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Type Visual di Lorenzo Marini, Pagano: "Ho amato particolarmente la D, la E, la H, la J, la L, la Q e la T, ma è la versatilità dell’insieme a stimolare e a divertire"

"Il gusto, la sicurezza, il gioco, l’inventività, il capriccio, la cromaticità (sempre e comunque rapportata al bianco) con cui le problematiche sono state risolte lasciano sovente stupiti". Commenta così nel suo intervento su ADVexpress il noto art director parlando delle 26 tele quadrate raffiguranti l'interpretazione personale delle lettere dell'alfabeto esposte da Lorenzo Marini al Museo della Permanente di Milano.

In merito alla mostra 'Type Visual' di Lorenzo Marini di cui vi abbiamo dato notizia la settimana scorsa (leggi news), pubblichiamo l'intervento del noto art director  Giovanni Pagano.

Non sono di quelli che affermano di saper fare tutto, men che meno il critico d’arte. Però forse come pubblicitario posso tentare di dire la mia sulla mostra Type Visual di Lorenzo Marini, pubblicitario celebre ed artista emergente.

Devo comunque fare una premessa che peggiora la situazione: sono un figurativista. Non subisco minimamente il fascino delle mucche segate in formalina, né dei barattoli di vernice scaraventati random su tela: il vocabolo giusto per le provocazioni per me è “provocazioni”, e non “arte”.

Però superata l’ineffabilità delle grandi tele “blanche sur blanche” eseguite da Lorenzo con la consueta indiscutibile eleganza, la mia attenzione si è trovata calamitata dalla serie Alfabeto composta da 26 tele quadrate, rappresentanti ognuna l’interpretazione personalissima di una lettera. E lì mi sono trovato a mio agio: c’era chiaramente un brief e c’era la presentazione completa dei layout.

E il gusto, la sicurezza, il gioco, l’inventività, il capriccio, la cromaticità (sempre e comunque rapportata al bianco) con cui le problematiche sono state risolte lasciano sovente stupiti. Ho amato particolarmente la D, la E, la H, la J, la L, la Q e la T, ma è la versatilità dell’insieme a stimolare e a divertire.

Ora ognuno di noi art director e grafici guardando queste tele, come invito a fare al Museo della Permanente di Milano fino al 29 ottobre, resterà imbrigliato dalla sfida lanciata da Lorenzo con estrema leggerezza e libertà, e certamente dirà che certe soluzioni le avrebbe architettate in modo diverso.

Sì, però ci ha pensato lui.

 

Giovanni Pagano