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UPA 2018. De Rita: "Per generare buone idee servono pensieri 'spensierati', non abbiate paura di tornare a costruire castelli in aria"
Oggetti fantastici, non veri ma verosimili, idee immateriali costruite sul niente, sogni, promessa di bellezza che non ha bisogno di diventare realtà. Sono i castelli in aria, che a tutti noi nel corso della vita capita di costruire, ad esempio quando ci innamoriamo.
Li costruiamo in cielo, che è anche il regno delle idee, il luogo dove le nostre visioni e i nostri sogni affondano le loro radici e dove avvengono gli incontri tra la nostra intelligenza e la nostra anima. Già, peccato che oggi facciamo sempre più fatica a rivolgere lo sguardo al cielo e a staccarci da terra. E' quanto sostiene Lorenzo De Rita, Docente di Ingegneria delle Idee, Visiting Professor al Politecnico di Torino, che è salito sul palco del Teatro Strehler in occasione dell'Assemblea 2018 dell'UPA per un intervento ricco di spunti di riflessione, o 'inspiring' come direbbero gli anglosassoni.
"Oggi tutto è diventato veloce, frettoloso, non abbiamo più tempo per le idee di qualità, perché la creatività non può permettersi di sbagliare ed è costretta a ragionare in termini di profitto - ha affermato De Rita - . I sogni e le idee si sono trasferiti ben al di sotto delle nuvole, altro che castelli, vivono in stanze asfittiche e si sono trasformare in idee senz'anima, tiepide, che non sono capaci di appassionare".

"Siamo nel mondo della quantità e non della qualità, abbiamo sempre tanta fretta e poco budget e in questo contesto il 'quando' è diventato più importante del 'cosa' - ha continuato De Rita - . Le idee sono figlie di una creatività che vola basso ed è prudente, realistica, ragionevole, logica. Hanno traslocato dove vivono il marketing, i soldi, la tecnologia e sono idee convenienti, mercificate, che hanno perso la loro forza innovativa, la loro promessa di cambiamento e dunque anche la loro identità originale".
Eppure queste idee senz'anima, frettolose e furbe sono ben lontane dalla natura stessa dell'idea, che è prima di tutto divertimento. 'La creatività è l'intelligenza che si diverte', affermava Einstein, e anche i castelli in aria rappresentano un divertimento della nostra intelligenza.
Dunque, per tornare ad avere buone idee, è fondamentale rimettere la testa tra le nuvole e ricominciare a costruire l'irrealizzabile. "Dobbiamo trovare una nuova spensieratezza, tornare ad avere pensieri 'spensierati'", ha dichiarato De Rita.
Costruire castelli in aria è da ingenui? Forse, ma sta di fatto che "solo a chi crede che tutto può succedere, tutto succede", ha spiegato De Rita. Come afferma il suo 'Manifesto degli ingenui', infatti, "gli ingenui non sono sprovveduti, hanno anch'essi l'ambizione di arrivare lontano ma non hanno fretta perchè ci tengono a fare le cose per bene. Gli ingenui investono in coraggio e incuriosità e misurano la grandezza delle loro idee dalla capacità che hanno quest'ultime di generare altra bellezza".
E poi gli ingenui, come gli innamorati, non hanno paura di cadere. "Non abbiate mai paura di cadere, nel vostro lavoro e nelle vostre vite", questo l'invito che De Rita ha lanciato in chiusura del suo intervento. Proviamoci, una buona volta.
Serena Piazzi