Rodriguez (Jwt Italia): ecco com'è nato l’Uomo del Mulino, da una sceneggiatura allo spot

Tutto nasce da un soggetto cinematografico, L’uomo del Mulino, il viaggio, di Sergio Rodriguez, direttore creativo esecutivo ed Executive VP Jwt Italia. Il racconto di un ragazzo ventenne, Antonio, che lascia il Mulino dove è nato e inizia un lungo viaggio in diverse tappe. Prima a New York, dove impara l’arte pasticcera, poi in Sud America, dove conosce le materie prime e apprende ritmi e modi della coltura della terra. Infine, il ritorno a casa, al Mulino natio ormai dismesso, che decide di far rivivere mettendo a frutto tutto quel che di buono ha imparato nel viaggio, sfornando dolcezze che richiamano al Mulino gli abitanti del paese. Assistito da una gallina speciale, Rosita.

Da qui prende il via il nuovo corso pubblicitario Mulino Bianco, da un maestoso Mulino,  motore pulsante del marchio e dell’azienda parmense, che apre i battenti di legno nella nuova campagna televisiva ideata da JWT Italia, realizzata dal regista Luca Guadagnino e prodotta da Brw Filmland. La pianificazione è a cura di con di Omd.

7 soggetti dal taglio cinematografico, il primo dei quali dedicato ai Tarallucci, sviluppati da un pool di creativi dell’agenzia e dal direttore creativo esecutivo Enrico Dorizza  intorno allo script originale di Sergio Rodriguez, on air dal 15  aprile, sulle principali reti televisive, accompagnati da un’operazione sul web (Leggi news).

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Dopo un impianto di comunicazione firmato da Armando Testa, con storie costruite attorno ai prodotti e ai consumatori, e, più recentemente, sulla magia del disegno (‘Cantastorie’), ora torna protagonista il Mulino. Se fino a poco tempo fa con una piattaforma web l’azienda chiedeva agli utenti di contribuire con suggerimenti alla costruzione del ‘Mulino che vorrei’, ora proprio il Mulino per la prima volta apre i battenti e rivela il suo interno: un luogo senza tempo, nel quale 'madre natura' ha un ruolo fondamentale, con i suoi ingredienti genuini simboleggiati dalla gallina, dal grano, dall’acqua. Nella campagna emerge il mondo di Mulino Bianco, rappresentato dalla qualità degli ingredienti e dei prodotti, simboli del saper fare e garanzia di bontà, attenzione alla filiera, alle persone e all'ambiente. 'Un Mondo Buono', come sintetizza il nuovo claim della campagna ideata in collaborazione con JWT Italia. Un mondo di marca che comunica genuinità, dolcezza, magia: ingredienti fondamentali, osserva Rodriguez, in un mercato e in una società vessati dalla crisi e che mai come in questo momento storico hanno bisogno di un linguaggio pubblicitario che apra le ali alla fantasia, al sogno, all’evasione.  Linguaggio che può essere uno stimolo a guardare avanti, con un pizzico di ottimismo e di semplicità.

Nel Mulino vive e lavora l’Uomo del Mulino, impersonato, come ormai i tanti rumors trapelati negli ultimi mesi hanno rivelato, da Antonio Banderas.

L’attore, da interprete e non da testimonial, veste i panni di un mugnaio generoso con i piccoli visitatori che accoglie all’interno del Mulino, tra ruote e pulegge in movimento, regalando  assaggi dei biscotti appena sfornati. Una figura che vuole rappresentare la marca, con una funzione rassicurante ed empatica nei confronti dei consumatori.

Come spiega ai microfoni di ADVexpress tv Sergio Rodriguez, per riuscire a coprire tutti gli archetipi narrativi che l’Uomo del Mulino deve rappresentare nelle storie  (il fascino, l’abilità manuale in cucina, una carica e una naturale semplicità per piacere alle famiglie, alle mamme, ai bambini) si è imposta subito come ipotesi principale la figura di Antonio Banderas.

Nelle nuove storie del Mulino, accanto ad Antonio, c’è una co-protagonista, Rosita, la

gallina livornese ovaiola che nel racconto originale è il dono di una contadina ad Antonio poco dopo il suo ritorno al Mulino. Un personaggio simpatico che potrà avere ulteriori sviluppi oltre la stessa campagna. Così come per l’Uomo del Mulino, che lascia trapelare piccoli frammenti della sua storia dagli oggetti che lo circondano, sono in definizione ulteriori percorsi narrativi su altre piattaforme.

Infine, qualche dettaglio sul  set in cui si svolgono le storie ( due le location, Budapest e diversi luoghi del Cile), allestito con il coinvolgimento di un centinaio di persone: un maestoso Mulino progettato dallo scenografo italiano Paolo Monzeglio sulla base di un disegno originale di Bo Welch, lo scenografo di Tim Burton.

 
Elena Colombo