Interviste

Havas Events Milan: "Con Expo si ricomincia a pensare agli eventi come importante leva di comunicazione. Purché integrata"

Prosegue la nostra inchiesta tra le agenzie di eventi sul 2015. L'anno dell'Esposizione Universale riserverà molte sorprese, e molti scommettono su un rilancio dell'economia e del settore eventi. Secondo il 'Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia', il mercato ha chiuso il 2014 con un +2,2%. Ma al di là dei dati e delle previsioni, qual è il sentiment delle agenzie? E come stanno reagendo ai cambiamenti in atto? Oggi la parola ad Havas Events Milan.

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L'ultima edizione del 'Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia', promosso da ADC Group e realizzato da AstraRicerche, ha fatto registrare una crescita, sia pur lieve, degli investimenti in eventi nel corso del 2014 (+2,2%).

E per il 2015 e 2016 le intenzioni delle aziende intervistate sono, almeno nelle dichiarazioni, positive.

I dati, quindi, sembrano essere incoraggianti e se a questi si aggiunge l'Esposizione Universale in programma a Milano dal 1° maggio al 31 ottobre, il quadro finale appare ottimistico: di nuovo, dopo anni, si torna a parlare di 'fiducia'.

La crisi degli ultimi anni davvero sta allentando il freno? Una cosa è certa: lo scenario della comunicazione è cambiato in modo 'prepotente' con l'avvento della tecnologia mobile, allontanando dal mercato coloro che non hanno saputo essere 'flessibili'.

Il mobile, oltre a ridisegnare il profilo dell'utente, ha permesso alla rete di entrare di diritto nella vita quotidiana, diventando parte integrante delle attività di sempre. 
Anche gli eventi, di conseguenza, hanno modificato il proprio profilo, aprendo le porte ai social e rendendosi essi stessi terreni di condivisione non più solo reali ma anche virtuali

Nell'anno di Expo, dunque, e in attesa del grande evento, abbiamo condotto un 'giro di microfono' fra le maggiori agenzie di eventi per capire qual è il loro sentiment, quale l'andamento e quali i progetti in cantiere per i prossimi dodici mesi. 


Oggi, parola ad Attilio Manassero (FOTO), ceo di Havas Events Milan.

- Come avete chiuso il 2014 e quali strategie avete messo in atto per contrastare il periodo di ‘incertezza’ economica?
L’agenzia ha chiuso il 2014 con una crescita importante; stiamo però parlando di una nuova realtà e start-up costituita nel Gruppo Havas solo nel 2013, per cui i numeri a nostro favore (+134%) sono senz’altro da considerare con le dovute cautele. La forza della nostra agenzia sta in un team composto da grandi professionisti e dalla disponibilità costante che offriamo ai nostri clienti.

- Quanti progetti avete attualmente ‘nel cassetto’ e a quante gare state partecipando?
Tanti i progetti presentati e fortunatamente molte le gare vinte. Accade però che, sempre in più occasioni, a causa di questo periodo di incertezza, alcune gare vinte vengano poi annullate o ridimensionate dalla dirigenza o dal board dell’azienda senza una reale causa o razionale. Naturalmente può capitare in alcune occasioni o sfortunate evenienze, ma così spesso trovo che sia una mancanza di professionalità e rispetto per noi consulenti.

- Mancano poco più di un mese a Expo 2015. Avete progetti in cantiere per il grande evento? Organizzerete qualche evento ‘fuori Expo’ o direttamente all’interno del sito espositivo? Ce ne può dare un’anticipazione?
Havas Events Milan, con la capogruppo Havas Worldwide Milan, è l’agenzia che ha vinto la gara e sta seguendo il cliente Expo 2015 nelle diverse attività di comunicazione. Negli ultimi mesi abbiamo seguito gli eventi di comunicazione corporate di Expo dedicati a diversi target tra cui la stampa italiana e internazionale, il progetto e l’evento 'Le Idee di Expo verso la Carta di Milano' all’Hangar Bicocca insieme a Fondazione Feltrinelli, il Ministero delle Politiche Agricole e la Presidenza del Consiglio e, anche se non possiamo ancora dare anticipazioni, stiamo lavorando a un altro importante evento di Expo 2015 a fine aprile.

- Secondo voi l’Esposizione Universale ha spinto l’acceleratore sul settore degli eventi?
Dopo alcuni anni di crisi nel nostro settore, sono certo che questa particolare e unica occasione abbia stimolato molti clienti, con le proprie direzioni di comunicazione, a pensare nuovamente lo strumento degli eventi come importante leva di comunicazione.

- Dal punto di vista, invece, dei settori merceologici, quali resistono negli investimenti e quali, invece, hanno tagliato i budget?
Le aziende Automotive sono quelle che sicuramente hanno perso più terreno negli investimenti mentre, per quanto possiamo valutare dal nostro punto di vista, hanno resistito bene sia le aziende alimentari che quelle di telecomunicazione.

- Quali criticità vi sono oggi nel settore degli eventi rispetto a qualche anno fa? E come definirebbe oggi il mercato degli eventi, in una parola?
Non credo ci siano particolari criticità da segnalare se non, come detto, gli ultimi anni di crisi economica che hanno segnato una riduzione degli investimenti. Naturalmente, per quanto riguarda i progetti ed eventi Consumer, una comunicazione integrata, con altri media a supporto è ormai fondamentale. Non possiamo più permetterci di essere legati agli schemi e alle gabbie del passato; ciascuna peculiarità e forza deve essere a supporto congiunto dell’obiettivo di comunicazione finale.

- Come è cambiata la committenza, cosa i clienti si vogliono oggi dalle agenzie di eventi?
Come anticipato, le richieste dei clienti sono ormai molto focalizzate sui contenuti e sugli obiettivi di comunicazione dell'operazione. La nostra grande fortuna, per dare una risposta sempre più calibrata e strategica ai brief, è di poter contare ed essere integrati con le diverse divisioni e agenzie creative di Havas; advertising, btl, digital e pr.

Chiara Pozzoli