Interviste

Gattinoni: "Semplici e comprensibili a tutti. Così gli eventi diventano esperienze memorabili"

Gattinoni è una delle strutture coinvolte nel nostro 'giro di microfono': una chiacchierata 'a tu per tu' con le maggiori agenzie italiane per fare il punto su un 2016 in cui le partite sono ancora tutte aperte.
L'inchiesta di e20express.it coinvolge le maggiori agenzie di eventi.
Obiettivo: esplorare l'andamento di mercato, i maggiori trend, le strategie evolutive messe in atto e le criticità della eventi industry & live communication.


Intervistiamo Patrizia Flematti (FOTO 1), direttore commerciale Gattinoni Incentive&Events e Isabella Maggi (FOTO 2), direttore Gattinoni Communication.

Come avete chiuso il 2015? Qual è l’andamento di questo primo quadrimestre 2016?
Flematti:
L’anno 2015 si è chiuso decisamente al di sopra delle nostre previsioni. Un risultato raggiunto grazie al lavoro di una grande squadra: i commerciali in primis, con il supporto della parte logistica e del nostro ufficio comunicazione interno che da anni lavorano in simbiosi e creano valore aggiunto per ogni progetto.
Inoltre, gli investimenti in tecnologia, strumenti, formazione e, non ultimo, risorse umane hanno permesso di chiudere l’anno con un risultato estremamente soddisfacente.
Il primo quadrimestre del 2016 è in linea con i nostri obiettivi e speriamo di mantenere questo trend fino a fine anno.


Quali sono i nuovi canali di business che state esplorando? I mercati esteri sono per voi un’opportunità?
Flematti: Abbiamo aperto a gennaio un dipartimento interno che si occupa di new business a 360°, supportando Incentive&Events, Business Travel e Communication con iniziative molto particolari che stanno dando ottimi riscontri.
Inoltre, stiamo esplorando i mercati esteri utilizzando come ponte le numerosissime aziende già nostre clienti che hanno sedi anche fuori dall’Italia e, ovviamente, possono essere interessate alla nostra realtà e ai nostri diversi servizi.


Oggi una delle tendenze delle agenzie è quella di realizzare format proprietari di live entertainment. Avete mai esplorato questo ambito?
Maggi: Per alcuni clienti abbiamo realizzato format ad hoc, ma in generale preferiamo un approccio 'custom' per ogni cliente. Ci piace, compatibilmente con possibilità e aspettative del cliente, esplorare sempre strade diverse e innovative.

Salone del Mobile, fiere, eventi sportivi… quali sono, ogni anno,  i maggiori catalizzatori di eventi?Il 2016, in particolare, è l’anno degli eventi sportivi: Europei di Calcio in Francia, la finale della Uefa Champions League a Milano e le Olimpiadi di Rio. Lo sport è, per definizione, una leva molto potente per gli eventi. Avete progetti in corso o eventi in programma legati a uno di questi eventi?
Flematti: Lo sport e i grandi eventi sono sicuramente un catalizzatore per le aziende, ma è necessaria un’attenta pianificazione e un ampio orizzonte temporale per poter organizzare eventi durante queste grandi manifestazioni. 
Come Gattinoni siamo sempre aggiornati sugli eventi da non perdere, ma ad oggi la maggior parte dei nostri clienti non ha richiesto eventi, incentive o convention in concomitanza con queste manifestazioni, un po’ per evitare i grandi afflussi di persone e in parte per le tempistiche troppo strette.


Relativamente alle gare, invece, ritiene che rispetto a qualche anno fa ci sia oggi maggior rispetto per le agenzie concorrenti oppure siamo sempre a livello di gare ‘selvagge’ con tante agenzie e nessun rimborso?
Flematti: Ci sono clienti che hanno imparato il valore del lavoro di un’agenzia e mettono in gara al massimo tre società. Ci sono invece, purtroppo, tanti altri clienti che si divertono a mettere in gara cinque, sei, fino a dieci realtà. Un modo di lavorare che sinceramente non ci piace molto e che a volte abbiamo rifiutato. Il rimborso… un ricordo del passato.

Come i consumatori, anche i partecipanti agli eventi diventano sempre più esigenti e più critici. Quali sono i ‘requisiti minimi’ che vanno garantiti per evitare critiche o insuccessi? E come si fa a gestire il dissenso?
Maggi: La logistica è data per scontata, e anche l’effetto 'wow' che ormai tutti si aspettano. Ma ci siamo accorti che spesso fare eventi semplici e 'comprensibili' a tutti è una carta vincente, per non strafare e per arrivare a fine di un viaggio, di una convention o di un evento con un pubblico soddisfatto e che lo ricorderà e lo racconterà attraverso i social e con il passaparola.

I canali social rappresentano un ottimo modo per pubblicizzare l’evento, ma possono rivelarsi un’arma a doppio taglio in caso di critiche. In che modo va costruito e nutrito il consenso del pubblico?
Maggi: Quando si decide di usare i social bisogna aspettarsi elogi ma anche critiche. La censura non serve, bisogna saper rispondere a tono e non lasciar cadere nessun commento, sia esso positivo o negativo.

Oggi vi sono moltissime app che possono utilizzate per gli eventi. Quali, secondo voi, sono le più utili o quali da voi le più utilizzate?
Maggi: Sicuramente le App che permettono di accelerare le procedure di accredito. Ma per gli ospiti stiamo lavorando molto con le App che permettono di postare foto, commentare, fare interazione sia tra i partecipanti sia tra platea e relatori, oppure giocare e creare attività di team building fuori e dentro i device…

Il 2016 pone sotto i riflettori, più che mai, il tema della sicurezza. A vostro avviso c’è oggi una maggiore preoccupazione in tal senso? In che modo le agenzie sono chiamate a garantire che gli eventi si svolgano in totale sicurezza per i partecipanti?
Flematti: La sicurezza è sicuramente un punto importante, più per gli incentive che per gli eventi. Le aziende si affidano a noi per avere nuove destinazioni e proposte che possano essere apprezzate dal management ma, soprattutto, apprezzate e di appeal per gli ospiti, che devono sentirsi coccolati e… al sicuro.

Quale evento da voi realizzato nell’ultimo anno vedrebbe bene sul podio del Bea – Best Event Awards?

Maggi: Ci sono diversi eventi che meritano attenzione, alcuni spiccherebbero più per creatività che per budget e spesso il poco budget, anche se con moltissima creatività, non è premiato se messo a confronto con eventi da milioni di euro, sicuramente spettacolari ma più 'facili' se non si hanno limiti di costi.

Se avesse la bacchetta magica, che cosa cambierebbe oggi nel mondo degli eventi?
Maggi: Sicuramente ci piacerebbe avere dai clienti tempi di consegna di un progetto un po’ più lunghi, per poter avere modo di esprimere la nostra creatività al meglio. Ma sappiamo che è ormai un sogno e quindi ci stiamo attrezzando per… i miracoli last minute.