Interviste
In punta di matita con Faber-Castell
Doppia finalità per gli eventi firmati Faber-Castell: offrire a tutti la possibilità di testare il prodotto e, per i più piccoli, sviluppare attività formative e ludiche, attraverso laboratori creativi nei punti vendita. L’azienda ribadisce la necessità di una comunicazione diretta. In attesa del 2011, anno in cui festeggerà i suoi 250 anni.
Scrittura, pittura e disegno creativo.
Questi gli ambiti a cui si rivolgono i prodotti Faber-Castell.
Il Gruppo è stato fondato nel 1761, a partire da una piccola ditta di matite in Stein, vicino a Norimberga, e si colloca tra le compagnie industriali più antiche al mondo.
Nel 2011, infatti, l’azienda, oggi controllata dal Conte Anton Wolfgang von Faber-Castell, ottava generazione della famiglia, festeggerà i suoi 250 anni.
Con una produzione di oltre 1,8 miliardi di matite l’anno, il gruppo è il più importante produttore di matite rivestite in legno, core business dell’azienda.
La gamma di prodotti è suddivisa in cinque aree: ‘Playing & Learning’, ‘Art & Graphic’, ‘Premium’, ‘General Writing’ e ‘Marking’.
Presente in circa 120 paesi, Faber-Castell ha 14 fabbriche e 20 filiali.
La strategia di comunicazione è molto diretta e mirata: alla tradizionale campagna stampa, infatti, Faber-Castell affianca gli eventi intesi come occasione per far provare il prodotto, anche attraverso laboratori creativi per i più piccoli.
Ne parliamo con Mariolina Brovelli (nella foto), direttore marketing Faber-Castell Italia.
Come è cambiato negli ultimi anni il vostro approccio alla comunicazione?
In questi ultimi anni, alla comunicazione attraverso campagna stampa abbiamo affiancato gli eventi in-store, sia nel canale moderno che in quello tradizionale.
Queste attività sono focalizzate alla comunicazione della ‘brand experience’: con esse ci poniamo l’obiettivo di avvicinare il cliente, permettendogli di testare e provare il prodotto.
A quanto ammonta il budget di comunicazione 2011?
Il budget 2011 ammonta circa al 9% del nostro fatturato.
Quali sono le tipologie di eventi più frequenti per il vostro marchio e qual è il target di riferimento?
Eventi in-store, lanci e laboratori creativi.
Si tratta di iniziative dedicate a tipologie di pubblico diverse: dall’appassionato e collezionista all’utilizzatore del prodotto, fino a giungere al mondo dei bambini cui sono dedicati i ‘Faber- Castell Days’, momenti ludico-formativi che si svolgono o presso punti vendita tradizionali o nel canale moderno.
Attraverso gli eventi che organizziamo, è molto semplice misurare la soddisfazione del cliente: facendo provare il prodotto, infatti, ne abbiamo un feedback molto diretto e immediato.
L’evento per noi rappresenta un test per misurare la satisfaction.
A livello internazionale, vengono organizzati focus group con i nostri target di riferimento: insegnanti, mamme, artisti. Qui possiamo avere indicazioni precise per valutare i lanci dei nuovi prodotti.
Quali sono i settori a cui vi legate maggiormente per i vostri eventi e perché?
Al mondo dei bambini, con finalità ludiche e didattiche, proprio perché riteniamo che i più piccoli possano imparare divertendosi, ma anche alla Cultura per il canale più tradizionale.
A quali fiere nazionali e internazionali partecipate ogni anno?
Paperworld a Francoforte, la fiera internazionale più importante del nostro settore.
Può fare un esempio di case history esemplare delle vostre strategie di comunicazione?
I ‘Faber-Castell Days’, che si svolgono nei punti vendita su tutto il territorio nazionale. Sono eventi itineranti che pianifichiamo in diversi momenti dell’anno: durante il back to school, nel periodo pre-natalizio, per Carnevale, in primavera, in estate presso località turistiche.
Sono momenti importanti di confronto con il consumatore che si avvicina ai nostri prodotti testandoli; spesso coinvolgiamo il mondo delle scuole in modo da poter dialogare anche con le insegnanti, un target per noi fondamentale per rafforzare la nostra mission pedagogica.

Come e da chi viene misurato il Roi degli eventi?
Il Roi degli eventi è molto semplice da misurare, in quanto lo si evince dal fatturato realizzato nei giorni dell’evento o in quelli immediatamente successivi e dalla crescita delle performance del cliente coinvolto relativamente ai prodotti promozionati.
