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Libera Brand Building Group cresce del 20% e spinge l'acceleratore sull'omnicanalità e sul posizionamento “Inspire More”. Botto: “La nostra nuova architettura punta sulla capacità di offrire vision, rispondere alle esigenze dei brand e anticipare i trend”
Libera Brand Building Group rafforza il posizionamento, lanciato nel 2021, basato sul concept “Insipire More” per innovarsi all'insegna di un approccio che punta sulla creazione di esperienze omnicanale che uniscono creatività, impatto e innovazione.
Un'architettura di visione che in quest'ultimo periodo ha visto una ulteriore espansione della qualità creativa dell'agenzia guidata da Roberto Botto, Founder&CEO (in foto), con l'ingresso di due nuovi talenti, Azeglio Bozzardi e Martino Lapini in qualità di Executive Creative Director.
La nuova organizzazione creativa riguarda due sigle del Gruppo: Libera Brand Building (ATL) e Bebit (digital) che, assieme a Inthezon (consulenza sull'universo Amazon) e Magic Box Entertainment (focalizzata su BCE, influencer strategy ed eventi), ha permesso all'agenzia indipendente di crescere notevolmente nell'utlimo periodo raggiungendo un fatturato di 6 milioni di euro (+20% anno su anno) e di vincere 3 recenti gare (Cointreau, Kellogg's, Carglass) portando il proprio portoflio clienti ad oltre 60 unità, con una squadra composta da 70 dipendenti.
“Abbiamo lanciato questo posizionamento – sottolinea Roberto Botto– per soddisfare quei clienti che desiderano relazionarsi con una agenzia capace di proporre loro visioni future, anticipare i trend di mercato, in termini di creatività, messaggio e strumenti adeguati ad intercettare il target desiderato. Per rendere ancor più concreta e di spessore la nostra visione abbiamo realizato importanti investimenti dal punto di vista creativo e media.”
L'ingresso dei due nuovi talenti, entrambi provenienti da Havas, si uniscono e interagiranno con Riccardo Barbazza, storico Executive Creative Director di Libera Brand Building Group (centro foto).
“Il nosto approccio strategico è chiaro: – ha spiegato il creativo – ci piacerebbe trasformare i brand in creator, in grado di realizzare contenuti più rilevanti per i loro pubblici all'interno dei vari canali social, con sensibilità piattaforma-specifiche, perché per ottenere efficacia è fondamentale rispettare linguaggi e creatività proprie di ogni touch point. Vogliamo sviluppare assieme ai marchi il modo migliore per essere memorabili, unendo il team creativo con i dati, la strategia social, indagare i trend nascenti all'interno del singolo social e sviluppare la proposta creativa. “
Si tratta di una realtà, quella di Libera Brand Building Group, che vuole continuare lungo la direttrice dell'omnicanalità intrapresa da tempo portandola ad un livello superiore e ancor più performante, sfruttando l'agilità propria di una struttura indipendente che negli anni ha ben dimostrato la capacità di addattaresi e precedere i trend ancora prima che diventassero evidenze.
Una forte voglia di fare e di innovare quindi, come testimonia anche la voce di Azeglio Bozzardi (in foto a sinistra): “Sono qui per nuove sfide. Essere in una agenzia indipendente è per me una situazione inedita arrivando da Havas. Sono convinto che in Libera Brand Building si possa fare qualcosa di nuovo: qui si può creare in modo diverso, con una visione omnicanale più fluida e veloce. Ovviamente per noi è imprescindibile partire dal messaggio, ma ancor prima comprendere il brand. Il come veicolarlo è la vera sfida. Per me uno dei segreti per un successo comunicativo è essere vicini al cliente, frequentarsi spesso, formare con le persone che lo rappresentano un rapporto autentico basato sulla fiducia, che innesca capacità e strumenti in grado di portare oltre le problematiche, il brief, per entrare in connessione con l'anima del brand e intravedre la strada vincente.”
Anche l'ultima edizione dei BC&E Awards ha ben dimostrato come il ruolo di questa leva comunicativa sia in costante crescita, soprattutto in termini di efficacia, e divenuta ormai elemento qualificante della capacità dei brand di richiamare attenzione e veicolare temi valoriali. Un habitat narrativo camaleontico dalle sconfinate possibilità non solo creative, ma anche di potenzialità omincanale, capace di trasformare il valore di un brand in valore condiviso. Uno dei credi fatti propri dal Gruppo.
Martino Lapini inquadra bene il tema citando uno dei più recenti progetti di BCE che hanno colpito la sua attenzione di creativo, citando come esempio la progettualità seriale realizzata da un noto marchio di condizionatori il quale, basandosi sul concept “cambiare aria” ha raccontato la propria visione e vicinanza al clinete costruendo una serie di long format video con protagoniste alcune persone che hanno deciso di “cambire di vita”, città, lavoro.
“Il BCE è un linguaggio abbastanza nuovo per l'adv classico. – esordisce Lapini (destra foto)– La sua anima è fatta di intrattenimento, emozioni che costruirscono memorabilità. Generalmente è poco snackable, poco social: deve giocoforza intrattenere. Per il brand diventa quindi necessario individuare insigth culturali, di temi, che possano funzionale strategicamente secondo i valori di marca e affini al target, per cortruire una narrazzione più lunga ma sempre intrattenente.”
Concludendo l'intervista, Roberto Botto racconta come per la company l'anno sia partito in modo promettente: “È partito molto bene, il mercato appare frizzante. Abbiamo ricevuto molte richieste da parte dei nostri clienti senza gare e apprezziamo molto questa fiducia. Abbiamo da poco vinto 3 gare, una per un evento molto importante per Cointreau, una per una operazione consistente per Kellogg's su tutto il territorio nazionale e una per Carglass. Segnali che credo siano rappresentativi di un mercato che premia quelle realtà attente all'innovazione e alla qualità delle competenze, mosse dal coraggio di credere nella forza delle creatività ben congeniate.”
Davide Riva