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NC n.103 | Breakfastories, alla ricerca delle ‘Stranger Skills’
‘Stranger Skills’ non è il titolo di un nuovo film diretto da Spielberg, ma il focus della nuova edizione di BreakfaStories, le ‘colazioni’ nutrienti di marketing e comunicazione nate nel 2020 da un’idea di OBE- Osservatorio Branded Entertainment e Phd Media Italia, agenzia media di comunicazione e marketing di Omnicom Media Group. Nato con l’obiettivo di riflettere insieme a tutta la industry - comunicatori e aziende - sul cambiamento in atto nella narrazione di brand nelle fasi più acute della pandemia, nel corso delle diverse edizioni il progetto ha poi approfondito il tema dell’attenzione, terreno strategico sul quale si gioca il successo della comunicazione e quello della relazione, perché se catturare l’attenzione è la sfida, questa è raggiungibile purché la si meriti: per le marche la battaglia dell’attenzione si giocherà sempre di più su relazioni di valore (con consumatori, clienti, dipendenti, fornitori, cittadini...) che, insieme ad altre dimensioni quali la fiducia, la trasparenza e la responsabilità, possono favorire lo sviluppo di un ecosistema mediatico più sostenibile e capace di generare risultati di più largo respiro.
Stranger Skills, il nuovo che avanza
Fil rouge di questa quinta edizione di BreakfaStories 2023 sono le competenze, partendo dagli insight della ricerca ‘Stranger Skills’ di Phd Media Italia. Nel percorso di innovazione delle aziende, indotto dall’accelerazione del digitale e con il superamento dell’emergenza pandemica, che ha tracciato un ‘prima’ e un ‘dopo’, qual è l’impatto nel mondo delle professioni che comunicano prodotti, valori e le sfide delle aziende chiamate, oggi più che mai, a ricercare autenticità, efficacia e connessione con audience sempre più esigenti? Dalla ricerca emerge una nuova frontiera della comunicazione, fatta di steccati disciplinari che adono per contaminarsi: figure innovative e pioneristiche, nuovi profili che per rispon- dere alle nuove necessità abbracciano in modo trasversale moltissime competenze, scientifiche, umanistiche e creative.
La mappatura declina il futuro della comunicazione tra umanesimo e creatività digitale, disegnando un mondo dove, pur in un contesto altamente tecnologico, l’aspetto umano-relazionale resta centrale e diventa rilevante l’empatia unitamente a una dimensione pratica (problem solving) con al vertice la creatività, intendendo con questo un pensiero interdisciplinare favorito e abilitato dalla tecnologia. Emerge inoltre che 6 persone su 10 considerano la collaborazione un aspetto fondamentale per sbloccare la creatività, incentivata e abilitata dalla tecnologia attraverso piattaforme sempre più veloci che aiutano a trovare nuovi modi di comunicazione e condivisione. In un mondo che viaggia verso l’automazione e in cui le conversazioni potranno essere agevolmente sostituite dai tool di IA, quali scenari si aprono per chi si occupa di comunicazione, quali prospettive? È chiaro, come evidenzia Lorenzo Moltrasio, managing director Phd Italia, che “se lo scenario diventa sempre più fluido, dinamico e stimolante, per i professionisti del settore diviene fondamentale rimanere aggiornati e competenti”. La ricerca prova a navigare in queste nuove geografie professionali affrontando il tema da tre punti di vista differenti: Nuove Generazioni, Aziende, HR & Head Hunter, combinandoli in un unico strumento analitico a supporto dei processi trasformativi e decisionali di imprese e singoli utenti, imponendo un ripensamento dei tradizionali percorsi e strumenti di valutazione. L’importanza della formazione continua
“La filiera del Branded Entertainment è in profonda evoluzione; stiamo assistendo alla nascita di nuovi ruoli e al cambiamento degli assetti organizzativi e al contempo sono necessarie nuove skill - commenta Anna Vitiello, direttore scientifico Obe -. La formazione continua è fondamentale per garantire alle aziende di mantenere un vantaggio competitivo, soprattutto in un’area nuova e complessa come il BE, così come riconvertire e attualizzare le competenze è la sfida principale per i professionisti che intendono operare in questo mondo. L’obiettivo di Obe Academy, attraverso iniziative come BreakfaStories, è proprio quello di supportare questo processo e anche di contribuire a far sì che, citando la ricerca di Phd, le aziende diventino sempre più delle learning institution”.
