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Dall'11 giugno i dati Audimovie sull'audience cinematografica
Questo pomeriggio, presso il Cinema Odeon di Milano, è stata presentata la ricerca Audimovie, il nuovo Istituto di rilevazione dati di ascolto nelle sale cinematografiche italiane; per l'occasione ADVexpress ha incontrato il presidente Enrico Cagnato che ha spiegato il funzionamento delle indagini e la loro struttura fruibile sul web.
Audimovie è nato per iniziativa congiunta di UPA, in rappresentanza delle aziende italiane che investono in pubblicità, Assocomunicazione e Unicom in rappresentanza delle agenzie di pubblicità, FCP in rappresentanza delle concessionarie cinema, Anem, Anec ed Acec, in rappresentanza delle sale cinematografiche. L'11 giugno è la data ufficiale per il lancio del sito, in cui sarà possibile non solo monitorare la presenza di spettatori nelle sale, ma anche l'indice di ascolto in concomitanza degli spot pubblicitari prima e durante l'intervallo della proiezione.
L'incontro è stato anche una buona occasione per una breve panoramica sul mercato cinematografico e sui suoi cambiamenti: il cinema non è solo una forma d'arte, o una tra le più spettacolari forme di intrattenimento, ma un vero e proprio 'media pubblicitario', il primo nella storia, in seguito passato in secondo piano con l'avvento della televisione.
Oggi, infatti, grazie alla nascita di complessi cinematografici che affiancano alle sale anche la presenza di locali di ritrovo, centri commerciali e – non in ultimo – un'ampia disponibilità di parcheggi, il cinema riveste ormai una posizione di rilievo sul piano degli investimenti pubblicitari. Il 64% dei complessi multisala fanno capo alle tre concessionarie Audimovie (Sipra, Opus e Moviemedia), e ciò ha messo in evidenza che nei primi 4 mesi dell'anno i 'colossi cinematografici' da soli hanno raccolto circa il 47% degli spettatori. Quest'anno, la produzione ha previsto una distribuzione maggiore: da gennaio a oggi sono 524 i film presentati e questo equivale a un incremento delle presenze in sala pari al 10% in più rispetto al 2006.
Il nuovo contesto ha immediatamente messo in luce le lacune del sistema cinematografico, al quale è stato attribuito il mancato impiego di una innovazione digitale che consentirebbe la programmazione del film direttamente dal distributore. Proprio su questo punto si è discusso sul tema dell'influenza della tecnologia sul cinema e sull'esigenza di mantenere la 'naturalità' del mezzo. Grazie alla tecnologia, infatti, sarà presto attuabile quella che è stata definita la 'seconda rivoluzione cinematografica', ovvero la digitalizzazione delle proiezioni che garantirà una qualità eccellente e una maggiore variabilità del prodotto (non solo film, ma anche pubblicità o veri e propri eventi), che potrà essere immesso su cavo, file o web.
Su questo fronte, attualmente, alcune concessionarie si stanno muovendo nella direzione giusta e Audimovie vuole guardare al futuro, ponendosi come garante dell'attendibilità dei dati forniti e progettando un filone di ricerche qualitative sulle quali sono state spese ingenti risorse.
Per la raccolta dei dati di base la scelta si è concretizzata su Cinetel un istituto che da oltre 10 anni raccoglie ogni sera, dopo l'ultimo spettacolo inclusi i giorni festivi , il numero delle presenze e i relativi incassi per ciascuna sala cinematografica. Il campione analizzato comprende circa 3000 schermi distribuiti in circa 1200 complessi in 480 località italiane, (circa il 95 % del totale dei complessi esistenti). Al campione inoltre hanno accesso complessi che abbiano una programmazione di film per almeno 180 giorni all'anno. Il Il Comitato tecnico, un organismo previsto dallo statuto Audimovie, ha provveduto a rendere i dati usufruibili anche per l'utenza pubblicitaria, garantendone opportunamente la trasparenza e la facilità di consultazione.
La verifica dei dati è stata affidata a Reply Consulting , che assolverà il doppio compito di verificare la ricerca di Cinetel e di eseguire un controllo sul campo presso la sale cinematografiche. Per quanto riguarda il sito, Cagnato ha illustrato la sezione generale che si concentra su 5 campi di ricerca aggiornati ogni mese: numero degli spettatori in sala o nei complessi, schermi, appartenenza o meno ad una concessionaria. Per il primo quadrimestre è emerso che gli spettatori totali sono stati 41.746.263. con un picco nel mese di gennaio per 13. 643.000 di presenze.
Tra gli oggetti dell'indagine, inoltre, anche la 'mobilità' dello spettatori (evidenziata dal sorgere di sale multischermo), la densità di spettatori a seconda della tipologia della sala e, in seguito, sarà possibile avviare una ricerca qualitativa in grado di individuare le modalità di aggregazione del pubblico. Lo scenario si completerà nel prossimo mese con una classifica semestrale delle prime 20 sale per numero di spettatori e da una classifica mensile, dei primi 10 titoli per numero di spettatori. Il sito prevede anche una sezione più 'tecnica' con 7 tavole dedicate ai pianificatori, alla quale sarà possibile accedere tramite registrazione e utilizzo di una password.
"L'ultima sfida di Audimovie - afferma Cagnato - rimane la necessità di indagare sugli aspetti socio demografici dello spettatore in modo innovativo, abbandonando i vecchi e tradizionali parametri e riproponendone di nuovi come la mobilità, le nuove forme di aggregazione tipiche del vivere fuori casa. Il fine della ricerca qualitativa rimane quello di capire perché anziani e giovani spettatori siano attratti dal consumo cinematografico che, di conseguenza, innesca il consumo di spot pubblicitari."
L'attesa per le nuove indagini non sarà lunga: - dalla prossima settimana – afferma Cagnato - si ricomincia a lavorare sulla ricerca qualitativa".
E un incoraggiamento è giunto anche dal presidente UPA Giulio Malgara presente all'incontro, che ha espresso l'entusiasmo e la fiducia nel progetto: "Insistete - ha detto - a presentare il cinema in una nuova maniera, promuovetelo, comunicatelo dandogli maggiore visibilità, per farlo diventare un mezzo più 'vendibile' e fruibile anche dalla pubblicità, perchè uno spot proiettato al cinema è davvero più diretto nei confronti dello spettatore: la qualità d'immagine superiore, l'amplificazione del suono, le dimensioni dello schermo, il colore... tutto concorre a farne un vero spettacolo che dona un'esperienza insostituibile, come insostituibile è il cinema e la sua magia".
Elisabetta Sedda