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Ricerca Astra: il 30% degli italiani vuole lasciare l'azienda dove lavora. Giumelli (H&A): “Situazione allarmante. Bisogna fare cultura nelle aziende inserendo il fattore motivazionale nella costruzione del capitale umano, anche attraverso gli eventi”

Un altro 20% dei dipendenti è indeciso se abbandonare la propria occupazione o no. Dati importanti che fanno riflettere. Ne abbiamo parlato con il presidente della company che ha commissionato la ricerca, per fare il punto sul valore e l'importanza delle tecniche motivazionali da inserire nelle dinamiche lavorative e del ruolo delle innovazioni tecnologiche nell'aumentare il coinvolgimento e il legame dei dipendenti all'azienda.

Nella sede Milanese di H&A Motivation Company, incontriamo il presidente Giancarlo Giumelli, per comprendere meglio gli ultimi sviluppi e le novità del mondo dell'incentive dalla viva voce di uno dei suoi protagonisti con oltre quarant'anni di esperienza alle spalle.

Lo scorso luglio, la company ha realizzato la “Motivation Nigth” (leggi news), un evento live di grande successo durante il quale è stata presentata una importante ricerca, commissionata ad Astra Ricerche, sullo stato dell'arte della motivazione in Italia. Dal report emerge la presenza di uno scenario decisamente negativo per il nostro Paese, con il 30% dei dipendenti che dichiara di voler lasciare l'azienda presso la quale lavora.

“Si tratta di un dato allarmante – sottolinea il manager – soprattutto alla luce del fatto che quel dato rappresenta una tendenza che era già in atto nel periodo prima del covid, che con la crisi pandemica si è meglio manifestata ed aggravata.”

Una situazione difficile, che si acuisce considerando un'altra evidenza emersa dalla ricerca: un altro 20% dei lavoratori dichiara di trovarsi in una situazione di indecisione se abbandonare il lavoro o meno. Un ulteriore fattore che certifica la pericolosa situazione in atto nelle aziende italiane della quale poco si discute.

Lo sviluppo dell'indagine evidenzia e conferma dunque l'importanza di stimolare il fattore motivazionale dei dipendenti. H&A, per voce dello stesso presidente, essendo una “Motivation Company” è in grado di offrire soluzioni efficaci ad affrontare e risolvere questa problematica attraverso un metodo preciso e collaudato.

“Sono quattro decenni che parliamo e sviluppiamo le tecniche per motivare e incentivare i dipendenti, confrontandoci con le maggiori realtà globali del settore. Il paradigma cardine della nostra visione è che la motivazione dipende dal singolo. E' su di lui che bisogna lavorare. Ogni persona deve essere in grado di auto motivarsi. Questa pratica va costruita e mantenuta in ogni settore dell'azienda e costantemente incentivata. Questo lavoro va fatto in una maniera specifica, valutando e tenendo in considerazione quegli elementi che motivano i singoli lavoratori di ogni reparto.”

Dall'esperienza di Giumelli e dai dati della ricerca risulta inoltre che la retribuzione è al quarto posto nella scala degli elementi motivanti un lavoratore. Al primo posto della graduatoria si colloca il riconoscimento del lavoro svolto, poi la capacità di attribuire al singolo il giusto ruolo, e come terzo il saper creare un ambiente di lavoro di qualità dal punto di vista umano ed estetico-funzionale.

Altro aspetto fondamentale per alimentare l'entusiasmo dei dipendenti è la partecipazione ai viaggi di incentivazione e la creazione di eventi fisici aziendali, che fungono da momento cardine per il riconoscimento personale e per la partecipazione sociale tra colleghi.

Obiettivo di H&A è portare il proprio metodo motivazionale nelle aziende con un approccio consulenziale, in grado di strutturare la strategia migliore, creata dopo una profonda valutazione delle dinamiche presenti in azienda, e ideare così un percorso da intraprendere che produca risultati monitorabili successivamente attraverso ricerche capaci di cogliere l'accrescimento della motivazione dei dipendenti.

Per ottenere alte performance, l'azienda ha inoltre posto grande attenzione e sforzi nell'integrare il proprio approccio con gli strumenti dell'intelligenza artificiale. “Da tempo abbiamo iniziato una collaborazione con una startup che ha sviluppato un software in grado di captare le emozioni delle persone durante le interviste. – spiega Giumelli - Questa capacità è fondamentale per comprendere se un individuo dice o meno la verità, e quindi determinare con certezza il suo stato emotivo. Visti i risultati positivi stiamo lavorando per utilizzare al meglio questo sistema al servizio degli eventi dal vivo.”

Ma l'utilizzo delle più moderne tecnologiche non si ferma qui. H&A ha intrapreso un'indagine e dei test progettuali su come il metaverso possa essere utilizzato in modo performante per gli obiettivi motivazionali. “A novembre – annuncia il manager - in una serata dedicata, dimostreremo cosa il metaverso può fare per il settore e quali potrebbero essere le sue applicazioni.”

Altro aspetto che bene illustra l'attitudine di H&A nel fare cultura all'interno del mercato del lavoro, è rappresentato dall'avvenuta presentazione, sempre durante la Motivation Nigth, del libro “La Motivazione è un Metodo”, scritto dallo stesso Giumelli, che ha già venduto oltre 250.000 copie ed è stato tradotto in 5 lingue.

Si tratta di un libro propedeutico all'utilizzo delle tecniche motivazionali in ogni azienda.

“Molti pensano che sono le persone a nascere motivate, ma non è vero. Certo, ci sono casi, rari, di persone estremamente motivate per indole, ma studiando i più grandi leader della motivazione, si evince con certezza che essi seguono un metodo motivazionale preciso e ben collaudato. La loro forza sta nel sapersi motivare. Un individuo motivato è la risorsa più preziosa: è come un'automobile che genera da sé la benzina per andare veloce. Questo ci fa ben capire quanto sia necessario lavorare sulla mente delle persone, per dare loro consapevolezza della necessità di uno schema in grado di rendere il singolo capace di reperire in sé e stimolare le proprie motivazioni. Il fattore più importante per un individuo è comprendere che tutto dipende da lui”  ha concluso Giumelli.

Davide Riva