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Dal 12 al 15 gennaio è tempo di Pitti Uomo 89: 'Generation of makers!'
Attesi oltre 35.000 visitatori da 20 Paesi esteri; 1.205 i marchi presenti, dei quali 520 esteri su una superficie di 60.000 mq.
In un’età come la nostra dove l’età è sempre più uno stato mentale che anagrafico, con uomini maturi in jeans e t-shirt e giovani dalle barbe vittoriane appassionati di vintage, Pitti Immagine sfodera la carta di Pitti Generation(s).
Di nuovo, riflettori puntati sull’Africa con il progetto 'Generation Africa', l’evento speciale che promuove i giovani e talentuosi designer del continente africano.
E’ questo il tema guida dei Saloni di gennaio. In campo la simultaneità di tante generazioni diverse per età e stili di vita.
Per l’occasione sarà presentata anche la speciale collezione di oggetti iconici ed evergreen realizzata dal design brand italiano Seletti in collaborazione con Toiletpaper, magazine di culto di Maurizio Cattelan e Pierpaolo Ferrari.
1.205 i marchi dei quali 520 esteri su una superficie di 60.000 mq suddivisi in 15 sezioni espositive.
Attesi oltre 35.000 visitatori da 20 Paesi esteri come Giappone, Germania, Spagna, Gran Bretagna, Stati Uniti, Cina, Corea del Sud, uno dei mercati più importanti e in crescita per la moda di oggi, da cui proviene il menswear guest di questa edizione, Juun.J..
Ritorna l’appuntamento con i new makers, la nuova generazione di artigiani da tutto il mondo con i loro pezzi raffinati, caratterizzati da una cura estrema del dettaglio e delle lavorazioni tradizionali con i piedi fermi sui valori del passato ma con occhi proiettati alle nuove tecnologie e agli anni futuri.
Di nuovo, riflettori puntati sull’Africa con il progetto 'Generation Africa', l’evento speciale che promuove i giovani e talentuosi designer del continente africano.
“Generation Africa è l’occasione per aprire una nuova finestra su uno degli scenari più creativi della moda di oggi – dichiara Lapo Cianchi, responsabile dei Progetti Speciali di Pitti Immagine – e dare la possibilità ai designer emergenti di avere una ribalta, sia nella comunicazione sia nelle possibilità concrete di business. La collaborazione con ITC Ethical Fashion Initiative ci permette di unire questi obiettivi con una sensibilità verso le grandi questioni sociali, e contribuire a dare delle risposte”.