Interviste
Intervista a Corricelli (MenCompany): "Per il futuro eventi territoriali innovativi e notiziabili"
Quali scenari si prospettano per il futuro degli eventi?
Abbiamo chiesto il parere delle agenzie di eventi, cercando di fare tesoro dell’esperienza maturata dai professionisti direttamente ‘sul campo’. Proseguiamo nella nostra inchiesta con l'intervista a Nicola Corricelli, amministratore delegato MenCompany.
Dal ‘Settimo Monitor sul Mercato degli Eventi in Italia’ (2011, Astra Ricerche per ADC Group), emerge una riduzione dell’utilizzo di tipologie di eventi. È vero che le aziende hanno idee sempre più chiare circa le tipologie di eventi più idonee agli obiettivi da raggiungere? Si è diffusa una certa consapevolezza del mezzo?
Ciò che dobbiamo distinguere è la maggiore consapevolezza raggiunta dai clienti in ambito di eventi e l’identificazione delle soluzioni più idonee al raggiungimento degli obiettivi aziendali. Non sempre il fascino di un evento impattante raggiunge appieno il target obiettivo e questo è un tema che un consulente di comunicazione deve saper affrontare, implementando il progetto di comunicazione con soluzioni adatte al raggiungimento degli obiettivi. E’ certo che le aziende stanno sempre più facendo proprie le dinamiche di eventi territoriali, comprendendone l’importanza e la qualità del contatto, strutturando piani di comunicazione che integrano maggiormente tutte le componenti della comunicazione creando eventi sempre più trasversali e coinvolgenti.
Parliamo di eventi del futuro: nuovi format e tendenze. Quali sono, secondo lei, gli eventi che prenderanno sempre più piede? Per quali obiettivi e verso quali target?
MenCompany pone grande attenzione ai contenuti e alla ricerca, alla dimensione di unicità e alla divulgazione intelligente dei contenuti, sia attraverso la dimensione spettacolare e l’esperienza ‘emotiva’, sia offrendo attraverso gli eventi territoriali un importante servizio al cittadino o al target di riferimento. A nostro avviso lo studio e l’ideazione di eventi impattanti, notiziabili e con una forte componente di pubblica utilità, depone a favore del pubblico che da un lato si sente protagonista di un momento unico e indimenticabile, dall’altro può usufruire di un servizio per un medio periodo e non essere solo spettatore ma fruitore, anche a distanza di tempo, di un progetto territoriale che porta con se contenuti e opportunità da sfruttare day by day.
Quali sono, invece, gli ‘ingredienti’ del futuro (realtà aumentata, location sempre più innovative, spettacolarizzazione) e in che modo saranno sviluppati?
Non esistono veri e propri ingredienti, ogni evento è a sé, costruito in base agli obiettivi del cliente, del budget a disposizione e del target di riferimento.
La spettacolarizzazione è spesso fondante per i momenti di inaugurazione dei progetti, ma svolgono una funzione altrettanto importante sia la scelta della location, sempre più luogo ‘non deputato’, ma territorio urbano come teatro e palcoscenico di condivisione, appartenenza, scambio di conoscenze e confronto, e il profilo altamente innovativo, basato sull’utilizzo delle nuove tecnologie applicate, della sperimentazione e dell’innovazione.
Un altro ingrediente di grande significato, è l’impatto emotivo che un evento è in grado di suscitare: in questo senso l’ambiente – città può giocare un ruolo molto importante.
Ci troviamo davvero di fronte a una (ri)nascita del ruolo economico - produttivo delle città, che ritornano ad essere fabbrica di servizi, luogo dove si producono e si scambiano le conoscenze. Territorio e città rappresentano i luoghi ideali dove sperimentare linguaggi e forme nuove per la loro valorizzazione, laboratori per l’innovazione, capaci di moltiplicare il valore degli oggetti che contengono, offrendo ‘esperienze culturali’ significative a livello personale, promuovendo un apprendimento emotivo capace di stimolare i fruitori ad approfondire quell’esperienza anche quando è terminata.
Ciò che non bisogna dimenticare è poi il mantenimento costante e continuativo di tutti gli elementi che compongono il progetto, all’altezza degli standard qualitativi del momento inaugurale. Gli ingredienti fondamentali sono l’idea creativa e le persone che hanno sviluppato questa idea, esprimendola al massimo nel momento di lancio e continuando a portarla avanti per tutta la durata del progetto. Nessun momento di debolezza quindi, ma attenzione costante e tutti gli elementi dell’attività e a tutte le sue fasi, dall’allestimento, all’evento di apertura fino al servizio costante verso il cittadino che oggi, è più che mai, un soggetto esigente e competente.
Una tendenza sarà, sicuramente, quella dell’utilizzo del web non tanto per la realizzazione di veri e propri web event, ma a integrazione degli eventi. Quali applicazioni e opportunità offre il web a supporto degli eventi?
L’integrazione del web con gli eventi territoriali è sicuramente un passo importante e doveroso poiché lo sviluppo e la diffusione della rete è oggi al culmine della sua fruizione. Un tempo internet era fruibile solo da casa, dall’ufficio e dagli internet point, oggi è ovunque. Il wi-fi pubblico e le reti mobile permettono agli utenti di essere costantemente connessi, 24 ore su 24, ricevendo aggiornamenti e indicazioni sugli appuntamenti del territorio. Un’agenda che diviene sempre più pubblica e condivisa grazie ai social network e al contatto costante tra utenti di una stessa rete.
