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Paolo Insinga nominato creative director di Interbrand

Presso la la società internazionale di brand consultancy, guiderà il team di design supportando i clienti nello sviluppo e nella gestione del brand, sviluppando i concept creativi a partire da analisi e strategia e declinandoli sui singoli touchpoint.
pi.jpgInterbrand annuncia la nomina di Paolo Insinga (nella foto) a creative director dell’ufficio italiano. “Il tradizionale dualismo strategia/creatività è ormai consegnato alla storia - osserva Manfredi Ricca, managing director dell’ufficio Italiano di Interbrand -. I brand oggi più influenti sono quelli in cui i due aspetti sono inscindibili. Solo combinando rigore analitico, expertise strategica e visione creativa è realmente possibile accrescere il valore economico generato dai brand dei nostri clienti. L’arrivo di Paolo nasce da una completa identità di vedute a riguardo”. 

Insinga, classe 1976, laureato in disegno industriale presso Politecnico di Milano, ha acquisito nel corso degli anni un’esperienza specifica nello sviluppo di progetti di brandingcomunicazione integrata. Dopo un’esperienza di tre anni come freelance designer per diversi progetti, tra i quali Credit Suisse e Barco, entra in Landor Associates dove trascorre dieci anni ricoprendo posizioni di crescente responsabilità. 

Durante quest’esperienza è coinvolto in numerosi progetti cross-office collaborando con le diverse sedi del gruppo. Affina le proprie competenze realizzando progetti di corporate e consumer branding per clienti quali P&G, CartaSi, Camera di Commercio di Milano, Lavazza, Philip Morris, Ferrero, Nostromo, Grana Padano, Percassi. 

In Interbrand, Insinga guida il team di design, supportando i clienti nello sviluppo e nella gestione di quello che è il loro asset principale - il brand - sviluppando il concept creativo a partire da analisi e strategia e guidandone la declinazione sui singoli touchpoint

“Il nostro obiettivo è trasformare la strategia in una personalità viva e leggibile. Solo così il brand diventa credibile e conquista la fiducia delle persone. Solo così può realmente diventare il motore interno di un’organizzazione”, conclude Insinga.