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Havas Media Group punta sui talenti e due acquisizioni per crescere double digit anche nel 2023 dopo un 2022 a +11,3%. Spadini: “Le persone sono al centro dell'agenzia, con investimenti in formazione, programmi di retention e welfare aziendale”

Al termine di “Let's Play”, la convention organizzata da Havas a Milano Marittima, Stefano Spadini, CEO Havas Media Group Italia, fa il punto con ADVexpressTV sulla company, sulle strategie per una crescita sana e sostenibile e sugli obiettivi di business per quest'anno, legati anche a due nuove acquisizioni in definizione che potenzieranno Havas Play e l'universo legato ai dati.

Si è conclusa da pochi giorni la convention di Havas dal titolo “Let's Play” tenutasi a Milano Marittima dal 20 al 21 marzo.  Al rientro dall'evento abbiamo incontrato Stefano Spadini, CEO Havas Media Group Italia, al quale abbiamo chiesto le ragioni della conferenza, i risultati ottenuti lo scorso anno dalla company e le prospettive per il 2023.

Risulta facile trovare un'assonanza tra il titolo dell'incontro avvenuto sulla costa adriatica, con Havas Play, le unit del gruppo da poco inaugurata (leggi news), nata con l'obiettivo di creare un impatto a lungo termine sul business, attraverso meaningful experience negli ambiti di musica, sport, gaming, e in generale di tutte le aree di attivazione che fanno leva sulle passioni.

In merito lo stesso Spadini spiega: “La coincidenza di nome è un puro caso. Il significato presente nel titolo del nostro incontro è duplice: da una parte rappresenta un nostro credo, ovvero che divertirsi facendo il proprio lavoro permetta di farlo meglio e con più gratificazione, aumentando l'ingaggio delle persone nel rimanere all'interno dell'agenzia e per costruire relazioni di valore più durature con i clienti e massimizzare le opportunità di upselling, nonché accrescere il tasso di fedeltà dei clienti; il secondo motivo è legato alla convergenza tra tecnologia, contenuti e media, che porta oggi le agenzie a competere in una nuova arena dove gli attori possono avere un ruolo da 'playmaker'.”

Le parole del Ceo di Havas Media Group confermano i numeri dell'agenzia che nel 2022 è cresciuta a doppia cifra (+11,3%), risultato frutto anche dello sviluppo di nuovi servizi. Il primo trimestre 2023 però non è partito altrettanto bene per l'azienda, ed anche è stato realizzato il meeting per sondare e trovare soluzioni alla “falsa partenza” di inizio anno. Come racconta lo stesso Spadini: “Abbiamo sentito l'esigenza di fare un punto della situazione insieme al board dopo una serie di anni, gli ultimi, in cui siamo cresciuti bene e in modo sano, riuscendo a fidelizzare molti clienti, e per fare un bilancio di un 2023 partito al di sotto delle nostre aspettative e tracciare un punto di svolta. Questo primo trimestre non ha portato i risultati che avevamo preventivato a causa di alcuni successi di new business che non si sono verificati, uniti ad una contrazione degli investimenti del tutto inattesi da parte di alcuni clienti.”

Va ricordato che l'agenzia sta vivendo una rilevante trasformazione, che abbraccia aree soggette ad importanti investimenti, come lo sport entertainment, settore nel quale Havas si conferma una delle aziende leader. Dalle parole del manager apprendiamo che anche il settore del branded content sta andando molto bene e che l'approccio consulenziale all'universo ecommerce sta dando buoni risultati, successi che si uniscono alla capacità di creare servizi innovativi anche nel core business del media, e in ultimo, l'approccio di trasformazione dell'azienda verso l'uso dei dati grazie all'arrivo in Havas di Daniele Frattini in qualità di Chief Data Officer (leggi news).

“Credo che il nostro valore, dimostrato in questi anni, non sia ancora stato riconosciuto a pieno dal mercato – afferma il CEO di Havas Media Group – Questo ci fa essere ancora più determinati nel continuare un rinnovamento dell'agenzia che ci renda ancor più distintivi rispetto agli altri player, e quindi sempre più riconoscibili e misurati su scenari diversi.” Il manager si riferisce anche alla survey trimestrale che da 4 anni l'azienda effettua costantemente e che la vede stabile ai vertici del mercato con 8 punti su 10 di soddisfazione dei clienti.

“Ribadisco: siamo un'azienda sana, che investe sui dipendenti con programmi di welfare, con un ampio piano di retention delle risorse, di formazione, che da la possibilità ai dipendenti di lavorare nel network a livello globale, e con oltre il 60% dei lavoratori che accede ai bonus previsti”.

Anche secondo il manager la sfida più importante per Havas nel 2023 riguarderà proprio i talenti, difficili da trovare e soggetti ad un grande turnover, con la prospettiva che a lungo andare escano fuori dal mercato a causa: “Di una spirale inflativa dei talenti che rischia di portare delle figure di valore anche fuori dal settore nell'arco di 2-3 anni. Per questo continuiamo ad investire con i nostri piani di fidelizzazione che ci permettono di avere una crescita lenta ma costante, che noi reputiamo essere un vantaggio competitivo.”

Per il futuro Havas sta lavorando intensamente per concretizzare due acquisizioni che andranno a potenziare la parte di Havas Play e l'universo legato ai dati, portando beneficio all'intera agenzia. “Anche per il 2023 il nostro obiettivo, come anche richiesto da Parigi, è mantenere una crescita sana e sostenibile, con l'obbiettivo di raggiungere una doppia cifra di sviluppo anche quest'anno.” conclude il manager.

Sul fronte premi Havas sarà presente ai prossimi BC&E Awards organizzati da ADC Group con diversi progetti, e a Cannes con l'Havas Café dove: “Havas Play avrà un ruolo importante dove, in presenza di Yannick Bolloré e delle altre personalità di spicco dell'azienda, si darà un segno tangibile della voglia di investire di Vivendi e Havas in Italia e a livello globale.”