Media
Blei (Rcs): nel primo semestre 2007 crescita oltre il 10%
La concessionaria internazionale del gruppo Rcs ha presentato oggi la ricerca Eurodailypress sulla stampa europea. In questa occasione l'ad Piero Mezzanzanica ha illustrato l'andamento della società, che ha chiuso il 2006 con un fatturato di circa 48 mln di euro
Terza edizione per Eurodailypress, ricerca sui media in
Europa condotta da Blei,
concessionaria e centro media internazionale del gruppo Rcs
(nella foto l'ad Piero Mezzanzanica). A presentarla, stamattina,
Patrizia Marcolli, responsabile Studi e Ricerche Blei.
Per la ricerca sono state utilizzate le Ads e Audipress di ogni Paese. Oltre ai quotidiani di informazione, finanziari e sportivi, per la prima volta Eurodailypress ha preso in considerazione la free press, i magazine allegati ai quotidiani e i siti dei quotidiani nazionali. Un'altra sostanziale novità è l'allargamento del panel considerato: 26 paesi membri dell'Unione Europea (esclusa l'Italia), contro gli 8 dell'edizione 2001.
Addentriamoci nei dettagli della ricerca. Tra i punti fondamentali il Rapporto lettori donna/uomo. In quasi tutti i paesi europei il rapporto è stabilizzato su una media 45/55 per la stampa quotidiana d'informazione. I quotidiani economici e sportivi, invece, hanno una caratterizzazione maschile (rispettivamente, 30/70 e 10/90). Segue il Rapporto quotidiani/popolazione. Il rapporto più alto se lo aggiudica la Norvegia con l'indice 20.8 seguito dal Lussemburgo (16.2), Cipro (13.0), Finlandia (12.3), Malta (12.2) e Svezia (11.8). -
Per quanto riguarda i Quotidiani d'informazione in tutta Europa si fa una distinzione tra stampa di qualità e tabloid press, ovvero giornali di pura cronaca. In Italia non esiste la distinzione. I Quotidiani sportivi escono prevalentemente al centro e sud d'Europa. La Germania non ha un solo quotidiano sportivo.
Tutti i paesi europei invece hanno 2 giornali economico-finanziari tranne Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca. La Svizzera non ha un solo quotidiano economico-finanziario.
La Free press nasce nel 1995 sulle coste del Mar Baltico e oggi è una realtà oggettivamente importante ormai in quasi tutti i paesi europei dell'Est e dell'Ovest (tranne in Germania, dove non è riuscita a inserirsi). Dal 1995 al 1999 triplica, il quarto anno raddoppia ciò che ha triplicato e nel 2000 è 10 volte più diffusa rispetto agli esordi. Nel 2004 diffonde il doppio delle copie del 2000 e raddoppia nuovamente nel 2006. Il primo rilevamento 2007 la vede ancora in crescita.
Per quanto riguarda il Web, tutti i giornali del nostro continente hanno ormai una versione on line dove offrono al lettore oltre che le notizie del giorno, servizi aggiuntivi.
Le conclusioni della ricerca sono così riassumibili: il quotidiano rimane un mezzo fondamentale per la diffusione dell'informazione. La free press, fenomeno nato in Europa nel 1995, ha avuto una crescita strepitosa e anche le rilevazioni del 2007 registrano un incremento. Il web conta milioni di visitatori e fornisce un valore aggiunto rispetto al corrispettivo in versione stampa.
A dimostrazione del grande valore che hanno oggi i giornali su supporto cartaceo (a dispetto di quanto si vociferava sul loro crollo in seguito alla diffusione di internet), la battaglia in corso in Usa per l'acquisto di Wall Street Journal, per cui Murdoch ha fatto un'offerta di 5 miliardi di dollari. Alla contesa hanno partecipato la General Elettric, si vociferava Bill Gates, la stessa Pearson, casa editrice di Financial Times e il Washington Post.
Tornando a Blei, la concessionaria ha attualmente 500 clienti in portafoglio. "Blei ha chiuso il 2006 con un fatturato di circa 48 milioni di euro - ha dichiarato il nuovo amministratore delegato Piero Mezzanzanica(vedi notizia correlata) -. L'ingresso in Rcs ci ha dato maggiore forza e prestigio. Negli ultimi tre anni, la società è cresciuta a una media del 10-15%. Per il primo semestre 2007 la crescita ha superato il 10%, e il secondo semestre sta correndo ancora più veloce. Siamo sempre più presenti sul mercato estero. I mercati vanno bene, specialmente quelli di Spagna, Francia, Germania, Inghilterra.
"Con gli Stati Uniti - ha continuato Mezzanzanica - siamo in trattative per quattro quotidiani importanti e anche in Spagna stiamo allargando il portafoglio con operazioni che si concluderanno nelle prossime settimane. Sul fatturato Blei, periodici e quotidiani pesano per l'80%, mentre il restante 20% è costituito da Tv, internet e cinema. Da qualche mese, sono operative divisioni dedicate all'area digitale e alla Tv. Per quanto riguarda i settori merceologici, Lusso e Design assicurano il 55% dei ricavi, seguiti da Food, Enti pubblici, Banche, Finanza, Turismo".
Come ha anticipato Ivan Ranza, direttore generale Blei, infine, in autunno sarà svolta una ricerca sul panorama media del settore Lusso.
Chiara Pozzoli