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Ieri, oggi, domani. La comunicazione vista da Vicky Gitto: “Fondamentale investire sulla qualità del prodotto creativo con un chiaro approccio strategico”. In futuro si tornerà ai basics del mestiere

L’inchiesta sull’evoluzione della pubblicità italiana prosegue con l’intervento di Vicky Gitto, che in questi giorni festeggia il suo primo anno di attività con l’agenzia che ha fondato insieme a Roberto Battaglia, la GB 22.

Ieri, Oggi, Domani. Questo è il titolo dell’inchiesta con cui intendiamo celebrare i 20 anni di ADVexpress e guardare ai prossimi 20. 

Lo facciamo dando la parola ai professionisti che, su fronti diversi, sono stati protagonisti della storia recente della comunicazione e ne vivono l’attuale evoluzione. La settimana scorsa abbiamo incontrato Massimo Costa, country manager di Wpp.

Oggi è la volta Vicky Gitto. Il presidente dell’Art Directors Club Italiano in questi giorni festeggia il suo primo anno di attività con l’agenzia che ha fondato insieme a Roberto Battaglia, la GB 22, dopo essere cresciuto professionalmente in seno alle più importanti sigle dell’advertising italiano. Nel ’97 vince i Young Lions a Cannes e nello stesso anno approda in BGS D’Arcy, poi in BBDO e in seguito, come direttore creativo, in DDB per poi arrivare in Y&R con ruoli diversi.

Raccogliamo questa sua prima intervista ufficiale in un momento particolarmente importante per la sua agenzia, la campagna per Land Rover, oggi sulla bocca di tutti per il messaggio di inclusione che sottende al suo claim: “Sono nera. E’ un problema?”.

Gitto ci parla dell’impatto che la rivoluzione digitale ha avuto sulla creatività e del rapporto tra agenzie e clienti. 

Troppo cari o non adeguati ai tempi che cambiano? Un’intera generazione di direttori creativi in poco più di un anno è stata azzerata presso le grandi agenzie internazionali il cui business model, per certi aspetti, è entrato in crisi. Gitto racconta cosa è successo e perché ha deciso di mettersi in proprio.

Big versus small. La sua idea è che anche le strutture indipendenti capaci di esprimere un pensiero strategico possano avere un ruolo importante sul mercato. E fa un bilancio di questi primi dodici mesi che hanno visto entrare nel portafoglio dell’agenzia clienti quali la Triennale di Milano, Bavaria, Comix, Cusumano Vini, Consorzio doc Sicilia, McKinsey, Settimana Enigmistica, SisalPay, Gioielli Miluna e, ovviamente, Land Rover. Clienti acquisiti tramite assegnazione diretta o gare, quasi sempre remunerate. Un tema, quest’ultimo, sul quale invita i colleghi e le aziende a riflettere.

Dati, profilazione massima del target, tutto importante ma la creatività fa e farà sempre la differenza senza dimenticare la cosa forse più importante, la qualità del prodotto, dell’output creativo.

Quindi, come vede Vicky Gitto il futuro della comunicazione? Ci sarà un ritorno ai basics della comunicazione dove il pensiero strategico sarà fondamentale.

Per i prossimi 20 anni di ADVexpress Gitto ci consiglia di continuare ad essere innovativi come lo siamo stati fino a oggi.