Mice
Confermata la seconda stella Michelin al Piccolo Principe del Grand Hotel Principe di Piemonte
Sono solo trentotto i locali italiani (e appena quattro i toscani) a potersi fregiare di un riconoscimento così prestigioso. Aperto da aprile a ottobre, solo a cena e rivolto anche ai non residenti in hotel, il locale offre l'esclusiva esperienza di una cena sul roof, all’ultimo piano, nella veranda o a bordo piscina, ed è sempre a disposizione per eventi aziendali, anche nei periodi di chiusura.
Il ristorante Il Piccolo Principe, che, insieme al Regina, costituisce la ricca offerta culinaria del Grand Hotel Principe di Piemonte, ha avuto la conferma della seconda stella Michelin, ottenuta un anno fa.
È un fregio di raro prestigio, che condivide con solo altri 37 ristoranti in Italia e appena con altri tre in Toscana.
La conferma della seconda stella, che fa seguito alla prima ottenuta nel novembre 2008, è avvenuta all’inizio di novembre, in concomitanza col lancio dell’edizione 2016 della Guida Michelin.
La motivazione, risalente all’epoca del rilascio e quest’anno confermata, è la seguente: «Come in una sinfonia ben orchestrata, il trentacinquenne chef Giuseppe Mancino, del Piccolo Principe, fa coesistere nei suoi piatti creatività, raffinatezza, tecnica e ottime presentazioni».
Oltre alla doppia stella Michelin, il Piccolo Principe vanta due forchette Gambero Rosso e il Cappello dalle Guide de L’Espresso per i migliori Ristoranti d’Italia 2015.
Gli ispettori Michelin operano in modo anonimo seguendo una consolidata metodologia in tutto il mondo e pagano il conto al ristorante, valutando esclusivamente la qualità della cucina in base a cinque criteri predefiniti: qualità dei prodotti, gusto e abilità nella preparazione dei piatti e nella combinazione dei sapori, cucina rivelatrice della personalità dello chef, rapporto qualità/prezzo e continuità nel tempo e nel menu.
La conferma della seconda stella, che fa seguito alla prima ottenuta nel novembre 2008, è avvenuta all’inizio di novembre, in concomitanza col lancio dell’edizione 2016 della Guida Michelin.
La motivazione, risalente all’epoca del rilascio e quest’anno confermata, è la seguente: «Come in una sinfonia ben orchestrata, il trentacinquenne chef Giuseppe Mancino, del Piccolo Principe, fa coesistere nei suoi piatti creatività, raffinatezza, tecnica e ottime presentazioni».
Oltre alla doppia stella Michelin, il Piccolo Principe vanta due forchette Gambero Rosso e il Cappello dalle Guide de L’Espresso per i migliori Ristoranti d’Italia 2015.
Gli ispettori Michelin operano in modo anonimo seguendo una consolidata metodologia in tutto il mondo e pagano il conto al ristorante, valutando esclusivamente la qualità della cucina in base a cinque criteri predefiniti: qualità dei prodotti, gusto e abilità nella preparazione dei piatti e nella combinazione dei sapori, cucina rivelatrice della personalità dello chef, rapporto qualità/prezzo e continuità nel tempo e nel menu.
Questi criteri sono rispettati dagli ispettori Michelin in Italia, come in Giappone o in Cina e negli Stati Uniti. Ne consegue che, a parità di numero di stelle, la qualità di un ristorante è la stessa a prescindere dallalocalizzazione.
Giuseppe Mancino (FOTO) nasce a Sarno (SA) nel 1981. Dopo aver frequentato la scuola alberghiera di Salerno inizia l’attività professionale in prestigiosi alberghi e ristoranti, fino ad approdare nel 2005 al Grand Hotel Principe di Piemonte come chef del ristorante Il Piccolo Principe. È con lui in cucina che il ristorante ha ottenuto tutti i riconoscimenti di cui sopra.
Il Piccolo Principe si trova nella suggestiva cornice del roof all’ultimo piano. È guidato dallo chef Giuseppe Mancino, dal secondo chef Alessio Bachini e dal restaurant manager Michele Forasiepi. È aperto solo a cena, da aprile a ottobre, ed è accessibile anche ai non residenti in albergo, mettendosi così a disposizione della platea più vasta.
Per i gruppi e gli eventi aziendali lo chef e la sua cucina sono sempre a disposizione, anche nel periodo di chiusura (da novembre a marzo).
La cucina del ristorante è ricercata, arricchita e valorizzata da una fornita Carta dei vini. Le proposte spaziano dalla cucina tradizionale della Versilia e della Toscana a una rivisitazione della stessa in chiave più contemporanea. Tutti i menu sono sempre accomunati dalla scelta di prodotti stagionali, per offrire sempre prodotti freschi.
Il setting è di assoluto prestigio: l’elegante e rinnovata sala al quinto piano, con vista mozzafiato sul mare e sulle Alpi Apuane, o la splendida terrazza a bordo piscina sul roof garden.
Giuseppe Mancino (FOTO) nasce a Sarno (SA) nel 1981. Dopo aver frequentato la scuola alberghiera di Salerno inizia l’attività professionale in prestigiosi alberghi e ristoranti, fino ad approdare nel 2005 al Grand Hotel Principe di Piemonte come chef del ristorante Il Piccolo Principe. È con lui in cucina che il ristorante ha ottenuto tutti i riconoscimenti di cui sopra.
Il Piccolo Principe si trova nella suggestiva cornice del roof all’ultimo piano. È guidato dallo chef Giuseppe Mancino, dal secondo chef Alessio Bachini e dal restaurant manager Michele Forasiepi. È aperto solo a cena, da aprile a ottobre, ed è accessibile anche ai non residenti in albergo, mettendosi così a disposizione della platea più vasta.
Per i gruppi e gli eventi aziendali lo chef e la sua cucina sono sempre a disposizione, anche nel periodo di chiusura (da novembre a marzo).
La cucina del ristorante è ricercata, arricchita e valorizzata da una fornita Carta dei vini. Le proposte spaziano dalla cucina tradizionale della Versilia e della Toscana a una rivisitazione della stessa in chiave più contemporanea. Tutti i menu sono sempre accomunati dalla scelta di prodotti stagionali, per offrire sempre prodotti freschi.
Il setting è di assoluto prestigio: l’elegante e rinnovata sala al quinto piano, con vista mozzafiato sul mare e sulle Alpi Apuane, o la splendida terrazza a bordo piscina sul roof garden.