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Manuela Di Centa in lizza per la presidenza FISI. Obiettivo: creare una 'community FISI'
La donna, campionessa olimpica, dirigente sportivo Nazionale e Internazionale, annuncia la sua candidatura per la F.I.S.I. Una sfida importante: «Guidare la Federazione è una prova difficile ma entusiasmante. Ce la metterò tutta».

Dopo le numerose medaglie vinte (7 olimpiche, 7 mondiali, 2 Coppe del Mondo nel 1994 e nel 1996) e una carriera politica molto attiva nel settore sportivo, Manuela ha deciso di rimettersi in gioco. «C’è molto da fare per riorganizzare una Federazione importantissima con 16 discipline sportive di cui 9 olimpiche. Ci sono diversi aspetti da migliorare: innanzitutto le relazioni con la base, le società sportive, i comitati regionali e con il vertice della Federazione, per creare una forte leadership internazionale. Sono pronta a mettere a disposizione la mia esperienza».
In questa nuova gara, Manuela, che sarebbe la prima donna a capo della FISI, dando inizio ad un cambio culturale e sociale anche nello sport italiano, sfida l’attuale Presidente, Flavio Roda, e Pietro Marocco, Presidente del Comitato Alpi Occidentali. Forte della propria esperienza, punta al cambiamento.
Condivisione e trasparenza due delle sue armi di battaglia: “L’obiettivo, dice, è avere una Federazione per tutti e di tutti, che riparta dalla base e che sia visibile anche ai non addetti ai lavori".

Una FISI 2.0, dunque, trasparente nelle decisioni, i progetti e le novità; con assemblee in diretta streaming per diffondere informazioni e iniziative; una comunicazione frequente, interattiva e puntuale in modo da coinvolgere ulteriormente il pubblico di appassionati e interessati, invitandoli a far parte della community F.I.S.I.
Per Manuela, "è importante ascoltare la voce di tutti quelli che amano gli sport invernali, condividere e mettere a disposizione la propria passione ed esperienza, attraverso anche una forte dose di coraggio”.
Allargare gli orizzonti del pianeta neve, tornando a coinvolgere il mondo della scuola, i giovani e le famiglie, cercando di formare una vera squadra soprattutto con il C.O.N.I. con gli operatori del turismo invernale e con le associazioni che rappresentano le aziende di settore.