Interviste

Berlusconi. Cagnetta (Media Italia): "Il più grande imprenditore che il Paese abbia mai conosciuto, che ha cambiato il passo dell'Italia e liberalizzato il mondo della comunicazione, dando accesso alla pubblicità ad aziende di ogni settore"

Il Ceo del centro media del Gruppo Armando Testa, ricorda così l'imprenditore e fondatore del gruppo Mediaset scomparso oggi a Milano. "Berlusconi ha profondamente rivoluzionato il mondo della comunicazione a vantaggio non solo delle sue stesse imprese, ma anche degli imprenditori e delle aziende che negli anni '80 e '90 investivano in pubblicità".

"L'ho conosciuto per la prima volta nel novembre del 1989, fui invitato ad una cena a casa sua"... inizia così il ricordo di Silvio Berlusconi, scomparso oggi, da parte di Valentino Cagnetta,  AD di Media Italia,  manager di lungo corso dell'industry della comunicazione,  che con il fondatore di Mediaset e con la sua concessionaria Publitalia, ha condiviso anni di storia dei media, della televisione, della pubblicità e della comunicazione.

Contattato da ADVexpress,  Cagnetta ripercorre la storia di quello che definisce "il più grande imprenditore che il Paese abbia mai conosciuto, che ha creato dal nulla aziende e tracciato rotte che rimarranno a lungo dopo di lui".

Berlusconi, sottolinea l'AD del centro media di Gruppo Armando Testa: "ha cambiato il passo dell'Italia, traghettandolo, da Paese prettamente industriale, nel settore del terziario, grazie alla capacità di comprenderne le potenzialità e allo stesso tempo i benefici che le aziende da lui fondate avrebbero portato all'economia nazionale".

"Da imprenditore illuminato ha saputo individuare e creare spazi per poter realizzare un business sano, prima  con Edilnord e Fininvest poi, con la nascita di Telemilano, rinominata successivamente Canale 5, con l'acquisizione di Italia 1,  di Rete 4, per poi investire ne La Standa, nella creazione di Mediolanum e successivamente con Mondadori" prosegue Cagnetta.

"Il presidente, o forse il Dottore come era chiamato all’epoca, - prosegue il manager - ha intuito, prima di molti altri imprenditori del Paese, quanto fosse necessaria l'internazionalizzazione del Gruppo,  che si espanse infatti in Francia con La Cinq,  in Germania con Telefünf e in Spagna con Telecinco. Berlusconi ha esplorato anche il mercato Polacco, Russo, Africano e Cinese, consapevole di quanto fosse importante costruire un vero sistema dei media a livello europeo". 

Berlusconi, ricorda Cagnetta, ha profondamente rivoluzionato il mondo della comunicazione "a vantaggio non solo delle sue stesse imprese, ma anche degli imprenditori e delle aziende che negli anni '80 e '90 investivano in pubblicità.  Ha alzato l'asticella a tal punto da spingere tutti gli operatori della pubblicità a fare lo stesso nel loro settore, dalle agenzie creative, che gradualmente passarono da Carosello agli spot, alle società di telepromozioni, a quelle di Televendite per poi gettare le basi per la nascita, negli anni ’80, dei centri media, agenzie di cui il mercato non ha avvertito l'esigenza fino alla nascita della  tv commerciale. Se in precedenza, infatti, bastava l'ufficio media di un' agenzia creativa per prenotare pagine su magazine, quotidiani o affissioni nelle città, l'arrivo delle tv private ha aperto la via alla creazione di una miriade di nuovi mercati".

Il Cavaliere, riflette Cagnetta "verrà ricordato per aver liberalizzato il settore della comunicazione,  per aver dato accesso alla pubblicità a innumerevoli aziende di tanti settori, sciogliendo i lacci di un sistema rigido che il mondo Politico imponeva alla Rai,  per aver regalato intrattenimento a 58 milioni di italiani con i programmi delle sue reti e per aver assicurato lavoro a decine di migliaia di persone, direttamente nelle sue aziende e indirettamente nell'industry dell'advertising che grazie a lui ha prosperato".

Dal passato al futuro del gruppo Mediaset: Cagnetta si augura che si possa realizzare il sogno di Berlusconi di creare un sistema televisivo europeo, come lui stesso aveva già provato a fare oltre 30 anni fa, perchè "certamente in molti mercati il sistema dei media  beneficerebbe dell'imprinting, dello spirito e del saper fare che Silvio Berlusconi ha trasmesso alle sue aziende ed hai suoi managers”. D’altra parte aziende come Publitalia, Publiespana, Publieurope e Mediamond sono da anni il benchmark delle concessionarie, hanno molto da insegnare a partire dal culto del cliente.