Nuova edizione, cinque appuntamenti:
La nuova edizione si sviluppa in un ciclo di cinque appuntamenti, per la prima volta ‘live’ con l’ormai storica conduzione del giornalista Giampaolo Colletti e l’importante ingresso come partner di Ciaopeople, gruppo editoriale digitale leader nell’informazione e nell’entertainment online, raggiunge mensilmente il 70% delle persone connesse a Internet e può contare sulla com- munity social più grande in Italia (fonte Comscore 2022). Tra i primi ospiti di questa prima edizione Eleonora Coffaro, creative content & brand image manager Lavazza Group, Valeria Raimondi, editor in chief Fine Dining Lovers by S. Pellegrino e Acqua Panna e Matteo Pogliani, ceo 40Degrees e founder Onim, per una riflessione sull’importanza di costruire o presidiare le owned properties per veicolare autenticità, empatia e vicinanza con i propri pubblici e come le competenze, interne ed esterne, devono trasformarsi per favorire questa crescita. A seguire Davide Neri, marketing country lead Hasbro, Laura Cozzi, head of Individual Donors Acquisitions ActionAid e Andrea Moccia, direttore editoriale e fondatore di Geopop, progetto editoriale di divulgazione scientifica del gruppo Ciaopeople, per l’approfondimento di una tematica di grande attualità: come l’evoluzione dei nuovi supporti mediali ha aperto ai fruitori di contenuti la possibilità di partecipare alla co-creazione di campagne e iniziative e sulle figure professionali che costruiscono contenuti non per i brand ma con i brand. Le interviste, trasmesse sulle property di tutti i partner del progetto, puntano alla costruzione di un percorso condiviso, fatto di riflessione e confronto, che riprenderà dopo la pausa estiva il 21 settembre con il racconto delle aziende ad alto impatto: la sostenibilità è oggi sostituita dall’idea di impatto e dalla necessità di ripensare il business in un’ottica concreta, mirata, emozionale.
Ma come viene realizzato l’impatto? E come viene raccontato? Come cambiano le organizzazioni, i ruoli e le competenze per gestire davvero questo cambiamento? A seguire, in ottobre, approfondiremo il tema della transmedialità: innovazione tecnologica e nuovi modelli di fruizione cambiano la strategia di costruzione degli universi narrativi. Nuovi approcci e nuove figure professionali diventano sempre più rilevanti per raccontare quelli dei brand. Trasversalità o specializzazione? Come devono evolvere le competenze per costruire narrazioni efficaci in un contesto in evoluzione? Infine, a chiusura del ciclo di questa edizione, un appuntamento dedicato a fare il punto su quanto il fattore tempo sia diventato l’elemento distintivo per rispondere all’evoluzione dei mercati sempre più rapidi e interconnessi e quali ruoli e skill vanno messi in campo per favorire il bilanciamento tra una strategia di lungo termine e attivazioni sempre più veloci. BreakfaStories è un format impegnato nell’intercettare i trend di mercato e i cambiamenti che si realizzano all’interno della industry e nei comportamenti dei consumatori, offrendo nuovi punti di vista in funzione di una consapevolezza sempre più condivisa con e dai brand perché l’unico mezzo per dialogare, oggi, con le proprie audience è cambiare il modo di raccontarsi. Occorre superare l’effetto nostalgia, ovvero difendersi dalla tentazione di cercare ancorag- gi nel passato, in quel che è già noto, invece che sposare tutte le opportunità che questo momento ci mette a disposizione.