Interviste

Un progetto per la sostenibilità

Rappresenta un motore di crescita del Paese, con un'iniezione continua di eventi di alta utilità sociale, che abbracciano la cultura, la formazione, la solidarietà e lo sport. Sostenere e potenziare la Nazione è il suo obiettivo. E ora vuole perseguirlo con una marcia in più: la sensibilizzazione verso l'ambiente.
Carlo Corti Galeazzi.JPGIn cinque anni di vita ha dato uno scossone a molte istituzioni pubbliche e private, coinvolgendole in 500 iniziative, disseminate in ogni luogo del Paese e seguite da circa quattro milioni di spettatori.

Dai concerti rock gratuiti in Colosseo alla costruzione della prima barca a vela al mondo a misura di disabile, dalle esibizioni dei capolavori delle collezioni artistiche al restauro di grandi pellicole cinematografiche, Progetto Italia, società del gruppo Telecom Italia, non ha mai tradito il suo obiettivo di realizzare eventi di grande portata, finalizzati alla valorizzazione del patrimonio culturale, scientifico e sociale della nazione. E particolarmente attenti alle esigenze dei giovani e delle fasce di popolazione più deboli.

Far crescere il Paese. Questo è il motto di Progetto Italia, che opera in quattro aree: cultura, sport, solidarietà e formazione, settori in cui si impegna a sviluppare e portare a termine programmi di alta qualità e utilità.

Dal 2005, sostiene l’avventura di Niky - un bambino di nove anni che, a causa di una particolare forma di asma, non può vivere sulla terraferma ed è costretto a restare a bordo di una barca - al quale garantisce la frequenza scolastica, tramite un sistema di video conferenza in collegamento con l’istituto di Palermo, cui è iscritto il ragazzo. Supporta la maratona Telethon per la lotta contro le malattie genetiche, aiuta l’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro, mettendo a disposizione un proprio numero telefonico per le donazioni, e ha stretto collaborazioni con la Comunità di Sant’Egidio e con l’Unione Italiana Ciechi. Em4.JPG
È vicina alla scienza e tecnologia con interessanti iniziative didattiche, quali la creazione del dipartimento del cinema digitale e l’istituzione di quattro borse di studio presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. È partner della Mostra del Cinema di Venezia e promuove l’arte, la letteratura e il premio Strega. È presente in prima fila nello sport, con le imprese di Giovanni Soldini, la regata Millevele Telecom e con i corsi della scuola di vela Luna Rossa e quelli de ‘Lo Spirito di Stella’, programma nato per avvicinare i disabili al mondo delle imbarcazioni. Queste sono solo alcune delle molteplici attività di un Progetto che è stato unico e comincia ora ad avere qualche 'competitor' in primarie aziende italiane. E, come se ciò non bastasse, dal 2008 vuole rinnovarsi, irrompendo sulla scena nazionale con nuovi eventi che coniughino il suo nome al rispetto dell’ambiente e delle risorse energetiche.

Ne parliamo con Carlo Corti Galeazzi (nella prima foto), che, oltre a essere il responsabile eventi e sponsorizzazioni Telecom Italia, ha da poco assunto la guida di Progetto Italia, subentrando ad Andrea Kerbaker.

In veste di nuovo responsabile di Progetto Italia, quale contributo apporterà alla struttura?
Progetto Italia rappresenta un’iniziativa di valore, capace di creare valore, nella quale ho sempre creduto e nella quale continuo a credere, soprattutto adesso che ne ho preso in mano la gestione. Finora ho sempre e soltanto lavorato nel campo della comunicazione e all’interno del gruppo Telecom Italia, prima in Pirelli, poi in Tim, infine in Telecom, come responsabile eventi e sponsorizzazioni. Questa lunga esperienza nel settore, unita al fatto che sono anche giornalista, spero mi consentirà di mettere tutta la mia professionalità al servizio del nuovo incarico e di introdurre al più presto in Progetto Italia le novità su cui sto lavorando insieme alla mia squadra.
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Può anticiparci i cambiamenti in programma per il 2008?
Per il momento posso anticipare ben poco, anche perché stiamo ancora ragionando su come realizzare gli eventi previsti per il 2008. Quello che posso affermare con certezza è che il prossimo anno Progetto Italia focalizzerà la sua attenzione anche sul tema dell’ambiente e della sostenibilità, per sensibilizzare la popolazione a un uso più cosciente delle risorse energetiche. Altra importante novità: cercheremo di rivolgerci maggiormente a un pubblico più ampio e composto da più giovani.