Quale ruolo ha l’ecosostenibilità all’interno delle strategie di comunicazione e della filosofia Faber-Castell?
Faber-Castell è un’azienda eco-friendly.
L’impegno nella tutela dell’ecosistema inizia nel primo Novecento, in un periodo, cioè, in cui le tematiche ambientali non avevano certamente la risonanza e l’impatto che hanno ai giorni nostri.
Sono diversi i momenti significativi per l’azienda, ma sicuramente quello più rilevante è rappresentato dal grande progetto di riforestazione intrapreso più di 25 anni fa e tuttora all’avanguardia.
Era il 1984 e l’azienda avviava nella savana brasiliana un pioneristico programma di riforestazione con fusti Pinus Caribea, una specie tropicale che cresce molto rapidamente, può germogliare anche in cattive condizioni ambientali ed è facile da ripiantare. Grazie all’impiego di una moderna tecnica di coltivazione, alla salvaguardia del suolo e dell’acqua e al rispetto per la flora e la fauna locali, si è creato un circuito chiuso ecologicamente perfetto che, nel 1999, ha ottenuto la certificazione Fsc, acronimo di Forest Stewardship Council, una federazione internazionale non governativa.
Questo organismo, costituito da associazioni ambientaliste, unioni di lavoratori e proprietari di foreste, lotta per la conservazione delle foreste in tutto il mondo e ha definito il controllo forestale realizzato da Faber-Castell un’attività ‘responsabile per l’ambiente, socialmente unica ed economicamente sostenibile’.
Qual è il ruolo della ‘casa madre’ nell’elaborazione delle strategie di comunicazione?
Il marchio fa parte di una multinazionale. La ‘casa madre’ sviluppa tutta la creatività dei materiali di comunicazione.
Il singolo Paese, invece, sviluppa le strategie più tattiche in relazione al mercato di riferimento e la pianificazione dei mezzi pubblicitari.
Con quali agenzie collaborate per i vostri eventi?
Abbiamo un rapporto di collaborazione con lo Studio Barbara Robecchi, che segue le attività di comunicazione e ufficio stampa, e con l’agenzia Zenith Optimedia per la pianificazione pubblicitaria. Sono rapporti consolidati nel tempo che ci permettono di sviluppare grandi sinergie.
E in tema di sponsorizzazioni?
Al momento non investiamo in nessuna attività di sponsorizzazione.
Può citare un evento in programma per il prossimo futuro?
Nel 2011 l’azienda celebrerà un importante traguardo: i 250 anni.
Le nostre risorse sono focalizzate su questo prestigioso appuntamento.
Questi gli ambiti a cui si rivolgono i prodotti Faber-Castell.
Il Gruppo è stato fondato nel 1761, a partire da una piccola ditta di matite in Stein, vicino a Norimberga, e si colloca tra le compagnie industriali più antiche al mondo.
Nel 2011, infatti, l’azienda, oggi controllata dal Conte Anton Wolfgang von Faber-Castell, ottava generazione della famiglia, festeggerà i suoi 250 anni.
Con una produzione di oltre 1,8 miliardi di matite l’anno, il gruppo è il più importante produttore di matite rivestite in legno, core business dell’azienda.
La gamma di prodotti è suddivisa in cinque aree: ‘Playing & Learning’, ‘Art & Graphic’, ‘Premium’, ‘General Writing’ e ‘Marking’.
Presente in circa 120 paesi, Faber-Castell ha 14 fabbriche e 20 filiali.

Ne parliamo con Mariolina Brovelli (nella foto), direttore marketing Faber-Castell Italia.
Come è cambiato negli ultimi anni il vostro approccio alla comunicazione?
In questi ultimi anni, alla comunicazione attraverso campagna stampa abbiamo affiancato gli eventi in-store, sia nel canale moderno che in quello tradizionale.
Queste attività sono focalizzate alla comunicazione della ‘brand experience’: con esse ci poniamo l’obiettivo di avvicinare il cliente, permettendogli di testare e provare il prodotto.
A quanto ammonta il budget di comunicazione 2011?
Il budget 2011 ammonta circa al 9% del nostro fatturato.
Quali sono le tipologie di eventi più frequenti per il vostro marchio e qual è il target di riferimento?
Eventi in-store, lanci e laboratori creativi.
Si tratta di iniziative dedicate a tipologie di pubblico diverse: dall’appassionato e collezionista all’utilizzatore del prodotto, fino a giungere al mondo dei bambini cui sono dedicati i ‘Faber- Castell Days’, momenti ludico-formativi che si svolgono o presso punti vendita tradizionali o nel canale moderno.
