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IAB Seminar. Sesini: 'Nel 2015 Mobile Adv a quota 462 mln (+53%). In arrivo un White Paper sull'AD Blocking'

Il Mobile sempre più protagonista della nostra quotidianità: è questo il messaggio che emerge forte e chiaro dal primo IAB Seminar 2016 People are Mobile, tenutosi il 14 aprile presso il MiCo - Milano Congressi Ala Nord con una formula innovativa, con workshop pomeridiani, sulla scia del successo del format caratteristico del Forum.

Ad aprire i lavori Carlo Noseda, presidente IAB Italia, che ha sottolineato: "L’anno è iniziato positivamente per la nostra Industry e non solo. Siamo quindi molto soddisfatti di aver aperto la stagione 2016 con un evento su un tema fondamentale come quello del Mobile, che ormai riguarda tutti gli ambiti della vita quotidiana. E’ necessario avere un approccio sempre più omnicanale, esplorando tutti i settori e utilizzando gli innumerevoli strumenti che l’Advertising Digitale mette a disposizione. Il mobile, insieme al native e al programmatic, rappresenta una grande opportunità per l'advertising. Basti pensare che viene destinato al mobile adv il 25% degli investimenti dedicati al web advertising, che nel 2015 si sono attestati a quota 2,5 miliardi".  

Come ha sottolineato Daniele Sesini, Direttore generale IAB Italia, ai microfoni di ADVexpressTv, il mobile adv vale 462 milioni (nel 2015) con una crescita rispetto all’anno precedente del 53%. Driver principale della crescita è il social, a +140%

L’intervento di Marta Valsecchi, Direttore Osservatorio Internet Media della School of Management Politecnico di Milano ha anche messo in luce come l’e-commerce da mobile sia arrivato a rappresentare l’11% del totale, con una crescita del 3% rispetto all’anno precedente.

Marco Muraglia, presidente Audiweb , ha presentato il panorama in cui si muovono gli italiani online (leggi news): gli utenti unici giornalieri da mobile crescono del 26,4% negli ultimi due anni e raggiungono i 18,2 milioni. Entrando più in dettaglio sulle abitudini di consumo, tra le prime categorie di siti e applicazioni più consultati nel mese da device mobili si riscontrano: i siti di ricerca con20.6 milioni di utenti, i social network che raggiungono 19.9 milioni di utenti per 15 ore in media per persona, siti e applicazioni dedicati alla messaggistica e chat in mobilità con 18.9 milioni di utenti, i portali generalisti con 19.2 milioni di utenti e, nella sfera dell'intrattenimento, i siti e le applicazioni dedicati ai contenuti video con 17.8 milioni di utenti nel mese, news e informazione con 12.6 milioni e il mobile commerce con 15.3 milioni di utenti. 

"Sono 2,5 miliardi le persone al mondo che possiedono uno smartphone e nel 2020 saranno 5 miliardi gli individui che utilizzeranno questo strumento - ha spiegato Stefano Portu, consigliere IAB Italia - . Stiamo parlando di numeri enormi, che danno dimostrazione del fatto che siamo entrati in una nuova fase di Internet: è la prima volta nella storia che un device tecnologico vanta una così alta diffusione. Il mobile è molto più di un trend e rappresenta un vero e proprio nuovo paradigma". 

"La mobilità è sempre più una caratteristica della vita stessa - ha affermato Monica Fabris, sociologa e presidente Episteme -, e va di pari passo con l'individualità. Si può parlare addirittura di'simbiosi mobile', dal momento che ben il 59% dei minori di 35 anni dichiara di non potersi mai separare dal proprio cellulare".

Non solo. Il Mobile ha modificato lo spazio e il tempo del consumo, spingendo l'acceleratore sulla possibilità di scelta da parte del consumatore, sull'autonomia e sulla personalizzazione. "Oggi non si può più parlare di marketing senza considerare la dimensione mobile e si tende sempre più a pianificare attività in real time e in prossimità, due modalità rese possibili proprio dai device mobili", ha dichiarato Fabris.