Quale tra gli eventi recenti, che si sono svolti sotto la sua responsabilità, le ha dato maggiore soddisfazione?
Indubbiamente, il Festival della Scienza che si è svolto a Genova dal 25 ottobre al 6 novembre e di cui Progetto Italia è partner e fondatore. Per il quinto anno consecutivo, siamo stati presenti alla manifestazione con lo Spazio Telecom: un’area di mille metri quadrati, dove abbiamo interpretato il tema ufficiale del Festival, ovvero la curiosità, con un interessante percorso interattivo dedicato al dietro le quinte del mondo cinematografico. Installazioni sorprendenti hanno svelato gli effetti speciali di film degli anni ‘30, come King Kong, o più recenti, quali Matrix e Happy Feet, per terminare con il cinema in 3D. Parallelamente, abbiamo previsto un ciclo di conferenze dal titolo ‘Indagine su un futuro sostenibile’, per affrontare il tema dello sviluppo umano e sociale e della necessità di una costante valutazione del suo 'impatto di sostenibilità'. Abbiamo poi contribuito alla mostra ‘Le meraviglie della scienza’, un exhibit per sperimentare dal vivo le più insolite e innovative proprietà dei materiali. Quest’anno abbiamo stabilito il record di presenze con oltre 40.000 visitatori.
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Per la realizzazione dei vostri eventi vi affidate unicamente a risorse interne o ricorrete anche ad agenzie di comunicazione?
Il lavoro sugli eventi è svolto all’interno del nostro Gruppo. L’idea parte sempre dall’azienda, che poi, talvolta, ne demanda l’esecuzione all’agenzia e ne segue, passo dopo passo, lo sviluppo. Ma il ruolo della nostra funzione rimane sempre centrale.

Chi sono i vostri principali partner e in base a che tipo di qualità sono selezionati?
Abbiamo molti partner, tra agenzie di comunicazione, di spettacolo e di incentive. Cerchiamo strutture che siano, innanzitutto, in grado di ascoltare le nostre esigenze e di assecondarle, che siano affidabili e creative. E, cosa non da poco, che prestino una totale attenzione al budget a disposizione, realizzando un prodotto con un ottimo rapporto qualità-prezzo.

Come è organizzata la sua struttura lavorativa e quali impegni implica la sua carica?
Sono a capo di una squadra composta da una ventina di persone, con le quali mi confronto quotidianamente per ricevere stimoli e riscontri. Con il mio team collaboro in un clima di totale rispetto e scambio di idee, in quanto penso che il rapporto umano e la sensibilità siano indispensabili in ogni contesto professionale. Lavoro nella convinzione che siano queste le qualità che fanno la differenza e ritengo che tutti possano fare tutto, senza elementi di pregiudizio, a condizione che siano messi in condizioni di farlo. Lavoro una decina di ore al giorno e spesso anche durante i fine settimana perchè quello che facciamo, per definizione, molto spesso succede durante i weekend.

Qual è l’aspetto che reputa più interessante nel suo lavoro?
La creatività e il fatto che ogni volta si possa inventare e mettere a punto qualcosa di nuovo. L’emozione continua di pensare un’iniziativa e farla crescere a poco a poco. Certamente, vista l’alta mole di impegni che devo affrontare insieme al mio team, le difficoltà quotidiane non mancano, ma è proprio l’entusiasmo che ci consente sempre di superarle.
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Cosa le ha lasciato in eredità la gestione di Andrea Kerbaker e come intende utilizzare questo ‘lascito’?
Andrea Kerbaker, che è una persona che stimo molto e con la quale sono in amicizia profonda, ha lasciato in eredità all’azienda e alla Nazione un patrimonio ricchissimo, ovvero Progetto Italia. Ha trasmesso a tutti noi lo stimolo e la passione per migliorarlo ulteriormente e per far sì che interpreti e anticipi i cambiamenti del nostro Paese. Progetto Italia è per me una fondamentale leva di sviluppo a 360 gradi.

Oltre alla direzione di Progetto Italia, lei ha anche la responsabilità degli eventi e delle sponsorizzazioni di Telecom Italia. Come riesce a conciliare entrambi i ruoli e che momento sta vivendo la comunicazione del suo Gruppo?
Riesco a conciliare bene entrambe le cariche, perché rientrano nel medesimo settore, seppure le modalità operative e direzionali siano differenti. Tutti i progetti, comunque, si ascrivono alla filosofia di comunicazione del Gruppo e talvolta capita che si integrino e si compensino. Questo è un momento particolarmente felice per le sponsorizzazioni di Telecom Italia: funzionano bene perché presidiano molti territori e ambiti nazionali e internazionali. Dobbiamo continuare in questa direzione consolidando il nostro ruolo di leader, nazionale e internazionale.

Lei lavora in Telecom da tanti anni. Cosa la lega di più all'azienda?
La possibilità di esprimere la mia creatività e di produrre iniziative di valore. Sono particolarmente grato a Telecom Italia per consentirmi di muovermi con libertà e di apportare innovazioni con tutti gli strumenti adeguati al raggiungimento dei nostri ambiziosi traguardi.

Francesca Romana Di Biagio