Inchieste

NC. Inchiesta 'Italians do it better'. Cernuto Pizzigoni & Partners: metterci la faccia, non la sigla

Autonomia dalle holding è per i tre soci fondatori sinonimo di imprenditorialità, cioè quella capacità di mettersi in gioco e di 'compromettersi' in prima persona. Ed è proprio questo il corretto approccio per rispondere alle mutate esigenze di un mercato sempre più incerto, in cui per gli investitori è centrale, per la propria comunicazione, avere un partner e non solo un manager. Pubblichiamo l’articolo tratto dall’ultimo numero della rivista NC Nuova Comunicazione, nell’ambito dell’inchiesta 'Italians do it better' sulle agenzie italiane e indipendenti.
L’indipendenza la apprezzi solo quando ce l’hai. A fronte di cosa rinuncerei a questa indipendenza? Assolutamente a nulla”. Non usa giri di parole Aldo Cernuto (in foto a sinistra), managing director Cernuto Pizzigoni & Partners, agenzia che ha fondato ormai cinque anni fa con i colleghi Roberto Pizzigoni (in foto a destra) e Barbara Arioli (in foto in mezzo). Un’esperienza, la loro, non molto diversa da quella di tanti creativi che, dopo una vita passata in agenzie appartenenti alle holding internazionali facendosi ‘le spalle’ e costruendosi l’expertise, hanno scelto la strada dell’imprenditorialità, mettendosi in gioco con una propria struttura totalmente indipendente.

“Nei nostri trascorsi fortunatamente non abbiamo mai sentito ‘il fiato sul collo’ dell’organizzazione internazionale - ammette Cernuto -, ma è innegabile che far parte di una grande struttura comporti delle limitazioni, che in qualche modo non danno respiro al rapporto con il cliente e al lavoro che svolgi per lui”.
 
Attenzione però: l’indipendenza non è neanche il Paese del Bengodi e, come tutto del resto, ha i suoi pro e i suoi contro. Ma, allo stesso tempo, è esattamente quello di cui ha bisogno oggi il mercato della comunicazione. “Indipendenza vuole dire imprenditorialità, cioè compromissione in prima persona - spiega Cernuto -: cosa ben diversa dalla managerialità dei grandi network. Essere imprenditori significa metterci la faccia, invece della sigla, ed è oggi il corretto atteggiamento per rispondere alle mutate esigenze dei clienti, che hanno bisogno di sentire da parte dei partner un forte senso di auto-responsabilizzazione”.
 
Dal canto suo, la Cernuto Pizzigoni & Partners ha impostato il proprio lavoro sulla convinzione che sia giusto che il cliente paghi per quello che usa: attraverso diverse strutture alleate con cui è costantemente in contatto, infatti, è in grado di garantire alle aziende una copertura dei diversi ambiti comunicativi, rendendo in questo modo più fluida la situazione a vantaggio del cliente. Ma non solo.
 
Nella convinzione che i mercati esteri siano un’opportunità a cui aprirsi, l’agenzia è diventata da circa un anno membro di Thenetworkone, un’associazione che riunisce le agenzie indipendenti nel mondo. “Un network, che non ci può imporre niente, ma a cui possiamo chiedere tutto - precisa Cernuto -. Questa membership ci permette, infatti, di usufruire dei loro servizi informativi e organizzativi e soprattutto di entrare in contatto con le altre circa 800 strutture affiliate, per potere offrire ai nostri clienti all’estero servizi di alto livello”.
 
In tempi di crisi economica, però, la parola d’ordine per un’agenzia è ‘comprensione’ del cliente: in un momento in cui il cliente spende sempre meno i propri soldi, il partner di comunicazione deve infatti essere in grado di comprendere il committente, di capire i suoi nervosismi e le sue aspettative e di trovare il metodo più efficace per portarlo al cliente finale.
 
“Per noi la massima soddisfazione è quando il cliente ci chiama per chiederci aiuto nell’assunzione di nuovi profili - commenta Cernuto -. Questo è per noi meraviglioso, perché è un segno di massima fiducia nell’agenzia, chiamata a esprimersi su nuove persone con cui si troverà poi a lavorare”.
 
La forza di questo approccio è evidente nei risultati raggiunti nel 2014: un anno chiuso in crescita, con l’ingresso di nuovi clienti, come ad esempio Peg Perego, e con l’importante conquista del budget di Sea Aeroporti. Ma anche caratterizzata dall’intenso lavoro per clienti già consolidati, come Melinda e Subaru.
 
Per il consorzio trentino di mele, ad esempio, la Cernuto Pizzigoni & Partners ha costruito un impianto strategico articolato su tre vettori principali, creando il nuovo sito corporate dell’azienda trentina, una complessa operazione promozionale e un’importante novità istituzionale/di prodotto che verrà svelata nel corso 2015.
 
Il sito è stato completamente ridisegnato al fine di coinvolgere il consumatore nella scoperta della marca. In particolare, il nuovo concept grafico accompagna l’utente alla scoperta del territorio. La creatività diventa funzione della user experience per consentire una navigazione intuitiva ed efficiente, immersi nel mondo ricco e articolato della marca. Il lancio del sito è stato accompagnato dal concorso ‘+golden+vinci’, quasi interamente digitale, reso possibile attraverso il meccanismo ‘peel&reveal’ (codice nascosto sul retro del bollino).
 
Oltre che sulle reti televisive, la comunicazione si è sviluppata tramite un’intensa attività online/social e sui network attraverso skin, banner e video. Tutti i siti realizzati per Melinda sono navigabili da qualunque dispositivo, mobile, tablet e desktop, con l’obiettivo di rendere sempre ugualmente piacevole e intuitiva l’esperienza all’interno dei valori della marca.
 
Un altro importante cliente dell’agenzia è Subaru, che nel 2014 ha lanciato i modelli Adventure della gamma AWD. L’agenzia ha accompagnato il brand in questa nuova proposizione che ha avuto il suo apice nel concorso ‘Subaru Adventure’. L’attività è stata comunicata attraverso una campagna fortemente digitale, che ha visto ruotare intorno al sito del concorso il messaggio della campagna riassunto nel claim ‘Adveruntatevi!’ e una rievocazione epica: una città stretta in una impossibile morsa di ghiaccio, condizione estrema, ma sotto il pieno controllo di una Subaru.
 
La strategia di comunicazione è stata veicolata attraverso i piani editoriali sui social media, una campagna video sia tv che web, i banner, la radio e le skin.

Ilaria Myr