"Molte delle nostre attività quotidiane vengono svolte attraverso l'utilizzo di applicazioni mobili - ha detto Portu - . Inoltre, il fatto che il costo dei componenti tecnologici si sia ridotto ha portato alla diffusione di molti altri oggetti, come droni wearable devices, che funzionanano proprio sulla base di app".

Abilitatore fondamentale del cambiamento è la fibra, come ha ben messo in luce Federico Ciccone, direttore marketing e CX Fastweb. "Molto spesso quando navighiamo in rete da mobile utilizziamo il wi-fi e l'80% del traffico generato da smartphone viene effettuato indoor - ha dichiarato Ciccone - . Dal momento che lo smartphone sta diventando il telecomando della nostra vita, va da sé che è necessario poter disporre della miglior connessione possibile sempre e dovunque. Un princìpio che vale non solo per gli utenti finali ma anche per le aziende. Fastweb sta lavorando proprio in questa direzione, con servizi che vanno dal Wow-Fi, già adottato dal 25% dei clienti a un'offerta business dedicata alle imprese (come aveva anticipato ad ADVexpress Luca Pacitto, responsabile comunicazione Fastweb - guarda l'intervista).

Il Mobile è soltanto uno dei temi su cui si concentra l'attenzione di IAB Italia. Come ha dichiarato Sesini ai nostri microfoni, infatti, attualmente sono cinque i tavoli di lavoro su cui l'associazione è al lavoro, dedicati in particolare a: MobilePerformanceProgrammaticNative e AD Blocking. In particolare, grazie a quest'ultimo, è stato realizzato un White Paper a volto fare luce su questo 
fenomeno e allo stesso tempo a sensibilizzare gli operatori del settori (in particolare editori e concessionarie, ndr.) in merito alla necessità di evitare i formati troppo invasivi, che rischiano di essere controproducenti.

Inoltre, come ha sottolineato il manager, attraverso il White Paper l'associazione si propone di fare cultura presso gli utenti, dal momento che è necessario che comprendano l'importanza della pubblicità sul web, poiché è anche grazie ad essa che è possibile fruire di contenuti gratuitamente. 

"La mobile ad spending quest'anno varrà oltre il 50% della totale digital ad spending mondiale, tuttavia il 60% dei click su mobile banner sono accidentali - ha affermato Sebastiano Cappa, Country Manager Ligatus Italia, salito sul palco dello IAB Seminar insieme a Giovanni Chiarelli, Responsabile Comunicazione Commerciale UnipolSai -. Questo perché spesso i formati sono eccessivamente impattanti, tanto da essere vissuti come un disturbo dall'utente".

La soluzione può essere il native advertising, che in molti casi si è rivelato una strategia vincente, perché consente di veicolare pubblicità in modo non instrusivo. "Insieme a Ligatus abbiamo lanciato una campagna di native advertising, ottenendo risultati migliori rispetto al display su desktop, tablet e mobile, con un tasso di rimbalzo inferiore al 20% - ha spiegato Chiarelli - . In generale, per evitare fenomeni come quello dell'Ad Blocking, credo sia importante garantire all'utente un'esperienza di navigazione il più possibile positiva. Per quanto riguarda il mobile, non bisogna ripetere gli stessi errori che in passato hanno contraddistinto l'esperienza su desktop. Servono una strategia e un'advertising specifici per questo mezzo".

Come ha anticipato Sesini ai nostri microfoni, numerosi sono gli appuntamenti di IAB in calendario quest'anno. Il prossimo sarà dedicato ad approfondire il legame tra il tema del digitale e l'industria alimentare, a luglio è previsto un incontro sul performance marketing e a settembre un altro Seminar dedicato al video. Infine, grande attesa per lo IAB Forum, in programma in autunno. 

Sponsor dell’appuntamento di oggi erano: Fastweb come Main; Adkaora, AOL, Beintoo, BingDoveConviene, LigatusMediamond RadiumOne come Platinum; IGP DecauxAudience, SpotifyTeads eWidespace in qualità di Gold; UpStory come Silver. 

Serena Piazzi