre il Brera Design District ha visto un aumento del 25% dei visitatori".

Gravitando nelle aree di Tortona, Brera, Lambrate Porta Romana, Bovisa e nelle vie del centro, il Fuorisalone è divenuto un fenomeno irrinunciabile non solo per il pubblico specializzato, ma anche per le aziende che, attratte da un target trasversale, specializzato e di alto profilo, investono organizzando eventi sul territorio. 
Aziende come Airbnb e Apple che scelgono il Fuorisalone per organizzare videoinstallazioni o per lanciare in anteprima dei prodotti sono la più evidente delle prove della forza dell'evento, fatti che parlano da sé e che per la loro rilevanza trascinano notorietà, visibilità e pubblico 'a cascata'.

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"Hanno scelto di sponsorizzare il Fuorisalone 2015 come main partner Asus e Hyundai, mentre Brera Design District ha visto l'appoggio di Samsung e Mazda. Entrambi i circuiti, poi, hanno goduto della sponsorizzazione di Tissot. Automotive e Tlc sono certamente i settori merceologici che maggiormente investono sulla manifestazione", dichiara Casati.

Il successo del Fuorisalone, comunque, è fatto anche di sinergie, di quella capacità di 'fare sistema' che è sempre motore di ogni successo. "Dal 2014 collaboriamo con il Salone del Mobile e con il Comune di Milano, nella persona dell'assessore Tajani. Ad esempio, il Salone ha messo a disposizione 100 studenti per presidiare gli info point dislocati sul territorio, e insieme ai diversi soggetti rappresentanti delle zone coinvolte nel Fuorisalone è stato creato un tavolo di lavoro che ha prodotto quest'anno una mappa della città, con indicazioni utili quanto pratiche per fruire meglio delle diverse iniziative".

Studiolabo, inoltre, ha prodotto il film 'Milano Design Capital', grazie al quale ha promosso nel mondo 'I sette giorni che fanno di Milano la capitale del Design'.


Il modello del Distretto è un format che funziona, che unisce territorio, esperienza e viralità, che apre le porte a una frequentazione altamente targettizzata.
Un modello che oggi Studiolabo sta applicando a 'Copernico', Digital District milanese dove si concentrano esperienze di coworking e start up digitali, che sfrutta, come afferma Casati, "il tema del digitale per fare network".

Chiara Pozzoli