Il territorio quindi si trasforma in “appuntamento” e si riempie di persone che, inserite nel tam tam digitale, partecipano attivamente alla riuscita dell’evento. E’ il caso di Baileys ad esempio, un progetto integrato che grazie a Facebook si è trasformato in un successo non solo locale, ma internazionale. L’appuntamento di p.za Trilussa a Roma, il coinvolgimento dei bar Baileys, l’appuntamento veicolato tramite Facebook e la proiezione maxi-size della Fan Page e del Baileys Game ha creato una vera e propria rete di presenze che dal “reale” si allargava al “virtuale”. Il progetto, dalla forte componente ludica, ha permesso di trasformare la piazza in un vero e proprio spazio Baileys a cielo aperto, aggiornando costantemente la Fan Page di Baileys Italia con gli scatti dei partecipanti al Baileys game e un passaparola immediato che ha permesso ad amici e “amici di amici” di prendere parte all’evento territoriale.
Quali strumenti, secondo lei, saranno sempre più utilizzati per agganciare il target? Cosa ne pensa della geolocalizzazione?
I social network sono sicuramente uno strumento digitale molto in linea con il territorio poiché, portano il contatto one to one tipico dell’unconventional, all’interno della rete, creando dei luoghi virtuali in cui le persone si confrontano, parlando, condividono e partecipano. La geolocalizzazione è uno strumento importante che fornisce dati e opportunità, permettendo ai brand di essere presenti online e in contemporanea sul territorio, di dare un’informazione puntuale della propria offerta indicando immediatamente il pdv più vicino in cui acquistare. E’ un proximity marketing evoluto e funzionale che pur essendo online (internet, mobile, app) è anche territorio.
In che modo la vostra agenzia affronta le sfide del futuro? Vi sono nuove figure professionali? Se sì, quali?
Ogni sistema integrato di comunicazione necessita di professionisti del settore, così come non è possibile improvvisarsi direttore di produzione o art director, non è possibile inventarsi un’esperienza digital. Professionalità è anche questo, saper creare tavoli di lavoro che coinvolgano le figure professionali di tutti i settori, saper condividere un’idea e saperla sviluppare sfruttando tutti i canali a disposizione. La vera sfida del futuro è ‘sapere fare sistema’, tra le diverse componenti che garantiscono il successo di un grande evento territoriale. Siamo convinti che il profilo strettamente di logica ‘marketing’ e ‘aziendale’ non possa più fare la ‘sintesi’ di questo sistema e renderlo quindi efficace per i clienti. È necessario rivolgersi a figure professionali che abbiano una ‘visione alta e globale’ della contemporaneità, che possa dare un ‘valore aggiunto’, un ‘altro punto di vista’, capace di accrescere di contenuti e significati il messaggio che si intende comunicare.
Chi si occupa per voi di andare a ‘caccia di tendenze’? A quali figure interne o esterne vi appoggiate?
La fortuna di essere parte di un gruppo internazionale, ci tiene sempre aperte una serie di finestre sul mondo, permettendoci di individuare nuove tendenze e nuove idee e di analizzarle per comprenderne la reale applicazione sul nostro territorio. Tutto deve essere sempre parametrato al territorio perché Milano non è New York così come l’utente francese o inglese non ha subìto la stessa evoluzione che ha invece subìto un italiano o uno spagnolo. Così come le aziende producono e vendono lo stesso prodotto con interfacce diverse in ogni paese, così dobbiamo guardare ai successi esteri, comprendendo come poter sviluppare l’idea di fondo di un successo e renderla in linea con i desideri e le aspettative del nostro pubblico.
Se è vero che l’evento come mezzo di comunicazione si sta consolidando, quali scenari si aprono per il settore in futuro?
Il mezzo evento è consolidato ma fino a un certo punto. Come già anticipato la tendenza è quella di creare attività che si inseriscano nei contesti urbani andando a fornire alle istituzioni locali una serie di strumenti utili al proprio cittadino, attraverso la partecipazione attiva di aziende che vogliono confrontarsi con il territorio, andando ad affermare i propri valori e costruendo attività che siano impattanti ma anche di forte contenuto.
In questo senso gli eventi territoriali possono davvero guardare e comunicare oltre, contribuendo ad un progetto ambizioso che guarda alla crescita consapevole e allo sviluppo del nostro Pianeta. L’evento può diventare il mezzo per pensare a un domani che pone le sue radici nella conoscenza della nostra storia, per tramandarla alle generazioni future e costruire un orizzonte più solido. Realizzando iniziative basate sul principio della divulgazione intelligente, ispirate a un criterio di qualità e unicità valorizzando in molti casi anche lo straordinario patrimonio culturale e creativo del nostro Paese.
In questa visione, sono nati i progetti che MenCompany ha realizzato per iOn Peugeot, il Comune di Milano e Fondazione AEM, per Gazzetta dello Sport e il Comune di Milano Marittima, per Ing Direct, Unicef e Comune di Milano. Sodalizi tra mondo pubblico e privato che hanno dato vita, attraverso la messa in scena di valori condivisi, all’'evento'.