Attraverso gli eventi che organizziamo, è molto semplice misurare la soddisfazione del cliente: facendo provare il prodotto, infatti, ne abbiamo un feedback molto diretto e immediato.
L’evento per noi rappresenta un test per misurare la satisfaction.
A livello internazionale, vengono organizzati focus group con i nostri target di riferimento: insegnanti, mamme, artisti. Qui possiamo avere indicazioni precise per valutare i lanci dei nuovi prodotti.
Quali sono i settori a cui vi legate maggiormente per i vostri eventi e perché?
Al mondo dei bambini, con finalità ludiche e didattiche, proprio perché riteniamo che i più piccoli possano imparare divertendosi, ma anche alla Cultura per il canale più tradizionale.
A quali fiere nazionali e internazionali partecipate ogni anno?
Paperworld a Francoforte, la fiera internazionale più importante del nostro settore.
Può fare un esempio di case history esemplare delle vostre strategie di comunicazione?
I ‘Faber-Castell Days’, che si svolgono nei punti vendita su tutto il territorio nazionale. Sono eventi itineranti che pianifichiamo in diversi momenti dell’anno: durante il back to school, nel periodo pre-natalizio, per Carnevale, in primavera, in estate presso località turistiche.
Sono momenti importanti di confronto con il consumatore che si avvicina ai nostri prodotti testandoli; spesso coinvolgiamo il mondo delle scuole in modo da poter dialogare anche con le insegnanti, un target per noi fondamentale per rafforzare la nostra mission pedagogica.

Come e da chi viene misurato il Roi degli eventi?
Il Roi degli eventi è molto semplice da misurare, in quanto lo si evince dal fatturato realizzato nei giorni dell’evento o in quelli immediatamente successivi e dalla crescita delle performance del cliente coinvolto relativamente ai prodotti promozionati.
Quale ruolo ha l’ecosostenibilità all’interno delle strategie di comunicazione e della filosofia Faber-Castell?
Faber-Castell è un’azienda eco-friendly.
L’impegno nella tutela dell’ecosistema inizia nel primo Novecento, in un periodo, cioè, in cui le tematiche ambientali non avevano certamente la risonanza e l’impatto che hanno ai giorni nostri.
Sono diversi i momenti significativi per l’azienda, ma sicuramente quello più rilevante è rappresentato dal grande progetto di riforestazione intrapreso più di 25 anni fa e tuttora all’avanguardia.
Era il 1984 e l’azienda avviava nella savana brasiliana un pioneristico programma di riforestazione con fusti Pinus Caribea, una specie tropicale che cresce molto rapidamente, può germogliare anche in cattive condizioni ambientali ed è facile da ripiantare. Grazie all’impiego di una moderna tecnica di coltivazione, alla salvaguardia del suolo e dell’acqua e al rispetto per la flora e la fauna locali, si è creato un circuito chiuso ecologicamente perfetto che, nel 1999, ha ottenuto la certificazione Fsc, acronimo di Forest Stewardship Council, una federazione internazionale non governativa.
Questo organismo, costituito da associazioni ambientaliste, unioni di lavoratori e proprietari di foreste, lotta per la conservazione delle foreste in tutto il mondo e ha definito il controllo forestale realizzato da Faber-Castell un’attività ‘responsabile per l’ambiente, socialmente unica ed economicamente sostenibile’.
Qual è il ruolo della ‘casa madre’ nell’elaborazione delle strategie di comunicazione?
Il marchio fa parte di una multinazionale. La ‘casa madre’ sviluppa tutta la creatività dei materiali di comunicazione.
Il singolo Paese, invece, sviluppa le strategie più tattiche in relazione al mercato di riferimento e la pianificazione dei mezzi pubblicitari.

Con quali agenzie collaborate per i vostri eventi?
Abbiamo un rapporto di collaborazione con lo Studio Barbara Robecchi, che segue le attività di comunicazione e ufficio stampa, e con l’agenzia Zenith Optimedia per la pianificazione pubblicitaria. Sono rapporti consolidati nel tempo che ci permettono di sviluppare grandi sinergie.
E in tema di sponsorizzazioni?
Al momento non investiamo in nessuna attività di sponsorizzazione.
Può citare un evento in programma per il prossimo futuro?
Nel 2011 l’azienda celebrerà un importante traguardo: i 250 anni.
Le nostre risorse sono focalizzate su questo prestigioso appuntamento.